Cause: cosa provoca l’epilessia nel cane?
L’epilessia nel cane può avere molteplici cause. Il veterinario distingue due diverse forme, l’epilessia sintomatica, con una causa nota, e l’epilessia idiopatica.
L’epilessia sintomatica può essere provocata da un’ampia varietà di patologie:
- Anomalie congenite (ad es. idrocefalo)
- Traumi (ad es. lesioni alla testa)
- Tumori
- Disturbi epatici o renali
- Infezioni o infiammazioni
- Bassi livelli di zuccheri nel sangue
- Intossicazioni
- In casi rari: malattie da accumulo
Tuttavia, la forma idiopatica di epilessia è molto più comune. I cani colpiti hanno un’età compresa tra 1 e i 5 anni al momento della prima crisi e inizialmente le crisi si verificano a lunghi intervalli. Razze come lo Schnauzer, il Cocker Spaniel e Barbone sono particolarmente soggette a questa malattia.
Diagnosi: quali esami esegue il veterinario?
La diagnosi di epilessia nel cane viene effettuata utilizzando una sorta di procedura “per esclusione”. Il veterinario, quindi, esclude altre diagnosi differenziali.
Innanzitutto, il veterinario durante un colloquio con te (anamnesi) raccoglierà tutte le informazioni importanti sul decorso della malattia. Dettagli in merito alla precedente somministrazione di farmaci, all’ingestione di sostanze tossiche o ad una predisposizione genetica possono accelerare la diagnosi. Anche delle videoregistrazioni delle crisi possono essere molto utili.
Dopo un esame clinico generale e un esame neurologico, seguono altri accertamenti:
- Analisi del sangue: per escludere cause organiche
- Radiografie del torace e dell’addome: per individuare eventuali metastasi o tumori
- Risonanza magnetica o TAC
- Esame del liquor
- Elettroencefalogramma (EEG)
Terapia: come si cura l’epilessia nel cane?
Cosa posso fare se il mio cane ha una crisi epilettica?
Per quanto spaventosa possa essere la vista di una crisi epilettica, purtroppo in quel momento non c’è molto che tu possa fare per il tuo peloso. Se il tuo amico di zampa mostra chiari segni di una crisi imminente, puoi spostarlo in un ambiente con il minor rischio possibile di lesioni e, se necessario, mantenere l’ambiente silenzioso.
Non cercare di estrarre la sua lingua dalla bocca. In questa situazione, il tuo cane non ha il controllo dei muscoli della mascella e c’è il rischio che ti morda.
Documenta la crisi nel modo più accurato possibile. Un video o una descrizione dettagliata contengono spesso informazioni preziose per il veterinario. In particolare, dovresti annotare la durata dell’attacco.
Se non si tratta di uno stato epilettico, non cercare di portare velocemente il tuo cane dal veterinario durante la crisi. Molto probabilmente arriveresti dal veterinario quando la crisi è già finita. Per il tuo peloso, invece, sarebbe molto più facile riprendersi in un ambiente familiare.
Quali terapie a lungo termine esistono per la forma idiopatica?
Se al tuo Fido è stata diagnosticata la forma idiopatica di epilessia e la frequenza delle crisi è in aumento, il veterinario inizierà una terapia a lungo termine mirata a ridurre la frequenza, la durata e la gravità delle crisi.
A questo scopo sono disponibili diversi farmaci, che possono anche essere combinati tra loro. Fino a quando non verrà individuato il dosaggio corretto, saranno necessari degli esami ad intervalli crescenti.
In caso di crisi particolarmente gravi, il veterinario discuterà con te anche la somministrazione di farmaci d’emergenza.
Quali trattamenti sono disponibili per la forma sintomatica?
In questo caso, il trattamento dipende interamente dalla causa. Per alcune malattie scatenanti è possibile avviare una terapia promettente, ma ci sono anche malattie di base che non possono essere curate.
Prognosi: quali sono le possibilità di guarigione?
Sebbene la forma idiopatica di epilessia nei cani non sia curabile, nella maggior parte dei casi può essere facilmente controllata da te e dal veterinario con una corretta terapia farmacologica.
Al contrario, la prognosi dell’epilessia sintomatica ed extracerebrale dipende fortemente dalla malattia di base.
Per un buon successo della terapia sono importanti un metodo terapeutico appropriato, la collaborazione tra te e il veterinario, il riconoscimento tempestivo dei primi segni e la corretta somministrazione dei farmaci.
Profilassi: come posso prevenire l’epilessia nel mio cane?
Purtroppo non è possibile prevenire l’epilessia. Tuttavia, una buona collaborazione con il veterinario ridurrà il verificarsi di ulteriori crisi epilettiche nel tuo amico di zampa.
Scheda dell’epilessia nel cane
Definizione: |
malattia neurologica piuttosto diffusa che si manifesta con una o più crisi convulsive di diversa forma e gravità nelle quali il cane ha una evidente perdita di conoscenza. |
Sintomi iniziali: |
- Cadute improvvise
- Spasmi tonici (muscoli contratti) e clonici (contrazioni muscolari intermittenti)
- Minzione o defecazione involontarie
- Stato di incoscienza
- Movimenti di masticazione
- Allucinazioni (indicata ad es. dallo scacciare le mosche, frenesia, abbaiare o mordersi la coda)
- Salivazione eccessiva
- Cambiamenti caratteriali
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Stato epilettico: |
crisi epilettica nella quale il cane perde conoscenza per più di 15 minuti |
Crisi a grappolo: |
quando si verificano 2 o più crisi epilettiche nelle 24 ore |
Cause: |
anomalie congenite (ad es. idrocefalo), traumi (ad es. lesioni alla testa), tumori, disturbi epatici o renali, infezioni o infiammazioni, bassi livelli di zuccheri nel sangue, intossicazioni o, in casi rari, malattie da accumulo |
Strumenti diagnostici: |
analisi del sangue, radiografie del torace e dell’addome, risonanza magnetica, TAC, esame del liquor, elettroencefalogramma (EEG) |
Intervento chirurgico: |
no |
Terapie: |
la malattia in sé è purtroppo incurabile, ma nella maggior parte dei casi può essere facilmente controllata con una corretta terapia farmacologica. L‘epilessia primaria viene trattata con farmaci specifici per tutta la vita, quella secondaria si tratta curando la patologia sottostante. |
Vaccinazione: |
no |
Conseguenze e prognosi: |
Per un buon successo della terapia sono importanti un metodo terapeutico appropriato, la collaborazione tra te e il veterinario, il riconoscimento tempestivo dei primi segni e la corretta somministrazione dei farmaci. |
Prevenzione: |
- Dieta equilibrata e completa
- Farmaci e sostanze velenose sempre sotto controllo
- Test dei genitori (da parte dell’allevatore)
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