Non sono solo gli appassionati dell’Antico Egitto a subire il fascino di questo imponente amico di zampa: il Pharaon Hound colpisce per il suo aspetto elegante e la sua natura amichevole, ma è adatto solo a persone con molta esperienza con i cani che abbiano la possibilità di fargli fare molto esercizio.
Sommario
- Cane dei Faraoni: aspetto elegante
- Storia: da secoli un compagno di caccia
- Carattere del Pharaon Hound: un cacciatore affettuoso
- La salute del Pharaon Hound
- L’alimentazione del Cane dei Faraoni
- Esercizio per il corpo e per la mente
- Il Pharaon Hound è il cane che fa per me?
- Dove posso trovare il mio Pharaon Hound?
- Scheda del Pharaon Hound (Cane dei Faraoni)
Cane dei Faraoni: aspetto elegante
Il Cane dei Faraoni deve il suo nome alla sua silhouette accattivante, che ricorda le raffigurazioni del dio egizio Anubi. Con questo ha in comune le grandi orecchie erette, il collo lungo e la corporatura snella, simile a quella di un levriero. I maschi raggiungono un’altezza al garrese di 63,5 cm, le femmine di 61 cm.
Il mantello corto è marrone rossiccio e lucente. Secondo lo standard di razza sono ammesse macchie bianche su alcune parti del corpo: dita dei piedi, punta della coda (molto ricercata) e petto). Il Pharaon Hound non ha pigmenti cutanei neri, il che significa che anche il tartufo, le palpebre e l’interno delle orecchie sono color carne o color fegato. La sua lunga coda arriva sotto il garretto.
Storia: da secoli un compagno di caccia
Secondo una delle teorie sull’origine del Cane dei Faraoni, in tempi antichi i suoi antenati sarebbero stati portati dai Fenici a Malta, dove vennero impiegati per secoli come cani da caccia. Discenderebbe quindi dall’antico Tesem, la razza canina ormai estinta raffigurata come l’antico dio egizio dei morti, Anubi. Con un’età di circa 5.000 anni, i reperti scheletrici di cani simili in Egitto testimoniano una storia estremamente lunga. Tuttavia, non è possibile confermare questa teoria: gli oppositori non sono d’accordo, sottolineando, tra l’altro, che questo tipo di cane può essere rintracciato a Malta solo a partire dal Medioevo.
Oggi si ritiene più probabile che il Pharaon Hound, come diverse razze di Podenco, si sia sviluppato dai cani pariah delle rispettive regioni. Ciò varrebbe anche per il Cirneco dell’Etna, una razza originaria della vicina Sicilia, che assomiglia molto al Cane dei Faraoni. Le due razze si differenziano tra loro quasi solo per le diverse dimensioni. I sostenitori di questa teoria ipotizzano uno sviluppo parallelo delle due razze dovuto a condizioni ambientali simili.
Quel che è certo è che il Pharaon Hound è da secoli un compagno di caccia della popolazione di Malta e ancora oggi viene impiegato come tale. È un cacciatore versatile che lavora principalmente a vista. Nel farlo, può essere molto rumoroso: il suo caratteristico abbaiare avverte gli altri cani della presenza di una preda. Inoltre, ha una “bocca morbida”, il che significa che riesce a portare la preda al cacciatore ancora viva. Sebbene la FCI indichi il Pharaohn Hound come un cane di origine maltese, è la Gran Bretagna ad avere il patronato della razza. È qui, infatti, che questo peloso venne allevato selettivamente dagli anni ’60 e fu il Kennel Club britannico a riconoscere la razza nel 1974.
“Pharaon Hound” o “Kelb tal-Fenek”?
Il nome “Pharaon Hound” non è sempre univoco. Ciò è dovuto al fatto che, fino al 1977, questo termine veniva usato colloquialmente per indicare tutti i cani di tipo Podenco. In quell’anno, la FCI riconobbe questa razza originaria di Malta, che è dunque l’unica ad essere stata definita come “Cane dei Faraoni”. Almeno in teoria.
Tuttavia, nella stessa Malta, prima che gli allevatori britannici si interessassero al nobile amico di zampa, la razza era conosciuta esclusivamente come “Kelb tal-Fenek”, e lo è ancora oggi. Il nome può essere tradotto approssimativamente come “cane da coniglio” e indica già la sua destinazione d’uso: la caccia al coniglio. A Malta, in particolare, sempre più appassionati di questa razza canina si battono affinché le venga ridata la sua denominazione originale.