Cane in spiaggia: come comportarsi per divertirsi in sicurezza

Scritto da Emmi Hauser
cane in spiaggia

Se hai la fortuna di vivere vicino al mare, avrai sicuramente la tentazione di portare in spiaggia con te anche il tuo cane. D’altra parte, ci sono razze che muoiono dalla voglia di tuffarsi non appena vedono uno specchio d’acqua, e anche i pelosetti meno intraprendenti preferiscono seguirci piuttosto che restare soli in casa tutto il giorno. Scopriamo a cosa devi fare attenzione per rendere indimenticabili le tue giornate in spiaggia con il cane.

Nuotatore instancabile o tipo da ombrellone?

Ci sono razze canine che non solo sono portate per le attività in acqua ma che, quando possono nuotare, sono chiaramente nel loro elemento. Chiunque abbia visto un Labrador, un Terranova o un Golden Retriever in acqua sa di cosa stiamo parlando: di solito questi cani iniziano a correre non appena scorgono il mare o un lago in lontananza, quindi si tuffano entusiasti e nuotano instancabili, mostrando una naturalezza davvero unica.

Diciamo la verità: poche cose sono belle come guardare il tuo cane che nuota felice. Poi, certo, quando torna a riva e inizia a scrollarsi via l’acqua dal mantello, bagnando chiunque si trovi nel raggio di decine di metri, magari un po’ di poesia si perde. Ma la grazia di un cane a cui piace nuotare dà  gioia e ripaga dell’impegno che spesso richiede trovare la spiaggia adatta.

Ma quali sono le razze canine che reagiscono con più entusiasmo all’idea di trascorrere una giornata al mare? Per fortuna non sono poche. Oltre ai Terranova e ai Retriever (Golden, Labrador, Curly e Flat Coated), di cui abbiamo già detto e che non a caso vengono spesso impiegati anche come cani da salvataggio, possiamo citare queste altre razze canine:

La predisposizione per il nuoto e la passione per l’acqua dimostrata da questi pelosi non sono casuali, ovviamente: di solito si tratta di razze che sono state selezionate per decenni, se non per secoli, affinché si specializzassero nella caccia in acqua. La loro funzione era quella di aiutare i pescatori in mare o i cacciatori di lontre, anatre ed altri animali degli stagni.

Allo stesso modo, esistono razze canine che proprio non vanno d’accordo con l’acqua. Ad esempio i Bichon Frisé e i Carlini, ma anche Boxer, Maltese, Bassotti, Volpini di Pomerania e Chihuahua non solo sarà ben difficile vederli tuffarsi entusiasti, ma di solito evitano proprio di bagnarsi.

Al di là della razza, ci sono pelosi la cui avversione per l’acqua è che tale che spesso, quando piove, farebbero volentieri i loro bisogni nei primi metri di strada davanti a casa, per poter rientrare il prima possibile e restare all’asciutto. Niente spiaggia con questi cani, dunque? Non è detto. Vediamo perché.

Spiagge libere e private: cosa dice la legge

Il tema dell’accesso alle spiagge da parte dei cani (ovviamente accompagnati dai loro umani) è spesso oggetto di accese discussioni: da un lato ci sono i sostenitori della sicurezza e del diritto alla quiete, i quali ritengono che i cani disturbino, possano essere pericolosi o banalmente spaventino i bagnanti che ne hanno paura.

Dall’altro ci sono i diritti delle persone con cane al seguito, le quali vorrebbero poter godere dei benefici di una giornata in spiaggia insieme ai loro compagni pelosi. Non dimentichiamoci che ogni anno si fanno campagne per contrastare il terribile problema degli abbandoni: se si facilitano le cose alle persone che hanno un cane, è probabile che si riduca anche il numero degli animali abbandonati durante le vacanze estive.

