Pastore belga: una bellezza sofisticata

Pastore belga

La razza del Pastore belga, elegante e sofisticata, abbraccia quattro varietà diverse, che differiscono notevolmente nell’aspetto ma hanno in comune un’enorme bisogno di attività, tanto a livello fisico quanto mentale.

Scegli un Pastore belga, quindi, solo se hai tempo ed energie a sufficienza da dedicargli.

Con il Pastore belga puoi sentirti al sicuro

Il Pastore belga possiede ancora oggi le preziose qualità che lo hanno reso per lungo tempo un eccellente guardiano non solo per le greggi, ma anche per i contadini e i loro possedimenti: attento, vivace e fulmineo nelle sue reazioni, è sempre pronto a difendere il suo “branco”.

La sua indole protettiva piuttosto marcata lo porta ad assumersi istintivamente la responsabilità di tutto ciò che appartiene alla sua casa.

Con un Pastore belga, sono i ladri a dover avere paura!

Nonostante il temperamento coraggioso, non è un cane adatto a persone timide, ansiose o addirittura insicure. Ha bisogno di un riferimento con cui sentirsi alla pari, che sappia tenere testa al suo carattere irascibile con autorità, empatia e coerenza.

Per evitare brutte sorprese, è bene cercare di tenere sotto controllo il suo istinto protettivo sin da quando è cucciolo:  un’educazione professionale e una buona socializzazione sono elementi imprescindibili per una convivenza di successo con questo guardiano dalla grande intelligenza.

Dal Belgio, un concentrato di energia

Coerenza ed empatia, ma anche la possibilità e la volontà di tenere sempre attivo il cane sia a livello fisico che mentale sono tra le caratteristiche imprescindibili del compagno ideale di un Pastore belga.

Impossibile non venire coinvolti dalla sua irrefrenabile voglia di muoversi! Trascurare questa sua necessità può portare il cane a sviluppare un comportamento sgradevole, talvolta persino esageratamente aggressivo.

Un’idea per compensare il temperamento esuberante di questa razza? Prova a proporgli qualche sport per cani.

Adora giocare e scatenarsi, pertanto qualsiasi genere di attività sportiva lo entusiasmerà. L’atleticità nel salto, la velocità nella corsa e le straordinarie doti di arrampicatore lo rendono perfetto, ad esempio, per sport come l’agility.

Ma le doti del Pastore belga non si limitano ai successi sportivi. La sua voglia di imparare è infatti inesauribile quasi quanto la sua energia: intelligente e curioso per natura, si dimostra uno studente estremamente diligente, che vuole compiacere il suo insegnante in ogni situazione.

Dalla sua parte ha anche una natura docile e socievole, caratteristiche che si rivelano delle vere e proprie alleate durante l’addestramento.

Meglio abbandonare un atteggiamento troppo severo: il Pastore belga ha un animo sensibile. Il rigore eccessivo, con lui, si dimostra non solo inopportuno ma anche assolutamente inutile, se non addirittura controproducente.

Basteranno amore, pazienza e molto tempo da dedicare ad attività in cui scatenarsi insieme per avere al tuo fianco un amico leale e affidabile, sempre pronto a farsi in quattro per te.

Quattro modi di essere elegante, tutti da scoprire

Dal punto di vista caratteriale tutte le varietà di Pastore belga si assomigliano molto, ma nell’aspetto presentano così tante differenze che talvolta è difficile credere che si tratti di cani appartenenti un un’unica razza.

Lo standard di razza della FCI classifica il cane da pastore belga con il numero 15, all’interno del gruppo 1 (cani da pastore e bovari), sezione 1 (cani da pastore) e ne riconosce quattro varietà, che si distinguono essenzialmente per la lunghezza, la direzione di crescita e il colore del mantello.

La varietà Malinois

Il Malinois è probabilmente la varietà più comune e più simile al Pastore tedesco. Insieme alla consueta maschera nera, il pelo del Pastore belga Malinois è corto e di colore fulvo carbonato, ossia con l’estremità nera che ombreggia il colore di base più chiaro.

La varietà Laekenois

Nonostante sia oggi la varietà più rara, il Laekenois è l’esemplare che ha dato origine alla razza. Il pelo è corto e fulvo come nel Malinois, ma viene definito anche duro. Ruvido e secco al tatto, il mantello del Lakenois ha un aspetto arruffato. Per quanto possa sembrare trasandato, è proprio lo standard di razza a prescrivere espressamente queste caratteristiche!

