Viaggiare con il gatto

Viaggiare con il gatto

Cat sitter: cure amorevoli per il tuo pelosetto

Il cat sitter è una persona ingaggiata per venire a casa tua e prendersi cura del tuo micio quando ti assenti per un periodo di tempo prolungato. Questa forma di assistenza ha un vantaggio decisivo rispetto alla sistemazione in una pensione per gatti: mentre tu sei in vacanza il tuo pelosetto può rimanere nel suo ambiente familiare. I gatti sono noti per essere creature abitudinarie che apprezzano le routine. Molti di loro vogliono ricevere la pappa sempre alla stessa ora. Anche i gatti domestici fuori casa spesso partono per le loro escursioni nel quartiere alla stessa ora e tornano la sera puntuali all’ora di cena. Inoltre, avere dei luoghi familiari in cui dormire e accucciarsi, come cucce, lettini e cuscini per gatti, dà ai gatti domestici un senso di sicurezza e protezione.

I compiti di un cat sitter

Se assumi un cat sitter, il tuo tigrotto domestico potrà rimanere in casa mentre tu sei via. Un cat sitter responsabile passerà a casa tua almeno due volte al giorno, darà da mangiare al tuo micio e pulirà la sua toilette o box per gatti. A seconda di quanto concordato con te, il cat sitter spazzolerà il tuo pelosetto, giocherà con lui e, se necessario, gli somministrerà le medicine. Alcuni cat sitter si occupano anche di altri piccoli compiti, come svuotare la cassetta delle lettere o innaffiare i fiori. Alcuni si offrono anche di trasferirsi nel tuo appartamento durante il periodo della tua assenza, in modo che il tuo amico di zampa non si senta troppo solo.

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I gatti si offendono?

Se vivi con un gatto lo avrai già sperimentato anche tu: torni dalle vacanze e non vedi l'ora di rivedere il tuo micione. Entri in casa e lui cosa fa? Sta sulle sue, si defila e ti volta le spalle di proposito. Ma i gatti si offendono o è solo una nostra impressione? Vediamo insieme cosa c’è di vero.

I gatti sono considerati animali indipendenti, in grado di stare bene anche da soli, per qualche giorno. Ma dopo una lunga vacanza, molti micioni sembrano offesi: invece di correre subito verso la porta per salutare il loro umano, si voltano dall'altra parte, si defilano e lo evitano. Non vogliono essere accarezzati, e non si fanno coinvolgere dai giochi e dalle solite attività. Insomma, sembrano risentiti o arrabbiati. I più ostinati evitano ogni contatto visivo anche mentre si riempie loro la ciotola. Sembra quasi che vogliano vendicarsi per essere stati lasciati soli per così tanto tempo. Ma i gatti provano davvero rancore perché ce ne siamo andati senza di loro, o sono solo fantasie umane?
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In auto con il gatto: come organizzarsi al meglio

Il primo passo per assicurarti dei viaggi tranquilli insieme al tuo micio è abituarlo al trasportino, sia che si tu debba spostarti in auto, in aereo o in treno. È importante che il tuo gatto non colleghi il trasportino solamente alle spiacevoli visite dal veterinario, altrimenti convincerlo ad entrarvi sarà una vera impresa. Il trasportino è infatti uno strumento imprescindibile per spostarsi in auto con il gatto: solo utilizzando un box in plastica rigida o una robusta borsa in tessuto esplicitamente omologati per il trasporto di animali avrai la certezza di viaggiare in sicurezza insieme al tuo amico di zampa. L’idea di assicurare il tuo gatto solo legandolo con collare, pettorina e guinzaglio è certamente allettante, ma questi accessori non lo proteggono adeguatamente in caso di incidente. Il gatto non dovrebbe mai essere libero di muoversi nell’abitacolo dell’auto: può infatti saltare troppo rapidamente sul poggiatesta, sulle tue gambe o nascondersi nel vano proprio sotto il pedale dell’acceleratore, causando incidenti anche fatali.
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In barca con il gatto

Crociera con il gatto? Suona folle, ma è possibile. Anche i vacanzieri, infatti, sono costretti talvolta a portare con sé il proprio gatto. Di seguito vi diamo alcuni consigli per affrontare la navigazione in modo piacevole per voi stessi, per il vostro animale e per gli altri viaggiatori!
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In vacanza senza il gatto: cat sitter, pensioni & Co.