Una legge nazionale che permetta o vieti l’accesso alla spiaggia ai nostri compagni animali non c’è. O meglio, esiste ma limitatamente alla battigia, vale a dire all’aria di spiaggia su cui si infrangono le onde, dove si passeggia ma non si può sdraiarsi. Quella striscia di spiaggia immediatamente prima del mare è sempre patrimonio del demanio, anche nel caso degli stabilimenti balneari privati: vi possiamo transitare tutti, senza limitazioni.

Almeno sulla battigia, i cani sono sempre ammessi, purché tenuti al guinzaglio e con museruola al seguito. In generale, in assenza di un cartello di divieto ben visibile, le spiagge libere italiane non sono vietate ai cani.

Il resto della spiaggia, invece, se libera è soggetta ai regolamenti e ordinanze comunali, se privata alle disposizioni del gestore dello stabilimento balneare. Ecco perché la prima cosa da fare, se vuoi trascorrere una serena giornata in spiaggia con il tuo cane, è verificare cosa dice il regolamento comunale del luogo dove ti vuoi recare: controlla il sito del Comune e cerca eventuali ordinanze o regolamenti. In alternativa, puoi anche chiedere alla Polizia Municipale.

Scopri come riconoscere le spiagge dog friendly in Italia leggendo il nostro articolo del Magazine!

cane in spiaggia al tramonto con padrona

Gli accessori per il mare

Una volta individuata la spiaggia giusta, non ti resta che pensare all’equipaggiamento. Il nostro consiglio è quello di scegliere uno zainetto e riempirlo di quel che serve al tuo amico di zampa: sarà più facile controllare, ogni volta, che ci sia tutto e poi riporlo via già pronto per la volta successiva.

Per prima cosa, non devi dimenticarti che anche i nostri pet, quando la temperatura sale, hanno bisogno di bere più del solito. Quindi procurati una bottiglia con dispenser o una ciotola da viaggio per far bere spesso il tuo cane.

E’ importante anche verificare che la spiaggia scelta disponga di una doccia pubblica consentita anche ai cani e di una fontanella con acqua corrente, sia per poter sciacquare il mantello del tuo pet a fine giornata sia per permettergli di bere spesso, durante la vostra permanenza in spiaggia. In caso contrario, porta con te una bottiglia da 1 litro di acqua fresca per offrire da bere al tuo peloso.

Attenzione al rischio che, preso dalla sete, il tuo cane beva l’acqua del mare: può succedere, ma se esagera è pericoloso, perché può subire un’intossicazione dovuta all’eccesso di sodio.

Non è il caso, invece, di portare con te del cibo per cani: anche se decidi di trascorrere diverse ore in spiaggia con il tuo pet, è meglio non appesantirlo con crocchette o altri alimenti. Se dovesse avere fame – il che è probabile, soprattutto se si tratta di un appassionato nuotatore – è meglio limitarsi a qualche snack naturale, non particolarmente grasso o calorico.

Se sei il classico tipo organizzato, che non andrebbe mai al mare senza una borsa frigo con la bottiglia d’acqua sempre fresca e qualche porzione di frutta già lavata, puoi pensare di portare con te anche un gelato per cani: è sempre un ottimo modo per rinfrescare e nutrire allo stesso tempo il tuo amico di zampa dopo una sessione di giochi in acqua!

Per la cena, invece, è meglio aspettare il vostro rientro a casa: tieni presente che al mare si stancano anche i cani ed è prevedibile che dopo cena il tuo peloso si addormenti come un sasso.

Evita di offrirgli da mangiare mentre è ancora in spiaggia, invece, o poco prima di tornare a casa. Anche se il tuo pet non soffre il mal d’auto, è sempre meglio affrontare gli spostamenti in auto a stomaco vuoto.

Anche se potrebbe sembrarti un po’ esagerato, decidere di trascorrere una giornata al mare insieme al tuo fedele amico implica un po’ di organizzazione, da parte tua, e una borsa o uno zainetto dedicato al tuo cane.

