Da quando, partendo da un piccolo paese dell’Alto Adige, il cavallo Avelignese ha iniziato a galoppare a gran velocità alla conquista degli amanti dei cavalli di tutto il mondo, il
colore del suo mantello, definito “
sauro” dagli esperti equinofili, è diventato un
importante elemento identificativo, non solo di questa razza.
Una tonalità che sicuramente non passa inosservata e che al giorno d’oggi si ritrova in questo affascinante destriero in
diverse gradazioni, dal chiaro al bruciato.
Tra i
principi fondanti del libro genealogico d’origine della razza Avelignese si ritrovano, nell’aspetto esteriore, la presenza di un
colore di fondo più chiaro, netto e uniforme.
È ammessa una macchia sul muso, che invece è sgradita sulle zampe.
Il pelo non deve essere ispido, sono
apprezzate criniera e coda lisce e setose e dal colore particolarmente chiaro.
Il cavallo Avelignese presenta una
taglia media, con un peso che va dai 400 ai 600 kg.
Ha una
corporatura relativamente robusta, dalla struttura rettangolare: la testa, piccola ma nobile, si inserisce armoniosamente nell’aspetto generale.
Spiccano due occhi di grandi dimensioni, che conferiscono alla razza uno sguardo a dir poco penetrante.
L’altezza auspicabile negli allevamenti di tutto il mondo va dai 148 ai 152 cm, con un massimo di 155 cm al garrese per gli stalloni.
Purosangue o sangue caldo?
La risposta è semplice, né l'uno né l'altro: il cavallo Avelignese è infatti prima di tutto una
razza di
pony.
Esistono tuttavia alcuni
esemplari “nobilitati”, i cosiddetti
Edelbluthaflinger, che oggi giorno godono di un posto riservato all’interno di un libro genealogico a sé stante.
L’
Associazione Allevatori Haflinger del Tirolo e l’
Associazione Mondiale Haflinger Allevamento e Sport si pongono come obiettivo la selezione di esemplari purosangue, vietando ogni aggiunta di sangue estraneo.
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