La varietà Tervueren

La colorazione del mantello del Tervueren ricorda quella del Malinois: fulvo carbonato con una maschera nera. La notevole lunghezza del pelo, tuttavia, ne fa una varietà distinta che si classifica, insieme al Groenendael, tra i Pastori belga a pelo lungo.

La varietà Groenendael

Il Groenendael, anch’esso a pelo lungo, è l’unica delle quattro varietà a presentare un mantello completamente nero. Come per tutte le altre varietà, anche per il Groenendael lo standard di razza tollera un piccola macchia bianca sul petto e delle leggere striature bianche sulle dita.

Il tratto comune è senza dubbio un portamento fiero ed elegante, che negli esemplari a pelo lungo sfocia in un aspetto quasi maestoso.

Il Pastore belga deve questa regalità da un lato alla sua corporatura snella, grazie alla quale appare molto leggero nonostante le dimensioni, e dall’altro alla forma affusolata della testa, portata molto alta.

Rispetto ai loro primi cugini, i Pastori tedeschi, gli esemplari belga della razza sono più bassi e in generale più minuti. Il Pastore tedesco ha una struttura tendente al rettangolare, mentre la corporatura del Pastore belga, vista di lato, ricorda quasi un quadrato.

Anche l’andatura è molto meno ampia rispetto a quella dei vicini tedeschi, ma questo non scoraggia il Pastore belga, che spesso vince quanto a velocità, agilità e abilità nel salto.

La Storia del Pastore belga

Velocità e agilità erano caratteristiche proprie già degli antenati del Pastore belga, inizialmente allevato esclusivamente come cane da lavoro a guardia di greggi e pascoli.

Fino alla fine del XIX secolo, il Belgio pullulava di cani da pastore e bovari, che venivano incrociati tra loro senza dare alcun peso all’aspetto estetico, ma concentrandosi esclusivamente sulla loro idoneità al lavoro.

Fu solo nel 1891 che questo disordine ebbe finalmente fine, grazie a un club di razza fondato a Bruxelles. Un primo standard decise di declinare la razza in tre tipologie diverse a partire dal tipo di mantello: a pelo ruvido, corto o lungo.

La storia del Pastore belga è sempre stata segnata dalle controversie tra gli allevatori, che non sono mai riusciti a trovare un accordo sui colori e le varietà ammesse ufficialmente.

Ci sono voluti più di cent’anni di discussioni e continui cambiamenti per arrivare a definire le quattro varianti riconosciute al giorno d’oggi, i cui nomi prendono spunto da quattro località belghe.

Protagonista del dibattito, tuttavia, è sempre stato solo il pelo; gli allevatori del Pastore belga infatti, sono sempre stati piuttosto concordi relativamente al carattere, alla corporatura e al ruolo di questi cani, permettendo così alla razza di restare fedele alla propria essenza sin dall’inizio.

Ognuno per la propria strada

La corporatura e l’aspetto del cane da pastore belga ricordano moltissimo quelle di un parente molto vicino, in termini geografici quanto di sangue: stiamo parlando del cane da pastore olandese, originario dei Paesi Bassi, appunto.

Benché questo bovaro olandese, anch’esso riconosciuto dallo standard come tipologia tigrata, non è ufficialmente classificato su più varietà, nel complesso possiamo definirlo pressoché identico al suo parente belga.

Entrambi, infatti, provengono all’incirca dalla stessa zona e sono stati distinti in due razze a se stanti solamente a seguito della separazione del Belgio dai Paesi Bassi.

Allevamento e salute del pastore belga

La standardizzazione della razza canina ha portato con sé il divieto ufficiale di incrociare tra loro le diverse varietà, costringendo quindi il più delle volte gli allevatori a scegliere un’unica tipologia su cui concentrarsi.

Malinois, Laekenois, Tervueren e Groenendael: per quanto la prima varietà sia senza dubbio la più comune, il Pastore belga resta una razza piuttosto rara, soprattutto al confronto con la popolarità di cui gode il cugino tedesco.

Trovare un allevatore di questa razza senza dover percorrere chilometri e chilometri molto probabilmente non sarà affatto una passeggiata.

Forse dovrai faticare per trovare il Pastore belga dei tuoi sogni, ma vediamo il bicchiere mezzo pieno: proprio grazie alla sua diffusione relativamente bassa, si tratta di una razza molto sana che non teme particolari patologie specifiche o genetiche. Per quanto poco frequenti, non mancano dati circa una certa predisposizione per l’epilessia o per la displasia del gomito, ma la tanto temuta  displasia dell’anca (HD), molto comune tra le razze di cani di questa taglia, nel Pastore belga è una condizione estremamente rara.