Ecco cosa portare:

  • 2 asciugamani
  • ombrellone o tenda da mare
  • 1 bottiglia con dispenser o ciotola da viaggio per l’acqua
  • crema solare protettiva
  • pettine o spazzola
  • museruola
  • qualche snack o, meglio ancora, un gelato per cani
  • sacchetti igienici & salviette
  • qualche gioco per cani (come frisbee, giochini e palle galleggianti)

Un altro aspetto importante è quello che riguarda gli accessori come il guinzaglio e la museruola. Quando è in spiaggia, il cane può stare libero? Cerchiamo di fare chiarezza.

Anche se non esiste una legge che obblighi i cani a circolare al guinzaglio in qualunque contesto si trovino, il proprietario di un cane è sempre responsabile, sul piano civile e penale, di quello che fa il suo amico animale.

Non solo tu sei responsabile di eventuali danni che il tuo pet potrebbe causare a cose o a persone: lo sei direttamente anche se dovesse scapparti e persino se lo perdessi. Questo significa che rispondi tu di quello che potrebbe fare il tuo peloso se decidi di lasciarlo libero, quando lo porti con te in spiaggia.  Un rischio veramente molto grande.

L’ordinanza del 6 agosto 2013, infatti, ha ribadito quanto già stabilito dalle precedenti disposizioni in materia, e cioè che in Italia vige l’obbligo di utilizzare sempre un guinzaglio lungo al massimo 1,50 metri per condurre il proprio cane nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

In quelle situazioni, per altro, dovremmo avere sempre con noi anche la museruola, morbida o rigida, da far indossare al nostro cane in caso di necessità, vale a dire se si pensa vi sia un rischio per le altre persone o gli altri animali, oppure se ci viene chiesto dalle forze dell’ordine.

Vuoi saperne di più sulle situazioni nelle quali è obbligatorio far indossare la museruola al cane? Scopri cosa dice la legge leggendo il nostro articolo.

Su questo punto, una risposta univoca non c’è, nel senso che molto dipende dalle preferenze tue e del tuo nuotatore a quattro zampe. In generale, molti pelosi sopportano malvolentieri il collare e preferiscono la pettorina in tutte le situazioni. Per alcuni invece è vero l’opposto.

Resta il fatto che, soprattutto in acqua, se nuoti con il tuo amico di zampa e hai bisogno di tenerlo fermo o di avvicinarlo a te, magari perché sta dando involontariamente fastidio a qualche bagnante, la pettorina si rivela più pratica.

Soprattutto i modelli ergonomici e impermeabili, con impugnatura imbottita, sono molto utili quando ci si trova in acqua: grazie alla maniglia, questi modelli ti permettono di tenere fermo il tuo cane e persino di aggrapparti a lui, se la sua stazza te lo permette (come nel caso dei Retriever e dei nuotatori di grossa taglia come i Terranova).

Per te come per il tuo amico di zampa, non c’è giornata in spiaggia senza alcuni accessori veramente indispensabili. Primo tra tutti: la protezione solare. Sia che si parli della classica crema per i punti più delicati (come muso, pancia e polpastrelli) sia che si tratti dell’ombrellone o della bandana imbevuta di acqua fresca, nessun cane può stare sotto il sole troppo a lungo senza un’adeguata protezione.

Per questo, procurati un ombrellone e una crema protettiva specifica da spalmare sulle zone meno protette – perché meno pelose – del suo corpo, come ad esempio pancia, orecchie e zampe. Controlla che non si lecchi e ricordati di spalmare nuovamente il prodotto dopo ogni bagno.

Anche il mantello ha bisogno di un po’ di attenzione, quando il cane va al mare: a fine giornata, possibilmente prima di rientrare a casa, dovresti lavarlo con abbondante acqua dolce, per eliminare il salino e la sabbia dal suo mantello. Al termine, puoi usare la sua spazzola preferita, aiutando così il tuo pet a sentirsi di nuovo “a posto” dopo la sua giornata al mare.

A casa potrai dedicarti alla sua toelettatura con maggiore cura, usando uno shampoo delicato specifico per cani: di solito non è ammesso lavare i cani nelle docce pubbliche delle spiagge libere, quindi ti conviene rimandare questa operazione al vostro rientro a casa.

