Lagotto Romagnolo: scopriamo la razza

Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo è un cane che ama vivere all'aria aperta e adora le sfide.

Originariamente utilizzato soprattutto come cane da caccia in acqua, il Lagotto Romagnolo oggi è considerato il cane da tartufo per eccellenza. Ma non è solo questo: sempre più persone, infatti, se ne appassionano per via della sua indole sportiva e per il carattere simpatico, da perfetto cane da compagnia. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo cane da acqua italiano, le cui origini risalgono ad oltre 1000 anni fa.

Aspetto: tipico cane da acqua

Quella del Lagotto Romagnolo è un’antica razza italiana molto nota e apprezzata anche all’estero soprattutto come cane da tartufo: ha una corporatura forte, robusta, una testa dalla forma piuttosto trapezoidale, orecchie pendenti a riposo e coda che si assottiglia verso l’estremità, arrivando appena al garretto.

I colori di questo cane da acqua italiano sono diversi, la maggior parte dei quali corrispondono a tenui tonalità tipicamente appartenenti alla terra: possono essere bianco sporco (monocolore), bianco con macchie marroni o arancio, roano arancione, roano marrone, marrone monocolore (in diverse tonalità) con o senza bianco, arancio con o senza bianco.

Alcuni esemplari hanno una maschera sul muso di una tonalità tra il marrone e il marrone scuro. Le focature sono permesse. Il mantello ha pelo riccio, leggermente untuoso proprio per facilitare il lavoro in acqua per il quale, originariamente, era stato selezionato: non perde pelo, per cui necessita di essere rasato regolarmente, come il Barbone.

Che differenza c’è tra un barboncino e un Lagotto?

Il Lagotto non è un Barboncino, bensì una razza canina a sé stante. Ha un corpo più compatto e un muso più corto e grosso di quello del Barbone. In termini di dimensioni generali, il Lagotto ha un’altezza al garrese compresa tra i 41 e i 48 cm e pesa tra gli 11 e i 16 kg.

Questo significa che, a livello di stazza, il Lagotto si colloca orientativamente tra il Barbone nano e il Barbone media mole 

Chiarito questo, resta il fatto che, se si adotta un Lagotto Romagnolo, è probabile sentirsi chiedere spesso se il proprio cane sia un Barboncino o se si tratti di un Designer Dog. E invece, questo bellissimo amico di zampa italiano è più simile ad altre razze di cani da acqua: in particolar modo, ricorda il Cane da acqua spagnolo e il Cane da acqua portoghese. 

© Pavel Khorazy / stock.adobe.com
Il colore del mantello del Lagotto Romagnolo tende a cambiare molto, durante il primo anno di vita.

Grande intelligenza e sensibilità

Il Lagotto Romagnolo viene descritto spesso come un cane di buon carattere e accomodante per natura. In particolare, tende a stringere con il suo umano un legame molto speciale: ama la vicinanza della sua famiglia e si lancia con entusiasmo in tutte le situazioni nelle quali può partecipare.

Caratterialmente si rivela un compagno di vita molto sensibile, al punto da assorbire come una spugna gli umori del suo umano di riferimento. Questo implica grande delicatezza emotiva, e una certa inclinazione alla irrequietezza e allo stress.

Un Lagotto equilibrato si adatta bene alla vita quotidiana del suo compagno umano, sia che si tratti di vivere in una famiglia con bambini, sia che venga adottato da una persona anziana.

Allegro e adattabile, questo cane da tartufo viene spesso ammirato per l’aspetto simpatico e al contempo elegante, ma è tutt’altro che un cagnolino insignificante. 

Quanto abbaia il Lagotto?

I Lagotti amano abbaiare: sono cani territoriali e in più adorano comunicare con il loro branco umano. Non v’è dubbio che sappiano “fare la guardia”, e infatti segnalano sempre la presenza di estranei, come pure l’occasionale passaggio di altri cani o visitatori.

Molti Lagotti tendono anche a lamentarsi spesso, ad esempio quando devono andare dal veterinario, oppure quando si aspettano una ricompensa. Insomma, se cerchi un cane silenzioso, ti conviene evitare il Lagotto.

Ovviamente si può educare anche questo bel cagnolino a non abbaiare sempre. Seguire un training specifico è senz’altro un’ottima idea, anche se è bene essere realisti: anche seguendo il miglior percorso educativo, il Lagotto vorrà sempre “dire la sua”. 

