Epagneul Nano Continentale (Papillon)

Se ti piacciono i cani di piccola taglia con un bel carattere forte, adorerai questo Spaniel nano. Si tratta di un cagnolino molto versatile, in grado di adattarsi molto bene al suo umano e quindi adatto tanto ad una famiglia con bambini quanto ad un single che abbia voglia di portarlo sempre con sé, per vivere insieme tante esperienze divertenti.

Se hai figli, il Papillon può diventare un meraviglioso compagno di vita anche per loro. Tuttavia, è importante offrirgli sempre anche un posto tranquillo dove potersi ritirare se l’ambiente diventa troppo impegnativo o stressante.

I bambini molto piccoli, invece, non dovrebbero mai essere lasciati soli con un Papillon o un Phalene e questo perché giocando potrebbero farsi male accidentalmente, gli uni o gli altri.

Perfetto per chi vive in città

Di solito gli Spaniel nani vanno d’accordo con i gatti, soprattutto se vi si abituano sin da cuccioli. Per gli animali domestici più piccoli come ratti e topi, invece, vivere con un Papillon può essere estremamente stressante e andrebbe evitato.

Anche una gabbia per piccoli animali non offre una sicurezza ottimale, se in giro per casa c’è uno Spaniel nano, che è e rimane essenzialmente un cacciatore, cosa che non va mai dimenticata.  Questo simpatico e versatile cagnolino si adatta perfettamente alla vita in un appartamento di città, ma non è un pantofolaio.

Se scegli un Papillon o un Phalene, non dimenticare che scegli di avere al tuo fianco un vero e proprio concentrato di energia che richiede attenzioni e che non intende affatto vivere su un divano in attesa di una breve uscita attorno all’isolato.

La vita in ufficio insieme ad un Papillon

Se sei in grado di offrire al tuo Epagneul Nano Continentale una bella casa con giardino tanto meglio, ovviamente! Ma tieni presente che questo appassionato cacciatore di topi sarà tentato di non lasciarne vivo nemmeno uno, se lo lasci solo in giardino per lungo tempo.

E c’è di più: si tratta anche di un rischio perché questi cagnolini curiosi si infilano facilmente dappertutto, anche attraverso piccole grate, e sono molto intraprendenti quando si tratta di perlustrare l’ambiente che li circonda.

Sono piccoletti molto adattabili, sempre felici di accompagnare il loro umano anche in ufficio, se glielo si permette. Se sei così fortunato da poterlo portare al lavoro con te, non dimenticare di procurarti qualche gioco di attivazione mentale o simili, per evitare che il tuo peloso si annoi durante le vostre giornate in ufficio.

In entrambe le varianti, Papillon e Phalene sono dei veri e propri concentrati di energia. Ovviamente, se coinvolgi il tuo piccolo amico in qualche escursione o avventura all’aperto, da un lato lo farai molto felice ma dall’altro non devi dimenticarti della sua taglia ridotta: non puoi certo pretendere che ti accompagni in lunghi giri in bicicletta o in trekking d’altura, anche se lui probabilmente sarebbe entusiasta di farsi coinvolgere! Le passeggiate, anche lunghe, sono invece molto richieste e perfette per fargli scaricare un po’ della sua incredibile energia vitale.

Gli sport cinofili adatti al Papillon

Anche se quando piove questo cagnolino si accontenta di un breve giro attorno all’isolato, ha comunque bisogno di fare attività, fosse pure giocare con una pallina tra le mura di casa. L’ideale sarebbe coinvolgerlo in qualche attività particolare, da proporgli almeno un paio di volte a settimana. Si tratta di un cane che ama molto gli sport cinofili adatti alla sua corporatura.

Perché non gli fai provare l’Agility per cani di piccola taglia, ad esempio? Sicuramente esiste qualche corso non lontano da casa tua e siamo sicuri che il tuo Papillon ne sarebbe estasiato. Ma questi Spaniel nani amano tanto anche il lancio e riporto e in generale i giochi che coinvolgano una palla. La Dog Dance è un’altra opzione da valutare: potrebbe divertirsi molto e tu ottenere delle soddisfazioni.

Il punto è che questo cagnolino è molto curioso e intelligente, per cui di base è felice di seguirti in qualunque cosa tu gli proponga e che lo faccia sentire valorizzato: sarà bene felice anche di imparare qualche trucco da te. Scopri cosa vi piace di più fare assieme e dedicatevi a questa attività con costanza: ne trarrete sicuramente molti vantaggi.

A dispetto del suo mantello lungo e setoso, l’Epagneul Nano Continentale è considerato un cane facile da gestire, a livello di cura del pelo. Tieni presente che questa razza è priva di sottopelo e di inverno può soffrire il freddo. Di solito è sufficiente spazzolarlo ogni 2 giorni.

Abitualo ai rituali di cura

Insegna al tuo piccolo Papillon o Phalene a lasciarsi spazzolare il mantello con regolarità sin da quanto è ancora un cucciolo, così che possa associare questa pratica a qualcosa di positivo. Vedrai che in questo modo il tuo piccolo amico non vedrà l’ora di farsi spazzolare da te!

Controlla spesso anche le famose orecchie del tuo cane. Questo perché non è infrequente che qualche parassita come gli acari, che causano infiammazioni, si facciano strada all’interno del folto pelo caldo e umido che ricopre le loro grandi orecchie. Gli acari dell’orecchio possono restare inosservati per lungo tempo, se non fai un regolare controllo visivo.