Si può dire che chiunque abbia un gatto conosca il problema, che si pone puntualmente quando si pianifica una vacanza: cosa fare con il micio? Alcuni preferiscono viaggiare insieme al gatto. Altri rinunciano direttamente alla vacanza e si sentono a proprio agio restando a casa. Se invece stai pensando di andare in ferie senza portare con te il tuo gatto, va da sé che capire chi se ne prenderà cura al tuo posto è una questione importante. Con questo articolo vogliamo offrirti qualche consiglio su come gestire il tuo gatto se decidi di andare in vacanza senza di lui.
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In viaggio con il gatto: come prepararsi

La pensione per gatti è sovraffollata, il vicino di casa così disponibile stavolta non ha tempo, la tua famiglia vive troppo lontano e tutti gli amici sono in vacanza. Se hai deciso di viaggiare con uno o più gatti al seguito, tieni presente che ci sono molti fattori in grado di metterti in una situazione estremamente difficile. Può capitare che i proprietari di animali domestici abbiano effettivamente solo due alternative: rinunciare alla vacanza programmata e mettersi il cuore in pace godendosi il tempo libero con il proprio gatto tra le quattro mura di casa, o portare con sé in viaggio il proprio animale. Se resti in Italia e hai scelto un'unica sistemazione per tutta la tua vacanza o il tuo viaggio d'affari, portare con te il tuo gatto non sarà un grosso problema, a condizione che il proprietario della struttura dove alloggerai non abbia obiezioni in merito. Nei viaggi “mordi e fuggi” o quando si tratta di trasferte di lavoro stressanti, è meglio evitare di portare con sé il proprio amico felino. Viaggiare all'estero con un gatto può anche rivelarsi difficile, in determinate circostanze: rigide normative d'ingresso, certificati sanitari aggiornati da presentare, rigorosi controlli delle vaccinazioni e la possibilità di dover osservare una quarantena rendono più difficile una vacanza se porti con te il tuo amico a quattro zampe. Naturalmente, tutte queste regole sono per lo più sensate e necessarie; alla fine, tutelano anche la salute degli animali domestici. Tuttavia, all’inizio queste norme comportano tutta una serie di inconvenienti, per il proprietario del gatto.
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La pensione per gatti: come funziona, quanto costa e come sceglierla

Se chiedessi al tuo gatto dove vorrebbe andare in vacanza, probabilmente ti risponderebbe: "A casa!”. I nostri aMici, infatti, sono animali estremamente territoriali, di conseguenza apprezzano moltissimo il loro ambiente familiare, le cucce, gli odori e i suoni che caratterizzano la loro routine quotidiana. Purtroppo però non tutti possono contare su un amico, un vicino di casa o un cat sitter professionista. Cosa puoi fare, quindi, se vuoi viaggiare senza il tuo gatto al seguito o se per qualsiasi altra ragione ti devi assentare e non puoi occuparti del tuo amico animale? La pensione per gatti, in questi casi, si rivela la soluzione più pratica e sicura.

L’importanza di prenotare con largo anticipo

Scegliendo una pensione per gatti rinomata e seria, avrai la certezza di lasciare il tuo pet in ottime mani, quasi come se te ne occupassi tu stesso. In molti casi queste strutture possono contare anche sulla supervisione diretta di un veterinario, oltre ad avere il personale necessario per prendersi cura di tanti micetti nel migliore dei modi. Ricordati di prenotare per tempo: soprattutto in alta stagione, tipicamente in estate e durante le festività natalizie, le pensioni per gatti più rinomate sono quasi sempre al completo. Molte strutture hanno anche ospiti abituali, vale a dire aMici abituati a trasferirsi presso quel determinato hotel ogni volta che i loro umani devono assentarsi per qualunque ragione.
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Scegliere il trasportino perfetto per il tuo gatto

Il trasportino fa parte della dotazione di base indispensabile per chi decide di adottare un gatto. Indipendentemente dal fatto che provenga da un rifugio, da un allevatore o da un privato, il gattino va accompagnato nella sua nuova casa in tutta sicurezza. Anche in occasione delle frequenti visite dal veterinario, avere un trasportino si rivelerà utile. Ecco perché ha senso acquistare un box gatti prima che il tuo nuovo amico di zampa si trasferisca da te. In questo articolo abbiamo raccolto 9 suggerimenti utili, per aiutarti a scegliere il trasportino perfetto per il tuo gatto.
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Traslocare con il gatto: prepararsi al meglio