Il Lagotto ha l’istinto predatorio?

Visto che seguire le tracce lasciate dalle prede o cacciare gli uccelli lo distrarrebbe dalla ricerca spasmodica del tartufo, di solito il Lagotto non ha un forte istinto predatorio. Tuttavia, esistono anche le eccezioni, naturalmente. E, più in generale, i Lagotti che non vengono impegnati a sufficienza in attività di ricerca tendono ad essere più inclini ad andare a caccia, quando si trovano nei boschi e nei campi.

I Lagotti sono affettuosi?

La maggior parte dei Lagotti Romagnoli si rivela molto affettuosa nei confronti di chi si prende cura di loro. Tuttavia, restano amici di zampa piuttosto riservati, quando si tratta di approcciare un estraneo. Di solito non amano essere coccolati da chi non conoscono, una caratteristica che dovrebbe essere sempre rispettata.

Il Lagotto è aggressivo?

No, il nostro cane da acqua non è affatto aggressivo. Detto questo, non va dimenticato che i cani sono quasi tutti territoriali, e il Lagotto non è da meno: abbaia molto e questo, ad un occhio inesperto, può apparire come un’espressione di aggressività, cosa che invece non è.

Il Lagotto può stare da solo?

Come abbiamo detto, si tratta di un cane da branco che desidera essere coinvolto in tutte le attività del suo nucleo familiare e non ama la solitudine. Ovviamente, se lo abitui quando è ancora un cucciolo, puoi lasciarlo da solo per qualche ora, ogni tanto. Tuttavia, il fatto di restare regolarmente da solo per mezza giornata o più si traduce in una richiesta eccessiva, per l’estrema sensibilità del Lagotto Romagnolo.

Per approfondire, leggi anche l’articolo Lasciare il cane da solo: l’ansia da separazione

Il Lagotto è facile da addestrare?

Sì e no. Da un lato, gli piace imparare ed è in grado di apprendere piuttosto velocemente. Dall’altro, però, si tratta di un cane con una volontà propria molto spiccata, che fatica a mettere da parte, per riuscire ad obbedire.

Una buona idea può essere quella di iniziare addestrandolo al richiamo. Le prime volte, prima di lasciare libero il tuo Lagotto, controlla attentamente che non vi sia nessuno nelle vicinanze, di modo che non si distragga.

Anche educare il cucciolo al guinzaglio può risultare impegnativo, per qualche esemplare di questa razza. Il nostro consiglio è quello di impostare qualsiasi addestramento con un approccio morbido, assertivo ma mai severo,  utilizzando il rinforzo positivo e la coerenza senza mai sgridare.

Attenzione anche a non farsi conquistare troppo dall’indubbio fascino di questo peloso simpatico e intelligente: la ricetta migliore per impostare al meglio il suo addestramento si basa sulla coerenza, oltre che sul rinforzo positivo.

Un atteggiamento ironico e positivo aiuta entrambi, cane e umano: probabilmente, anche dopo anni di training, il tuo Lagotto rimarrà sempre un po’ testardo, ma tu imparerai ad apprezzare la sua forza di volontà e l’indubbia intelligenza.

Ti consigliamo di iscrivere il tuo cucciolo ad una puppy class, le lezioni per cuccioli organizzate dalle associazioni cinofile o da addestratori esperti: frequentare una scuola per cuccioli è sempre un’ottima idea, e lo è ancora di più se si decide di adottare un pelosetto determinato e caparbio come il Lagotto Romagnolo.

Durante il corso avrai modo di conoscere altre persone alle prese con l’educazione del loro amico di zampa e anche il tuo pelosetto potrà imparare a socializzare con altri cuccioli di tutte le razze e taglie, il che rappresenta un’eccellente occasione per impostare al meglio il suo equilibrio sociale per la vita. 

Se vuoi approfondire l’argomento, leggi anche Insegnare al cane adulto ad andare al guinzaglio.

Il Lagotto Romagnolo è il cane giusto per me?

Per quanto carino possa sembrare a prima vista, questo bellissimo cane da acqua italiano ha esigenze relativamente elevate, specie se lo si mette a confronto con altri pelosetti di analoga taglia e peso. Essendo un cane intelligente, è divertente addestrarlo, anche perché è in grado di imparare davvero molto.

