Non più di 10 kg di peso, distribuiti su un’altezza al garrese che raggiunge al massimo i 45 cm: per moltissime persone il Barbone media mole ha proprio la conformazione fisica ideale, e d’altra parte sa diventare il più fedele e affettuoso dei compagni di zampa.
Sommario
- Come nasce l’allevamento del Barbone
- Un aspetto molto particolare
- Qual è il carattere del Barbone media mole?
- Come prendersi cura di quei bellissimi ricci
- L’alimentazione del Barbone media mole
- Prevenzione delle malattie: scegli un allevamento serio
- Educazione: cosa si deve e cosa non si deve fare
- Un tipo in gamba che va intrattenuto
- Il Barbone media mole è il mio cane ideale?
- Dove posso trovare un Barbone media mole?
- Scheda del Barbone Media Mole
Come nasce l’allevamento del Barbone
Tutte e quattro le varianti del Barbone discendono dai cani d’acqua che venivano usati per la caccia sin dal Medioevo. Il suo mantello, più lungo su alcune zone del corpo come fronte, petto e spalle, serviva a proteggerlo durante le battute di caccia. I cacciatori decisero, ad un certo punto, di rasare il resto del mantello per permettergli di nuotare meglio in acqua.
Gli antenati del Barbone media mole erano leggermente più pesanti del cane attuale: pesavano tra i 10 e i 20 kg. Non sappiamo molto sull’origine geografica della razza, ma quel che è certo è che nei secoli questi cani vivaci e intelligentissimi hanno affascinato migliaia di persone in tutto il mondo.
Da secoli, un meraviglioso tuttofare
Quando, a partire dal 1600, i cacciatori iniziarono a preferire le razze a pelo corto, il nostro amico Barbone conquistò in particolare una ben determinata categoria di persone: la nobiltà europea. Fa così che sempre più Barboni media mole, con l’aspetto ben curato e vezzoso, diventarono i protagonisti dei salotti di molte nobildonne.
Da cane da caccia a cane da compagnia: la capacità di adattarsi di questo cane è dimostrata anche dalla sua storia. Siccome questi cagnolini non sono solo belli ma anche molto intelligenti, in passato non erano pochi i Barboni impiegati nei circhi con ogni genere di spettacoli.
Grazie alla dedizione degli allevatori, soprattutto inglesi e francesi, negli anni questa razza canina si è caratterizzata sempre meglio diventando molto popolare. Il riconoscimento da parte della FCI è arrivato solo nel 1936, con l’indicazione della Francia quale Paese d’origine. Il Barbone grande mole e quello nano (Barboncino) sono la varietà più antiche: le altre due sono media mole e toy.
Negli anni ’60, il Barbone diventò estremamente popolare e diffuso in tutto il mondo: per il riconoscimento della varietà Toy, però, si è dovuto attendere sino agli anni ’90. Ad un certo punto, tutto ad un tratto l’entusiasmo per questa razza finì: il Barbone iniziò ad essere visto come un cane modaiolo ma soffocante. Ovviamente la responsabilità di questa cattiva reputazione dipende dagli umani che se ne occupano, non sempre in maniera adeguata e competente.
L’americano John Sutor ha dimostrato anche quanto questa razza sia straordinariamente adattabile. Nel 1976 ha preso parte alla corsa di cani da slitta più dura del mondo (la Iditarod Trail Sled Dog Race) attraverso l’Alaska, con 6 , e fu uno dei pochi a raggiungere la meta. A dimostrazione che non è la razza ad essere antiquata, ma l’opinione (sbagliata) che molti ne hanno.
Un aspetto molto particolare
Peso e dimensioni del Barbone media mole
Come abbiamo visto, esistono Barboni di 4 diverse dimensioni: dal toy al grande mole. Il nostro amico media mole è il secondo, per dimensioni. Le varietà nano (il cosiddetto Barboncino, che pesa al massimo 6 kg) e quello toy, che pesa fino a 4 kg, si differenziano per stazza ma mantengono invariati l’aspetto esteriore e la caratteristiche generali del Barbone media mole.
Colore del mantello
Facendo riferimento allo standard ENCI, scopriamo come il mantello del Barbone, indipendentemente dalla varietà e quindi dalla mole, possa essere solo nero, bianco, marrone, grigio o fulvo.
Il mantello marrone deve essere di un colore deciso, piuttosto scuro: il beige e le sfumature calde non sono ammessi.
Se di colore grigio, invece, il Barbone deve avere un mantello uniforme e una colorazione ben definita. Lo stesso dicasi per il fulvo, che può comprendere le tonalità scure o chiare, compreso il color albicocca.