Originario delle alte vette dell’Himalaya, il Mastino Tibetano, conosciuto anche con i nomi di Cane Tibetano e Do Khyi, è considerato la razza canina più antica d'Oriente. La sua possente struttura e l'innato istinto territoriale lo rendono ancora oggi un eccellente guardiano per case, tenute e bestiame.
Sommario
- Aspetto: la potenza di un leone?
- Carattere: nato per fare la guardia
- Educazione: la sua imponenza può essere pericolosa?
- Allevamento e salute: una razza rara e robusta
- Prezzo: perché il Mastino Tibetano è così costoso?
- Alimentazione: prediligi la qualità alla quantità
- Come prendersi cura del suo mantello e delle sue unghie
- Comportamento: la famiglia prima di tutto
- Storia: l’antenato di tutti i mastini?
- In conclusione: un cane per esperti
- Scheda del Mastino Tibetano
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo bellissimo gigante.
Aspetto: la potenza di un leone?
Già Aristotele era rimasto colpito da questo gigante proveniente dalle lontane montagne dell'Himalaya e l’aveva descritto come un cane "dalle ossa colossali, muscoloso, pesante, con la testa grossa e il muso largo [...]", ipotizzando perfino che fosse frutto dell’unione tra cani e tigri.
Naturalmente anche Marco Polo, durante il suo viaggio attraverso l’Asia nel XIII secolo, si imbatté nel Mastino Tibetano e nel suo diario di viaggio lo definì "alto come un asino e potente come un leone nelle fattezze e nella voce".
Dimensioni e peso del Mastino Tibetano
In effetti, con un'altezza al garrese di almeno 66 cm per i maschi, il Mastino Tibetano rientra a pieno diritto nelle razze di taglia grande.
Ma Marco Polo esagerava: per quanto sia imponente, il Mastino Tibetano non raggiunge certo le dimensioni di un asino.
Le femmine sono solitamente un po’ più piccole dei maschi, ma arrivano comunque ad un’altezza di almeno 61 cm.
Questo possente cane è chiamato anche Cane Tibetano, Tibetan Mastiff e Do Khyi.
A seconda del sesso, della taglia e della corporatura, il peso di questi colossali e affascinanti pelosi oscilla tra 36 a 72 kg.
Non è solo la profondità della voce a ricordare un leone, ma anche il folto mantello, che attorno a collo e spalle forma addirittura una specie di criniera.
Il mantello del Mastino Tibetano: un caldo cappotto anche nelle giornate più fredde
Come collo e spalle, la coda e le cosce del Mastino Tibetano presentano un pelo molto abbondante.
Anche il resto del corpo, tuttavia, è ricoperto da un fitto strato di pelo, fine ma duro e dritto.
L’aggiunta di un sottopelo piuttosto lanoso durante la stagione fredda garantisce a questo guardiano di montagna un’affidabile protezione dal freddo, dal vento e dalle intemperie.
La sua pelliccia si è adattata perfettamente alle rigide condizioni climatiche della sua terra: in primavera infatti, quando anche nelle valli dell'Himalaya tornano finalmente temperature più miti, il pelo del Mastino Tibetano si fa via via più rado, cambiando l’aspetto del cane, che risulta visivamente più snello.
Colorazione del pelo
Per resistere al freddo dell’Himalaya, il mantello del Mastino Tibetano è molto “spesso” e robusto, ma mai serico, arricciato o ondulato. Quanto al colore, lo standard di razza ammette le seguenti varietà:
- nero intenso
- nero con focature
- grigio/blu
- grigio/blu con focature
- oro in diverse sfumature, da un fulvo intenso a un rosso profondo
In tutte le varianti di colore è permessa una stella bianca sul petto, così come minime macchie bianche sui piedi.
Carattere: nato per fare la guardia
Nonostante l’aspetto sia senza dubbio quello di un cane possente e pesante, il Mastino Tibetano sa essere estremamente atletico e leggero.
Le orecchie, piuttosto piccole al confronto con le dimensioni del cranio, ricadono in avanti quando il cane è in attenzione. La coda, ricca di abbondante pelo, è portata alta e si arrotola mollemente sul dorso durante l’attività.
Nulla sfugge a questo cane da guardia per antonomasia, sempre vigile e in allerta, anche qualora dovesse concedersi qualche secondo di riposo socchiudendo leggermente gli occhi.
La difesa del territorio scorre infatti nelle vene del Mastino Tibetano, un compagno di zampa diffidente nei confronti degli estranei ma estremamente fedele al proprio umano, sicuro di sé e senza dubbio impavido.
La forte indole territoriale che lo caratterizza non ha certo bisogno di essere incoraggiata, anzi, talvolta dovrai cercare di controllarla.