Tuttavia, sia la sua toelettatura sia le sue esigenze in termini di occupazione e di tempo libero all’aria aperta ne fanno un cane piuttosto impegnativo, senz’altro non adatto a tutti e non un cane da appartamento

Cosa sapere prima di prendere un Lagotto Romagnolo

Il Lagotto non perde il pelo, ma ciò non significa che sia il cane ideale per i fanatici della pulizia e dell’igiene: è un cane che ha bisogno di muoversi e di vivere molto all’aria aperta, facendo attività fisica, il che fa sì che porti quotidianamente lo sporco in casa.

Il suo mantello non ha necessariamente bisogno di essere spazzolato ogni giorno, è vero, ma va tosato regolarmente. Questo significa che ti servirà un toelettatore vicino a casa, oppure dovrai imparare a tosare da solo il tuo amico di zampa, acquistando i necessari accessori..

Se decidi di occupartene personalmente, scegli una buona tosatrice per cani. Molti proprietari di Lagotto che vivono in zone fredde o in aperta campagna,  lo tosano in primavera e alla fine dell’autunno, per fare in modo che la neve non si attacchi al pelo invernale.

L’ideale, negli altri casi, è tosare il Lagotto 4-6 volte l’anno. Abitualo sin dai primi mesi di vita a questa pratica necessaria, per fare in modo che il tuo pet non la viva come un’esperienza stressante.

Questioni pelose

Come abbiamo visto, il Lagotto deve poter uscire all’aria aperta ogni giorno, e quindi quotidianamente occorre ispezionare il suo mantello per controllare che non vi siano parassiti, e in particolare pulci e zecche. 

Rispetto alle cure da riservare alle orecchie del Lagotto, specie in termini di tosatura dei peli, vale la pena che tu ti confronti direttamente con il tuo veterinario di fiducia, perché si tratta di una questione piuttosto controversa. 

Se necessario, puoi pulire le orecchie flosce del tuo pelosetto servendoti di un prodotto specifico per la pulizia delle orecchie del cane. 

Controlla spesso che il pelo non gli copra gli occhi e in inverno tosa il pelo tra le sue zampe, così da proteggerle da eventuali grumi di neve o ghiaccio. E’ raro che al Lagotto serva un bagno: vale la pena usare acqua e shampoo specifico solo se il mantello risulta particolarmente sporco.

In questi casi, è opportuno recarsi in un salone di toelettatura o utilizzare uno shampoo delicato, specifico, con acqua tiepida. Di solito, fare il bagno ad un Lagotto non è troppo difficile, visto che il nostro cane da acqua non ha difficoltà ad immergersi e a farsi bagnare.

Tra le tante attività ideali per intrattenere questo bel cagnolone riccioluto c’è senz’altro il nuoto per cani, da fare all’aperto, in estate, o nelle piscine per cani che si trovano ormai in molte città d’Italia.  

Altri articoli sul tema:

Quanto è intelligente il Lagotto?

Contrariamente a quello che magari puoi leggere in rete, il Lagotto Romagnolo non appartiene alle classiche razze di cani per principianti. Se sei alla prima esperienza e desideri adottare proprio un cucciolo di Lagotto, devi mettere in conto molto tempo e molte energie per addestrarlo.

Si tratta di un cane parecchio intelligente e volitivo: la sua grande sensibilità, il suo bisogno di muoversi e di sentirsi impegnato, avendo uno scopo, la necessità di portarlo con frequenza in un salone di toelettatura e il suo atteggiamento piuttosto territoriale ne fanno un cane molto impegnativo.

Non dimentichiamoci, poi, della sua propensione ad abbaiare, che lo rende poco compatibile con la vita all’interno di un condominio. Infine, la sua grande intelligenza unita alla sua speciale sensibilità  ne fanno un cane che può reagire male, se viene sgridato, chiudendosi e intestardendosi ancora di più.

In sintesi, il Lagotto Romagnolo è un cane molto intelligente e affettuoso, ma adatto a persone esperte.

Il Lagotto è un cane per famiglie?

Fondamentalmente, sì: il cane da tartufo italiano per eccellenza si trova molto bene in contesti familiari. Se i bambini sono ancora piccoli, è importante prestare particolare attenzione, insegnando ai bambini a rispettare gli spazi e i tempi del loro amico di zampa, e offrendo al Lagotto angoli tranquilli dove potersi riposare.

Per il resto, di solito il Lagotto ama i bambini e gioca con loro molto volentieri.

