Razze di Cani che abbaiano poco

Cani che abbaiano poco

Una delle differenze più importanti, quando si deve scegliere un cane tra le oltre 400 razze canine, è l’abitudine ad abbaiare: ci sono pelosi, tipicamente “da guardia”, che segnalano a gran voce al loro umano ogni minimo movimento o presenza che avvertono anche in lontananza, e altri che invece abbaiano raramente. Soprattutto se vivi in un condominio di città, è probabile che tu voglia adottare un cane silenzioso. Vediamo allora di conoscere più da vicino le razze di cani che abbaiano poco. Leggere

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Da secoli, un meraviglioso tuttofare

Quando, a partire dal 1600, i cacciatori iniziarono a preferire le razze a pelo corto, il nostro amico Barbone conquistò in particolare una ben determinata categoria di persone: la nobiltà europea. Fa così che sempre più Barboni media mole, con l’aspetto ben curato e vezzoso, diventarono i protagonisti dei salotti di molte nobildonne. Da cane da caccia a cane da compagnia: la capacità di adattarsi di questo cane è dimostrata anche dalla sua storia. Siccome questi cagnolini non sono solo belli ma anche molto intelligenti, in passato non erano pochi i Barboni impiegati nei circhi con ogni genere di spettacoli. Grazie alla dedizione degli allevatori, soprattutto inglesi e francesi, negli anni questa razza canina si è caratterizzata sempre meglio diventando molto popolare. Il riconoscimento da parte della FCI è arrivato solo nel 1936, con l’indicazione della Francia quale Paese d’origine. Il Barbone grande mole e quello nano (Barboncino) sono la varietà più antiche: le altre due sono media mole e toy. Negli anni '60, il Barbone diventò estremamente popolare e diffuso in tutto il mondo: per il riconoscimento della varietà Toy, però, si è dovuto attendere sino agli anni '90. Ad un certo punto, tutto ad un tratto l'entusiasmo per questa razza finì: il Barbone iniziò ad essere visto come un cane modaiolo ma soffocante. Ovviamente la responsabilità di questa cattiva reputazione dipende dagli umani che se ne occupano, non sempre in maniera adeguata e competente. L'americano John Sutor ha dimostrato anche quanto questa razza sia straordinariamente adattabile. Nel 1976 ha preso parte alla corsa di cani da slitta più dura del mondo (la Iditarod Trail Sled Dog Race) attraverso l'Alaska, con 6 , e fu uno dei pochi a raggiungere la meta. A dimostrazione che non è la razza ad essere antiquata, ma l'opinione (sbagliata) che molti ne hanno.

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Petitella rhodostoma: la colorazione del corpo è un po' più chiara di quella del Petitella bleheri. La colorazione rossa della testa, invece, si estende oltre le coperture branchiali. Questo pesciolino presenta anche una banda longitudinale scura sul corpo.
Petitella georgiae: visivamente, questa specie di Petitella è difficilmente distinguibile dalla precedente. Anche in questo caso, la colorazione rossa della testa si estende di solito oltre le branchie ed è più pallido del Petitella bleheri. Come il Petitella rhodostomus, presenta una banda longitudinale scura. Le caratteristiche distintive più importanti sono la diversa dentatura e il ventre piuttosto bluastro.
Petitella bleheri: la colorazione rossa è limitata alla testa. Manca inoltre la banda longitudinale scura che caratterizza le altre due varianti.

Ma quali sono le principali caratteristiche riconoscibili del Tetra Testa Rossa? Il colore di base di questo è l'argento, ma deve il suo nome alla testa rossa. L'intensità del colore dipende dal suo stato d'animo. Se sta bene, il colore rosso è più intenso. La pinna caudale, invece, è a strisce bianche e nere. Le differenze tra le femmine (un po' più robuste quando sono adulte) e i maschi sono appena riconoscibili. Entrambi i sessi raggiungono una dimensione di circa 6 cm.

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Perché i cani abbaiano?