Che il tuo gatto sia un autentico spirito libero a suo agio soprattutto all’aperto oppure che si tratti del classico gatto da appartamento, non fa alcuna differenza: tutti sono molto legati al loro territorio. Lo ispezionano ogni giorno difendendolo, se necessario, dagli intrusi, dopo di che si mettono comodi nei loro posticini preferiti. Se hai deciso di traslocare, quindi, è normale che tu ti ponga la questione: come riuscirci senza turbare troppo il gatto? Con questo articolo vogliamo offrirti qualche utile consiglio!
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Viaggiare in aereo con il gatto: consigli anti-stress

Un viaggio in aereo, per un gatto, potrebbe essere ancora più difficile da sopportare di un tragitto in auto: odori sconosciuti, il forte rumore dei motori e il cambiamento di pressione potrebbero mettere a disagio il tuo micio, rendendo l’esperienza del volo tutt’altro che piacevole. Purtroppo ci sono situazioni in cui non si può proprio evitare di viaggiare in aereo con il gatto: non preoccuparti, con un pochino di preparazione potrai ridurre i fastidi del tuo micio e rendere così il volo il meno traumatico possibile.
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Viaggiare in treno con il gatto: consigli per affrontare l’esperienza senza stress

Tra tutte le cose da considerare prima di mettersi in viaggio, la più importante è senza dubbio la sicurezza. Per te e il tuo peloso, naturalmente, ma anche per tutte le persone che si trovano a viaggiare sul vostro stesso mezzo. In treno come in qualsiasi altro mezzo pubblico, il gatto può essere trasportato solo all’interno di un trasportino o di una borsa in robusto tessuto, entrambi specificatamente omologati per gatti. Più il gatto è abituato al trasportino, minore sarà per lui lo stress il giorno del viaggio: dagli la possibilità di familiarizzare per tempo e gradualmente con questa cuccia un po’ particolare. Se hai un gattino, la cosa migliore è insegnargli da subito ad entrare ed uscire autonomamente dal trasportino: questo ti faciliterà non poco la vita degli anni a venire.

Come abituare il micio al trasportino?

La prima regola è evitare di tirar fuori il trasportino solo in occasione di viaggi scomodi o per le visite dal veterinario.
L’ideale è posizionarlo nella zona dove il gatto vive abitualmente già qualche giorno o qualche settimana prima di doverlo utilizzare. Cerca di attirare la sua attenzione verso la novità: con l’aiuto della valeriana o del catnip, ad esempio, o ancora di uno spray ai feromoni, anche i gatti più nervosi si rilasseranno e saranno più propensi ad andare alla scoperta di quello strano oggetto che da qualche giorno staziona in salotto. Un’altra idea è integrare il trasportino nei giochi e nelle attività quotidiane del micio lanciando ad esempio il suo gioco preferito all’interno e invitando il tuo peloso a dargli la caccia. Quando la diffidenza ti sembra svanita, prova a somministrare un pasto o anche solo un piccolo snack direttamente nel trasportino.
All’inizio, chiudi la porta solo per breve tempo e premia il tuo peloso se resta tranquillo mentre è chiuso all’interno del suo trasportino.

Viaggiare in treno con il gatto: meglio iniziare con tragitti brevi.

Per evitare brutte sorprese, fai conoscere pian piano i mezzi pubblici al tuo compagno di zampa organizzando una breve gita. Meglio scongiurare il rischio di arrivare al momento di viaggiare in treno con il gatto, magari per un tragitto piuttosto lungo, e vedere il tuo peloso entrare in panico. Portandolo a fare un giretto in bus o in metro, invece, l’approccio ai mezzi pubblici sarà graduale perché il micio potrà tornare in breve tempo alla sicurezza delle mura di casa. Dopo qualche breve esperienza di questo tipo, viaggiare in treno con il gatto, anche per diverse ore, non dovrebbe più rappresentare un problema. Che fare, poi, se non si ha a disposizione un’auto? Si può pensare di affrontare un viaggio con il proprio gatto anche con i mezzi pubblici? Certamente! Con i nostri consigli, viaggiare in treno con il gatto potrà diventare un’esperienza perfino rilassante.