Leggi anche: Cane e neonato in arrivo: come comportarsi

Il Lagotto Romagnolo è un cane anallergico?

Si sente dire spesso che i Barboncini e i cani da acqua come il Lagotto sono ideali per chi soffre di allergie, visto che non perdono il pelo. Sfortunatamente, questo non è esatto: il nostro cane da tartufi italiano non è un cane per persone allergiche.

Infatti, vale la pena ricordare che chi soffre di allergie non reagisce al pelo dei cani, ma a speciali proteine ​​presenti nella loro saliva, nel pelo o nell’urina di alcune specie animali.

Detto questo, è possibile che alcune persone allergiche non reagiscano a determinate razze canine. Tuttavia, prima di concludere che quella specifica razza non crea problemi ad una determinata persona, sono necessarie lunghi periodi di contatto assiduo tra cane e soggetto allergico e il consulto con un medico specialista. 

Quanto deve camminare al giorno un Lagotto?

Il Lagotto ama trascorrere più tempo possibile immerso nella natura insieme alla sua famiglia umana. A molti di loro, anche se non a tutti, piace molto nuotare. Ma l’attività fisica fine a se stessa, come il trekking, ad esempio, non basta: il Lagotto vuole svolgere compiti e sentirsi utile.

Al di là della classica passeggiata, 3 o 4 volte al giorno, quindi, a questo ex cane da lavoro piace sentirsi impegnato in attività che gli offrano uno scopo, come ad esempio gli sport cinofili.

Gli sport per cani perfetti per il Lagotto

Questo bellissimo cane da acqua italiano è praticamente perfetto per tutti gli sport per cani. Dall’agility dog al flyball, con un Lagotto ci si può cimentare in tanti tipi di attività fisica senza timore di annoiarsi, compresa la dogdance!

L’importante è iniziare il training quando il tuo peloso ha completato la sua crescita, e stare attento che non esageri, preso dall’entusiasmo: alcuni esemplari di questa razza, infatti, si buttano a capofitto nell’attività sportiva finendo con l’essere esausti e senza più energie.

Data la sua passione per l’acqua, molti Lagotti vengono addestrati con successo anche per come veri e propri cani da lavoro, ad esempio per il salvataggio in mare o per la pet therapy. Insomma, si tratta di un cane intelligente e versatile, che può dare molto a chi lo adotta, al di là della ricerca dei tartufi!

Sport dell’annusare: segui sempre il tuo naso

Chi adotta un Lagotto spesso si diverte insieme al suo amico di zampa impegnandolo nei giochi di attivazione mentale più disparati: questa razza canina, infatti, dimostra grandi capacità  non solo nella ricerca dei tartufi, ma praticamente in qualsiasi contesto richieda concentrazione e tenacia.

Un cane dotato di circa 200 milioni di cellule olfattive può essere addestrato in tantissimi modi: trattandosi di un eccellente cane segugio (o da fiuto), il Lagotto si presta persino ad essere addestrato a scovare le cimici dei letti!

e addestrarlo a del loro compagno in altri modi e, ad esempio, lo addestrano a scovare le cosiddette cimici dei letti (non è uno scherzo!), oppure, più normalmente, gli insegnano il mantrailing e quindi a ritrovare oggetti/persone, sia per gioco che seriamente.  

Un cane da acqua diventato il cane da tartufo per eccellenza

Come tutti i cani da acqua, originariamente  il Lagotto Romagnolo il compagno di vita dei pescatori. I suoi antenati vivevano in Romagna, dove aiutavano le persone a cacciare le folaghe nelle paludi, in barca, e a fare la guardia.

Dopo la bonifica delle paludi avvenuta nel XIX secolo, i proprietari di questi cani decisero di sfruttare il loro eccellente olfatto e quindi progressivamente il loro utilizzo passò dalla caccia alla selvaggina a quella al tartufo.

Come conseguenza di questo passaggio, nel corso degli anni l’istinto venatorio del Lagotto diminuì progressivamente fino a scomparire quasi del tutto, soprattutto perché, nella ricerca del tartufo, si trasforma in un handicap, visto che distrae il cane dal suo compito principale. 

Nel XX secolo, alcuni cercatori di tartufo presero ad incrociare volutamente questi cani con altre razze, in particolare con il Barbone e l’English Pointer.  L’obiettivo non era legato tanto all’aspetto e quindi a ragioni estetiche, quanto piuttosto ad ottenere proprietà di ricerca del tartufo ancora migliori.