Attenzione ai denti e alle basse temperature

Una cura da non trascurare è quella delle zampe: devi accorciare periodicamente i peli che ricoprono le sue zampe, soprattutto in inverno, per evitare che vi si accumulino grumi di neve o ghiaccio, soprattutto se vivete in zone fredde.

Controlla regolarmente anche le unghie del tuo cane perché, se diventano troppo lunghe, possono incarnirsi procurandogli molto dolore. Se necessario, accorciale tu con un paio di forbici specifiche.

Sempre più persone decidono di utilizzare spazzolino e dentifricio per cani, allo scopo di prevenire il tartaro. In questo modo, in effetti, mantieni puliti i denti del tuo peloso e previeni l’alito cattivo. Ma soprattutto, tieni presente che un’accurata igiene dentale previene il rischio di dolorose infezioni ai denti e quindi sono una buona pratica per mantenere in salute il tuo piccolo amico di zampa.

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Se vuoi fare tutto il possibile per regalare al tuo cane una vita lunga e in salute, il primo passo da fare è scegliere con cura il professionista da cui adottarlo. Un allevatore serio e affidabile seleziona con cura i suoi esemplari in base alle linee guida sanitarie previste a livello nazionale ed europeo.

Ricordati che sul sito dell’ENCI trovi sempre anche l’elenco degli allevatori suddivisi per regione d’Italia e per razza allevata, professionisti di cui puoi fidarti perché si impegnano a seguire quanto previsto dalla legge in fatto di allevamento canino.

Una certa tendenza alle deformità e ai problemi di pelle

Come molti cani di piccola taglia, anche gli Epagneul Nani Continentali tendono a soffrire di lussazione della rotula. Questo tipo di disturbo fa sì che la rotula esca più facilmente del dovuto dalla sua sede naturale.

Un altro problema piuttosto comune è il disallineamento dei denti. Inoltre, Papillon e Phalene sono più soggetti del normale a soffrire di problemi della cute e, in generale, di allergie.

Quanto vive un Papillon, in media?

Se sono allevati in maniera idonea alla specie e quindi con la possibilità di fare regolarmente movimento e con un’alimentazione corretta e bilanciata, questi cagnolini possono vivere tranquillamente anche più di 15 anni.

Come tutti i cani, anche Papillon e Phalene hanno bisogno di assumere alimenti di alta qualità che contengano molte proteine. Il loro metabolismo necessita dei giusti nutrienti derivanti dalle proteine animali, che devono quindi essere assolutamente al primo posto.

Il nostro consiglio è scegliere un cibo umido di alta qualità: di solito i cani piccoli preferiscono l’umido alle crocchette e in questo modo gli garantisci anche il giusto apporto di liquidi.

Il cibo giusto per il Papillon

Se invece preferisci proporgli le crocchette, scegli un formato della giusta dimensione per evitare che crei problemi alla piccola bocca dello Spaniel nano. Per fortuna da anni sul mercato non è difficile trovare ottimi alimenti secchi per cani di piccola taglia.

Anche a livello di snack, devi pensare alle dimensioni della sua bocca: i mini snack da masticare in pelle bovina o quelli di carne essiccata possono offrirgli un fuoripasto sano e idoneo alle sue esigenze. Non trascurare l’importanza dell’acqua: il tuo Papillon dovrebbe bere più volte al giorno.

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Molto probabilmente le origini di Papillon e Phalene vanno ricercate in Europa. Tuttavia, non si può escludere del tutto che tra i loro antenati non ci fossero anche cagnolini arrivati nel Vecchio Continente dall’Asia, durante il 1200.

Molti dipinti ad olio del XIII e XIV secolo, infatti, ci danno prova della presenza di questi simpatici pelosetti al fianco di famiglie nobili europee, e soprattutto vicino a bambini. E’ quindi possibile che gli Spaniel da compagnia siano il risultato di una mutazione casuale degli Spaniel da caccia, che a quei tempi erano molto diffusi tra le famiglie nobili.

Lo Spaniel nano, un compagno leale e fedele

Mentre gli Spaniel più grandi erano usati per la caccia, quelli nani vivevano all’interno delle case dei nobili, dove tenevano compagnia a donne e bambini. Sebbene i primi esemplari vivessero principalmente in Italia, da allora la razza si è sviluppata soprattutto in Francia e Belgio.

I primi ritratti di Papillon, vale a dire di Spaniel nani con le orecchie a punta, risalgono al 1600.

Questi cagnolini vivaci divennero molto popolari anche tra la nobiltà inglese. Tuttavia, questi ultimi preferivano esemplari con una testa più ampia e orecchie pendenti più pronunciate, rispetto allo standard di allora. Per questo motivo diedero origine al Cavalier King Charles Spaniel.

A partire dal 1700, quindi, il Papillon si è sviluppato indipendentemente dai suoi parenti britannici.

L’allevamento mirato dell’Epagneul Nano Continentale

Dopo la Rivoluzione Francese, la razza ha dovuto affrontare una pesante riduzione dei suoi esemplari, perché insieme alla nobiltà vennero eliminati anche i cosiddetti “cani di lusso”. Per fortuna alla fine del XIX secolo alcuni appassionati della razza decisero di restituirle la giusta attenzione, e così attorno al 1905 si poté fissare un primo standard. Oggi l’allevamento del Papillon ha numeri stabili.