Le alternative all’American Bully
Ti sei innamorato dell’American Bully? Forse potrebbero piacerti molto anche altre razze simili a questa. Fortunatamente sono numerosi i Bulldog riconosciuti dalla FCI, ed è più facile trovare un allevatore affidabile che si dedichi a selezionare esemplari di queste razze ufficiali.
Il Bulldog Inglese è compatto quanto l’American Bully, ma spesso ha problemi di salute. Esistono altre razze tra i cosiddetti “Molossi”, il termine generico per questo tipo di cane, come ad esempio il Bullmastiff, nato dall’incrocio tra un Old English Bulldog e un Old English Mastiff.
Se invece saresti contento anche di adottare un cane adulto, vale la pena dare un’occhiata nei canili e rifugi della tua zona. Lì puoi trovare tanti mix di Bulldog e non di rado esemplari di razza di cui i proprietari non erano più in grado di prendersene cura. Sono animali abituati alla vita di famiglia, che aspettano solo una seconda chance. Esistono ottime associazioni con cui prendere contatto che si concentrano proprio sul trovare una casa a questi splendidi cani in difficoltà.
Salute: displasia delle anche e problemi a carico delle vertebre
Il livello di salute e il rischio di patologie congenite degli American Bully dipende essenzialmente dai criteri con cui l’allevatore li seleziona. Purtroppo in Europa vi sono ancora pochi organismi di controllo, ed è per questo che chi è interessato a cuccioli di questa razza dovrebbe informarsi con particolare attenzione, prima di decidere di adottarne uno.
È fondamentale informarsi con l’allevatore in merito agli esami clinici effettuati sugli animali scelti come genitori. È sempre indispensabile farsi mostrare tutti i risultati dei test genetici, come ad esempio quelli sulla displasia dell’anca e sui problemi a carico delle vertebre. Se ti rendi conto che l’allevatore reagisce negativamente alle tue richieste, ti conviene prendere immediatamente le distanze e rinunciare.
Fai attenzione a non supportare in alcun modo le selezioni genetiche estreme. Gli animali molto corpulenti hanno spesso problemi articolari. Lo stesso dicasi per un muso troppo piatto, che può portare a gravi limitazioni: un esemplare di Bully che praticamente non ha più il naso inevitabilmente soffrirà di problemi respiratori.
Alimentazione: l‘American Bully ha molto appetito
Come qualsiasi cane, anche l’American Bully ha bisogno di una dieta ricca di proteine animali e molto povera di cereali. Il fatto che tu possa preferire il cibo umido o quello secco, per il tuo amico di zampa, è una scelta puramente personale. In generale le crocchette più grandi sono consigliate per incoraggiare il Bully a masticare più a lungo.
È importante anche tenere sempre sotto controllo il suo peso. Per questo è fondamentale seguire le indicazioni riportate sulla confezione degli alimenti e tenere conto anche degli snack, nel computo giornaliero, per evitare che il cane assuma troppe calorie.
La maggior parte dei Bully ha un buon appetito. Il consiglio quindi è quello di pesare regolarmente il cane e, una volta diventato adulto, tenere sotto controllo le sue razioni. Le crocchette per cane sono l’ideale durante l’allenamento congiunto cane-proprietario. Una masticazione lenta e prolungata tiene occupato il cane e contribuisce a mantenere puliti i suoi denti.
Sono adatti allo scopo i classici snack naturali da masticare come trippa essiccata, nerbo di bue e pezzi di corna di cervo e bue essiccati. Ma si prestano altrettanto bene anche giochi resistenti fatti di gomma dura, che possono essere riempiti di snack.
Origine: un mix di razze diverse
L’origine dell’American Bully è quella di una razza ibrida. Gli “antenati” sono da individuare negli American Staffordshire Terrier e negli American Pit Bull Terrier. Tuttavia, per ottenere un aspetto più uniforme e allo stesso tempo più vigoroso, sono state aggiunte numerose altre razze di cani.
Tra queste ricordiamo, ad esempio, l’Old English Bulldogg, il French Bulldog, l’English Bulldog e l’American Bulldog, che è già stato menzionato e che non è riconosciuto dalla FCI (come il nostro American Bully, d’altro canto).
L’American Bully è un mix eterogeneo di razze diverse, quindi, e gli allevatori oggi si battono per il raggiungimento di uno standard uniforme. Negli Stati Uniti, nel 2013 la razza è stata riconosciuta dallo United Kennel Club. Va detto però che questa grande organizzazione raccoglie principalmente le razze non riconosciute dal più grande American Kennel Club.
Gli American Bully sono piuttosto rari, in Europa. La stragrande maggioranza degli allevatori degni di fiducia preferisce, con ragione, allevare razze riconosciute dalle grandi organizzazioni cinofile come la FCI.
Conclusione: un concentrato di forza e di affetto
Nonostante il suo tipico aspetto da Bulldog, l’American Bully è un amico di zampa gentile e socievole. Quindi, si può senz’altro considerare un cane adatto alle famiglie, in quanto questa razza si sente particolarmente a proprio agio circondato dai suoi umani.
Ai Bully piace esserci, sempre e comunque! Questo cagnolino vuole stare insieme al suo branco umano. Ecco perché in fondo si tratta di una razza non particolarmente impegnativa, adatta anche a chi non ha precedenti esperienze con i cani.
Se lo mantieni sufficientemente occupato, il tuo Bully sarà molto soddisfatto anche vivendo in un appartamento di città. Prima di adottarne uno, però, ti consigliamo di informarti attentamente in merito ai criteri con cui questa razza è stata selezionata dall’allevatore, alle normative e agli aspetti genetici. La cautela, in questi casi, non è mai troppa.