Non è sempre facile capire i nostri amici di zampa: a volte interagiscono con noi aspettandosi una comprensione che, da parte nostra, purtroppo non è sempre immediata. Capire il linguaggio del cane ha a che fare non solo con l’esperienza, che indubbiamente aiuta, ma anche e soprattutto con l’intesa, con quel legame speciale che si crea tra noi e i nostri amici di zampa grazie al quale possiamo superare le barriere di specie e arrivare a capirci.

Detto questo, i cani abbaiano per segnalare qualcosa che ritengono importante: per metterci in guardia, per esprimere agitazione, per incutere timore se temono un’aggressione, oppure per esprimere eccitazione e felicità.

Alcune razze sono state selezionate specificamente per fare la guardia e quindi tendono ad abbaiare più spesso, convinti di fare esattamente quello che ci aspettiamo da loro: è il caso di razze come il Pastore Tedesco o il Basset Hound, per citare due famosi cani da guardia, ma anche di piccoletti parecchio vivaci come lo Yorkshire Terrier e il Maltese.

Quali sono i cani che abbaiano meno?

Quando si parla di “cani da appartamento” si fa riferimento ad una serie di caratteristiche che rendono questi pelosi più adatti di altri a vivere in città. Uno di questi aspetti è senz’altro il fatto di non abbaiare, o meglio, di abbaiare raramente, rendendo la convivenza in un condominio più piacevole per tutti. Ad esempio, cani a pelo lungo come i Collie (Rough, Border, Bearded) sono piuttosto silenziosi e di solito restano calmi ed equilibrati anche in presenza di molti stimoli rumorosi.

Tuttavia, sono più adatti a vivere in campagna, perché hanno bisogno di movimento e di attività impegnative quotidiane. Più facili da accontentare anche tra le quattro mura di casa, e ugualmente silenziosi, sono le razze come lo Shih Tzu, che sa stare negli spazi piccoli e non abbaia quasi per niente.

Infine, esistono razze silenziosissime anche tra le taglie giganti: il più famoso, probabilmente, è il San Bernardo, un cagnolone che raggiunge tranquillamente gli 80 kg ma che non fa pesare affatto la sua presenza. Ha una mole a dir poco imponente ma la sua imperturbabilità è leggendaria: è molto raro sentirlo abbaiare.

Cani che non abbaiano. Esistono?

Abbaiare è un comportamento del tutto naturale, nel cane, che può essere più o meno presente per una serie di fattori ma che rappresenta una forma fondamentale di comunicazione, per i nostri amici di zampa. Eppure esiste una razza che pare non sia in grado di abbaiare: il Basenji. Ma è davvero così? Non esattamente.

In realtà il Basenji è perfettamente in grado di emettere suoni ma, data la forma particolare della sua laringe, non abbaia come gli altri cani. Emette una specie di urletto che ricorda più uno jodel che non un abbaio canino, e per questa ragione si dice che non abbai.

Cosa fare se il tuo cane abbaia troppo?

Fin qui abbiamo esaminato le caratteristiche delle diverse razze in relazione all’abbaiare, capendo perché alcuni cani sono più “rumorosi” di altri. Ma cosa puoi fare se il tuo amico di zampa abbaia troppo spesso, segnalandoti anche il vicino di casa che entra nel portone o il cane in strada che passeggia sotto casa con il suo umano?

Come per tutti gli aspetti della convivenza tra noi e i nostri amici animali, è una questione di addestramento del cucciolo: se insegni al tuo pelosetto sin dai primi mesi a non abbaiare continuamente, ci sono ottime probabilità che, una volta diventato adulto, saprà stare in un appartamento senza dare fastidio.

Esistono comunque training specifici per cani che abbaiano sempre: tutto sta nell’individuare la ragione di questo comportamento indesiderato, una causa che di solito è legata allo stress e alla noia. Per questo motivo, spesso è utile coinvolgere i pelosetti abbaiatori in attività divertenti come gli sport cinofili, oppure dedicare loro attenzioni speciali, magari trascorrendo più tempo insieme durante le passeggiate quotidiane, oppure mettendolo alla prova con qualche gioco di attivazione mentale.

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