Fu solo negli anni ’70 che l’allevamento mirato del Lagotto-Romagnolo ricevette un vero e proprio impulso, grazie ad appassionati estimatori di questa razza, i quali si dettero l’obiettivo di allevare l’originale cane da acqua romagnolo.

Nel 2005, e quindi solo recentemente, la FCI lo ha finalmente riconosciuto come razza canina a sé stante, regalandogli una nuova popolarità. Oggi il nostro Lagotto è sempre più amato, non solo in Italia, ma le sue esigenze vengono spesso sottovalutate, con gravi ripercussioni sulla sua qualità di vita. Pur assomigliando al Barboncino, questo cane da lavoro ha necessità molto diverse e non può essere trattato con un tipico “cane da appartamento”.

Le patologie ricorrenti

Un cucciolo che proviene da un allevamento con una buona reputazione corre un rischio molto basso di soffrire di qualche malattia genetica, da adulto. Ma come riconoscere l’allevatore serio dal commerciante di cani?

Gli allevatori svolgono innanzitutto un’importante azione di prevenzione, scegliendo gli animali da riproduzione e quindi selezionando un corredo genetico sano. In questo modo, patologie come la displasia dell’anca e la lussazione della rotula, ad esempio, possono essere evitate. La scelta dei genitori è fondamentale, e un allevatore serio lo sa. 

Gli animali riproduttori dovrebbero essere sottoposti anche a test genetici per rilevare la malattia da accumulo lisosomiale, una patologia neurologica che porta a gravi problemi a livello cerebrale e del sistema nervoso, i quali di solito sono fatali. I portatori ereditari misti di questa malattia restano asintomatici, ma trasmettono la predisposizione alla prole. Gli allevatori seri fanno i test per assicurarsi di non trasmettere questa grave patologia alle cucciolate.

Alcune linee di Lagotti Romagnoli soffrono di una forma autosomica recessiva di epilessia, conosciuta anche come epilessia giovanile, perché le prime convulsioni si verificano già in età molto precoce. Per fortuna, esiste un test genetico in grado di rilevare questa patologia che può far stare tranquilli tutti: parlane con il tuo allevatore e chiedigli di mostrarti i risultati del test.

Quanti anni vive un Lagotto?

L’aspettativa di vita del Lagotto Romagnolo è di circa 14 anni.

Cosa deve mangiare un Lagotto Romagnolo?

A livello di alimentazione, il Lagotto Romagnolo ha gli stessi requisiti di qualsiasi altro cane: ha bisogno di seguire una dieta idonea alla specie, con un alto contenuto di carne, e quindi di un’alimentazione di alta qualità per cani. Non ha importanza se cibo umido o crocchette.

Se vuoi alimentare il tuo cane con una dieta a base di carne cruda, puoi orientarti verso la BARF: l’importante è che tu prima acquisisca le conoscenze necessarie per dosare bene i diversi componenti (carne cruda, verdure, frutta, integratori), per evitare che il tuo peloso possa risentirne con carenze alimentari.

Acquistare i prodotti Barf, sia per quanto riguarda gli alimenti complementari che quando si parla di snack, rende tutto meno complicato e sicuro, sul piano nutrizionale. In tutti i casi, non dimenticare di fare in modo che il tuo pelosi beva a sufficienza: in vacanza o durante gli spostamenti, è sempre bene avere con sé una ciotola da viaggio

Scopri di più sull’alimentazione del cane per capire quale tipo di dieta scegliere, per il tuo amico di zampa, leggendo anche questi articoli del Magazine:  

  1. I nutrienti nei cibi per cani
  2. Qual è il cibo per cani adulti?
  3. BARF per cani: di cosa si tratta
  4. Alimentazione vegetariana per cani: una vera alternativa?
  5. Alimentazione vegana per cani
  6. Alimentazione whole prey per cani

Dove posso trovare un Lagotto?

Come abbiamo detto, negli ultimi anni la razza del Lagotto Romagnolo ha conosciuto una popolarità sempre crescente, il che ha indotto diverse persone male intenzionate a considerarlo, purtroppo, una facile fonte di guadagno.

Quando si legge di “piccoli allevamenti familiari” si può essere tentati di immaginare posti idilliaci nei quali i cagnolini vengono allevati con più amore rispetto agli allevamenti tradizionali: al contrario, di solito i professionisti si prendono cura delle loro cucciolate con maggiore attenzione e nel rispetto delle norme sanitarie (visite veterinarie, test genetici, vaccinazioni, etc.).