Forte sì, ma non di ferro! È naturale che anche il Pastore belga possa contrarre e sviluppare malattie, quindi è necessario tenerlo sempre d’occhio in modo da poter riconoscere precocemente eventuali cambiamenti nel comportamento e nell’aspetto.

Solo il veterinario potrà determinare se si tratta di segnali della comparsa di una patologia oppure tranquillizzarti e farti continuare a dormire sonni tranquilli.

Prendersi cura del Pastore belga

Non fraintendere, non significa che tu debba passare ore e ore ogni giorno a controllare ogni millimetro del tuo cane per scoprire per tempo eventuali infezioni o malattie! Prendendoti cura di lui in modo appropriato stai già dando un contributo importante alla sua salute.

Spazzolargli il pelo, tagliargli le unghie o pulire i denti e le orecchie con una certa regolarità non solo aiuterà a prevenire possibili infiammazioni ma sarà un modo per avere sempre sotto controllo le condizioni del tuo peloso.

Il mantello, infatti, è uno dei primi punti a mostrare segni di sofferenza quando qualcosa non va: durante la routine di bellezza ti salteranno subito all’occhio eventuali cambiamenti nella pelliccia, in alcuni punti addirittura con perdita del pelo o cute infiammata, o anche un repentino dimagrimento.

Quanto tempo richiede la cura del pelo?

Possiamo subito tranquillizzarti: dal punto di vista della toelettatura, il Pastore belga è un cane particolarmente semplice da gestire.

In ogni caso molto dipende dalla varietà di razza, soprattutto relativamente alla cura del pelo.

Se hai un Malinois o un Laekenois, basterà spazzolarlo circa una volta alla settimana, mentre il pelo lungo e folto del Groenendael o del Tervueren necessita di essere sistemato più volte alla settimana.

Ricordati di spazzolarlo più di frequente in primavera e in autunno, nei periodi di muta del pelo.

In generale, comunque, a differenza di altre razze a pelo lungo, la pelliccia di questi cani tende difficilmente ad arruffarsi. Non dovrai quindi investire molte energie per mantenere la bellezza del tuo adorato amico di zampa!

Il punto della situazione

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: qualsiasi sia il peloso che rallegra le tue giornate, è essenziale controllare e pulirgli regolarmente le orecchie, gli occhi, i denti e le gengive.

Il Pastore belga, naturalmente, non fa eccezione, anzi, con lui anche la “zampe-cure” deve avere un ruolo di prim’ordine.

Visto il carattere ostinato di questa razza, ti consigliamo di abituare il tuo peloso il prima possibile alle varie routine di toelettatura. Con regolarità e il giusto equilibrio tra autorità e amorevole pazienza riuscirai a tenere fermo anche il Pastore belga più vivace!

L’alimentazione del Pastore belga

Per la salute del tuo cane, un’alimentazione bilanciata e di qualità è tanto importante quanto prendersi cura di lui a livello estetico.

Ma quali sono gli alimenti migliori che tu possa offrire al tuo Pastore belga?

Purtroppo è un po’ difficile dare una risposta che possa adattarsi a tutti gli esemplari di questa razza.

Per quanto possano assomigliarsi dal punto di vista della corporatura, il loro fabbisogno energetico dipende moltissimo da fattori più variabili come l’età, il peso e il grado di attività del cane.

Quando fai la spesa per il tuo peloso, quindi, tieni sempre a mente le sue caratteristiche individuali. Un cane giovane e scattante avrà certamente bisogno di una dieta tarata in modo molto diverso da un esemplare più anziano, tanto quanto un cane da lavoro molto attivo dovrà assumere una quantità di calorie nettamente superiore rispetto a un peloso che passa la maggior parte del suo tempo a farsi coccolare sul divano.

Quali sono i bisogni di un cane adulto?

Se vuoi comunque una linea guida generale, per quanto indicativa a da adeguare sulla base delle specificità del tuo compagno di zampa, considera che l’alimentazione di cane adulto dovrebbe essere composta per circa il 70-80% da carne.

Questo alimento è infatti la fonte di proteine più importante per garantire al peloso di crescere e invecchiare all’insegna della salute.

Variare è importante, è vero, ma la carne non è tutta uguale? Nulla di più sbagliato. Scegliendo ogni tanto tipologie di carne più esotiche, come lo struzzo, il bufalo o addirittura il canguro, non solo porterai una ventata di novità al menù ma diminuirai anche il rischio di allergie.

Non dimenticare ovviamente l’importanza di frutta e verdura per fornire al tuo peloso tutte le vitamine e le sostanze nutritive di cui ha bisogno.

Evita la frutta troppo dolce e non esagerare con i carboidrati e con i cereali.

Lo zucchero e tutte le tipologie di dolci devono stare alla larga dalla ciotola del tuo cane, così come alimenti speziati e gli avanzi del pranzo.

E se il tuo cagnolone scodinzola ai piedi del tavolo nella speranza di afferrare un boccone? Ogni tanto puoi viziarlo con un gustoso snack specifico per lui.

Ma distrarlo portandolo a sfogare tutte le sue energie nella natura sarà sempre la soluzione migliore!

Comportamento ed educazione

L’attività fisica non ha solo grandi benefici dal punto di vista del peso, ma serve anche a stimolare e tenere impegnato il cane sia fisicamente che mentalmente.

Il Pastore belga ha davvero un gran bisogno di muoversi rispetto ad altri cani, il solito giretto dell’isolato non basterà a far sfogare questi puri concentrati di energia.

Gli esemplari impiegati come cani da lavoro dalla polizia, nelle dogane, per l’assistenza a persone con handicap o alla guardia di greggi e pascoli sono solitamente stimolati a sufficienza già dal ruolo in sé, ma un Pastore belga che vive in famiglia come cane da compagnia ha assoluto bisogno di attività alternative a sufficienza.

Che vita sarebbe senza lo sport?

La vita con un Pastore belga deve quindi necessariamente essere condita da una buona dose di sport: non è per nulla raro infatti incontrare esemplari di questa razza intenti a scatenarsi in qualsiasi sport per cani nonché riscuotere grandi successi durante le divertenti gare di agility.

Il Pastore belga è un cane instancabile, intelligente e che si sente realizzato nel mettersi a disposizione come cane da lavoro in moltissimi ambiti: grazie alla sua prestanza fisica, alla sua velocità, agilità e forza non esiste praticamente nessun’altra razza che possa tenergli testa in tema di sport.

Vederlo saltare lascia a bocca aperta: basti pensare che un Pastore belga può superare un muro di 2,5 metri di altezza senza nemmeno sforzarsi più di tanto.

Il Pastore belga è il cane che fa per me?

Va da sé che un cane sportivo e vivace deve assolutamente accompagnarsi ad un umano con le stesse caratteristiche e con una buona esperienza nella gestione di un peloso.

Per essere all’altezza di un Pastore belga, dovresti avere innanzitutto tempo e voglia di muoverti insieme al tuo cane.

Ricorda che un cane correttamente stimolato dal lato fisico quanto da quello mentale non è solo più sano e felice, ma molto più ricettivo nell’educazione. Soprattutto in questa razza, che talvolta può mostrare un’indole leggermente mordace, la carenza di attività e di un addestramento adeguato può portare a scompensi caratteriali anche pericolosi.

Il giusto equilibrio tra determinazione e pacatezza

Concentrarsi solo sull’esercizio e l’attività fisica lasciando da parte una buona educazione di base può rivelarsi un grave errore con questa razza.

Per essere il compagno di vita che hai sempre sognato, il tuo Pastore belga deve essere addestrato con coerenza e abituato a socializzare sin dalle prime settimane di vita.

Non bisogna dimenticare però che questi cani hanno una natura molto sensibile e che quindi, oltre alla coerenza, hanno bisogno soprattutto di amore, calma e tranquillità. Un rigore eccessivo potrebbe traumatizzarli e ottenere l’effetto contrario in tema di educazione.

L’ideale è dimostrargli il tuo affetto con il giusto equilibrio tra coccole, attività insieme e una ferma ma amorevole educazione.

Un cane adeguatamente soddisfatto sia fisicamente che mentalmente, il più delle volte si dimostra equilibrato e ama godersi anche la tranquillità tra le mura di casa, rivelandosi davvero il compagno fedele e gioioso che hai sempre immaginato.

Scheda del Pastore Belga

In breve: Il Pastore Belga è un pelosetto di taglia media ed esistono quattro varietà, delle quali la Malinois è la più comune. È socievole e affettuoso e viene spesso usato come cane da lavoro o da assistenza. Per via del suo spiccato istinto protettivo è adatto solo a persone che abbiano già esperienza con i cani, nonché tempo e voglia di fare molte attività all’aperto con il proprio amico di zampa
Origine: Belgio
Peso: 25 – 30 kg (maschi)

20 – 25 kg (femmine)