L’ENCI seleziona gli allevatori con affisso. Dai un’occhiata sul sito ufficiale: non ti sarà difficile individuare un allevamento serio e riconosciuto, non lontano da casa tua.

Qui trovi qualche consiglio di lettura, se stai pensando di adottare un cane:

Quanto costa un Lagotto da tartufi?

Un cucciolo di questa razza proveniente da un allevatore serio costa non meno di 1500 euro. Ma i prezzi salgono vertiginosamente, se si cerca un esemplare di razza pura, già adulto e addestrato alla ricerca del tartufo. In questo caso, bisogna essere preparati a spendere dai 3500-4000 euro in su, e non è facile trovare allevatori specializzati di questo tipo.
Il consiglio, come sempre, è quello di scegliere allevamenti riconosciuti (meglio se con affisso ENCI).

Razze simili al Lagotto

Tra le razze simili, il primo cane da menzionare è il Barboncino: ha un carattere molto vicino a quello del Lagotto, non perde il pelo e, soprattutto ultimamente, non corrisponde più in alcun modo al vecchio cliché del “cane da nonna”.

Anche il Perro de Agua Español e il Barbet possono essere una valida alternativa.

Naturalmente, noi ti suggeriamo con il cuore di dare prima un’occhiata nei tanti rifugi per animali e nei canili che si trovano ovunque, nel nostro Paese: non solo potresti trovare un esemplare adulto di Lagotto, magari abbandonato da un cacciatore o da un cercatore di tartufi che non era soddisfatto delle “prestazioni” del suo cane, ma potresti innamorarti di un trovatello molto simile al Lagotto, in cerca di una famiglia che lo ami e se ne prenda cura.

Adottare un cane dal canile è un gesto di grande generosità e chiunque lo abbia fatto può testimoniare la gioia che se ne ricava: i cani provenienti dai canili sono straordinariamente grati, alle persone che li adottano, e stringono un legame davvero speciale, regalando tanto affetto e lealtà. 

In sintesi: un peloso allegro, sensibile e impegnativo

Questo cane intelligente e giocherellone è adatto alle persone pazienti, che non prendono alla leggera la responsabilità e l’impegno che rappresenta il fatto di decidere di adottare un cane come questo.

Visto che originariamente si trattava di un vero e proprio cane da lavoro, il Lagotto ha bisogno di trascorrere molto tempo all’aria aperta per sfogarsi, nonché di avere compiti da assolvere che lo facciano sentire utile.

Se gli permetti di muoversi ogni giorno, di stare nel verde e di avere uno scopo, tenendo conto della sua grande sensibilità, troverai nel Lagotto Romagnolo un compagno di vita leale e socievole che, tuttavia, necessita di impegno e di cure quotidiane, in termini di attività fisica, per stare bene e vivere sereno.

Scheda del Lagotto Romagnolo

Paese di provenienza:Italia
Classificazione FCI:codice 298 Gruppo 8 Cani da riporto Cani da cerca Cani da acqua Sezione 3 Cani da acqua
Altezza al garrese:Maschi: 41-48 cm Femmine: 40-45 cm
Lunghezza:Maschi: 50-55 cm Femmine: 47-53 cm
Peso:Maschi: 13-16 kg Femmine: 11-15 kg
Taglia:media
Aspettativa di vita:attorno ai 14 anni
Prezzo di un cucciolo:non meno di 1500-2000 euro
Malattie frequenti:displasia dell’anca, epilessia, lussazione della rotula, malattia da accumulo lisosomiale
Carattere:intelligente, affettuoso, vivace, sensibile, un po’ testardo
Pelo:ruvido, lanoso, con evidente sottopelo
Colore del mantello:monocolore bianco sporco, bianco con macchie marroni o arancio, roano arancio, roano marrone, marrone monocolore (in diverse tonalità) con o senza bianco, arancio con o senza bianco
Difficoltà di addestramento:nella media
Cura del pelo:frequente spazzolatura
Bisogno di movimento:molto elevato
Adatto per:caccia al tartufo, compagnia
Attaccamento verso il proprietario:molto affezionato
Capacità di apprendimento:eccellente
Compatibile con i bambini e con gli altri animali:molto buona, è un cane giocherellone e sensibile
Tolleranza al clima:buona

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