Altezza al garrese: 56 – 66 cm
Pelo: – varietà Malinois: corto

– varietà Laekenois: corto, ruvido e secco al tatto

– varietà Tervueren: lungo

– varietà Groenendael: lungo

Colore del mantello: – varietà Malinois: fulvo carbonato

– varietà Laekenois: fulvo carbonato con una maschera nera

– varietà Tervueren: fulvo carbonato e grigio carbonato con una maschera nera

– varietà Groenendael: completamente nero

Aspettativa di vita: 10 – 14 anni
Prezzo: 800 – 1.500 euro per un cucciolo, il costo dipende dal pedigree e dall’allevamento scelto
Carattere: intelligente, attivo, curioso, socievole, coraggioso, sensibile, con un’indole protettiva piuttosto marcata
Cura del pelo: minima
Difficoltà di addestramento: elevata
Adatto alla vita in appartamento: no
Bisogno di movimento: elevato
Tendenza al sovrappeso: medio – bassa
Adatto ai bambini:
Adatto alla convivenza con i gatti: generalmente sì
Possibili malattie: epilessia, displasia del gomito

Proposte d’acquisto dalla redazione di zooplus

I prodotti selezionati nel box sono proposte effettuate dalla redazione, alimenti e accessori che puoi trovare nel negozio online per animali di zooplus e non costituiscono advertising da parte dei brand citati

I nostri articoli più utili
16 min

Lagotto Romagnolo: scopriamo la razza

In origine il Lagotto romagnolo era conosciuto come un cane d'acqua, ma oggi è diventato uno dei più noti cani da tartufo. A prescindere da questa sua caratteristica, è una razza canina sportiva e amichevole, che sempre più padroni scelgono di allevare come cane da compagnia.
16 min

Barboncino media mole: oltre le apparenze

Tutte e quattro le varianti del Barbone discendono dai cani d'acqua che venivano usati per la caccia sin dal Medioevo. Il suo mantello, più lungo su alcune zone del corpo come fronte, petto e spalle, serviva a proteggerlo durante le battute di caccia. I cacciatori decisero, ad un certo punto, di rasare il resto del mantello per permettergli di nuotare meglio in acqua. Gli antenati del Barbone media mole erano leggermente più pesanti del cane attuale: pesavano tra i 10 e i 20 kg. Non sappiamo molto sull’origine geografica della razza, ma quel che è certo è che nei secoli questi cani vivaci e intelligentissimi hanno affascinato migliaia di persone in tutto il mondo.

Da secoli, un meraviglioso tuttofare

Quando, a partire dal 1600, i cacciatori iniziarono a preferire le razze a pelo corto, il nostro amico Barbone conquistò in particolare una ben determinata categoria di persone: la nobiltà europea. Fa così che sempre più Barboni media mole, con l’aspetto ben curato e vezzoso, diventarono i protagonisti dei salotti di molte nobildonne. Da cane da caccia a cane da compagnia: la capacità di adattarsi di questo cane è dimostrata anche dalla sua storia. Siccome questi cagnolini non sono solo belli ma anche molto intelligenti, in passato non erano pochi i Barboni impiegati nei circhi con ogni genere di spettacoli. Grazie alla dedizione degli allevatori, soprattutto inglesi e francesi, negli anni questa razza canina si è caratterizzata sempre meglio diventando molto popolare. Il riconoscimento da parte della FCI è arrivato solo nel 1936, con l’indicazione della Francia quale Paese d’origine. Il Barbone grande mole e quello nano (Barboncino) sono la varietà più antiche: le altre due sono media mole e toy. Negli anni '60, il Barbone diventò estremamente popolare e diffuso in tutto il mondo: per il riconoscimento della varietà Toy, però, si è dovuto attendere sino agli anni '90. Ad un certo punto, tutto ad un tratto  l'entusiasmo per questa razza finì: il Barbone iniziò ad essere visto come un cane modaiolo ma soffocante. Ovviamente la responsabilità di questa cattiva reputazione dipende dagli umani che se ne occupano, non sempre in maniera adeguata e competente. L'americano John Sutor ha dimostrato anche quanto questa razza sia straordinariamente adattabile. Nel 1976 ha preso parte alla corsa di cani da slitta più dura del mondo (la Iditarod Trail Sled Dog Race) attraverso l'Alaska, con 6 , e fu uno dei pochi a raggiungere la meta. A dimostrazione che non è la razza ad essere antiquata, ma l'opinione (sbagliata) che molti ne hanno.

Un aspetto molto particolare

13 min

Chihuahua: piccoletti alla riscossa

La razza di cani più piccola al mondo è la preferita di molti personaggi famosi e ha una delle aspettative di vita più alta in assoluto. Il Chihuahua è un cane eccezionale da tanti punti di vista: siamo abituati a vederlo spuntare dalle borsette delle celebrities quasi fosse un accessorio, ma questa razza canina di origine messicana è molto di più di un batufolo di pelo da coccolare e tenere in braccio!