Ti servono due asciugamani: uno da usare sotto l’ombrellone, per proteggere il tuo amico di zampa dalla sabbia o dai sassi roventi, e un altro con il quale asciugarlo dopo la doccia di fine giornata. Infine, ma non meno importante: ricordati di portare con te un rotolino di sacchetti igienici: i cani fanno i loro bisogni anche in spiaggia. Non farti trovare impreparato!

Una volta familiarizzato con l’acqua, a seconda del grado di confidenza che il tuo peloso dimostra con il mare e le onde, puoi iniziare a proporgli qualche gioco. Esistono tantissimi accessori pensati appositamente per far divertire il tuo cane mentre è in acqua: il frisbee da prendere al volo, magari tuffandosi, è un must, naturalmente, ma anche le palle galleggianti sono molto amate, come pure gli ossi gioco da riempire di acqua fresca.

Tieni sempre presente lo spazio che avete a disposizione: se vi trovate in una spiaggia piuttosto affollata, con anziani o bambini vicino a voi, fai in modo di non giocare in modi che potrebbero disturbare o spaventare le altre persone. Non tutti sono spontaneamente felici quando vedono giocare un cane: c’è anche chi ha paura, ed è importante rispettare le esigenze di tutti.

Ricordati che giocare sulla sabbia è molto stancante anche per i nostri amici di zampa e che i cani non dovrebbero stare in acqua troppo a lungo: le vostre sessioni di gioco non dovrebbero durare più di 15-20 minuti per volta.

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cane con frisbee in spiaggia

I rischi da troppo sole: come evitarli

Se è risaputo che i nostri fedeli amici ci seguono volentieri dappertutto, anche quando si tratta di andare al mare, è altrettanto vero che una giornata in spiaggia con il cane comporta alcuni pericoli, se non ci si attrezza a dovere e se non si tengono presenti alcuni aspetti importanti.

Il più evidente è quello del colpo di calore. Se non lo proteggi adeguatamente, facendo in modo che la sua temperatura corporea non salga troppo, il tuo pelosetto può sentirsi male, soprattutto in spiaggia in una giornata particolarmente assolata. Fai in modo che sia sempre bagnato, o almeno bagnagli la testa, oppure fagli indossare una bandana refrigerante.

La temperatura del tuo cane non deve salire oltre i 40°C: se lo vedi strano, tremante, barcollante, o se improvvisamente vomita o ha la diarrea, spostalo subito al fresco, bagnalo e poi portalo con urgenza al più vicino ambulatorio veterinario. Il colpo di calore non va assolutamente sottovalutato.

Chi si sente un bagnino e chi ha paura dell’acqua

Come abbiamo visto, i cani non sono tutti uguali: anche quando si parla di mare e di rapporto con l’acqua, ci sono razze che non solo si tuffano e nuotano volentieri, ma sembrano avere nel loro DNA la vocazione di salvare le persone e gli animali in difficoltà.

Se anche il tuo cane si sente un po’ un bagnino e si butta negli stagni per salvare le papere o in mare per riportare a riva chi, dal suo punto di vista, si trova in difficoltà, c’è ben poco che tu possa fare, per convincerlo a rinunciare alla sua “missione”. Una volta di più puoi capire l’importanza del guinzaglio o della lunghina, con cui tenere sotto controllo i movimenti del tuo fedele amico anche in acqua.

Viceversa, soprattutto i cani di piccola taglia possono sentirsi intimoriti dalle onde del mare e in generale non essere attratti dall’acqua. Ci sono pelosetti che non amano bagnarsi e hanno paura di nuotare: in quel caso non vanno mai forzati.

Puoi provare a rassicurare il tuo peloso spaventato prendendolo in braccio e bagnandoti sino alla cintura, per vedere se piano piano si tranquillizza e accetta di bagnarsi insieme a te. In caso contrario, non insistere. Ci si può godere una giornata in spiaggia con il cane anche passeggiando insieme sulla sabbia fresca della battigia oppure rilassandosi ascoltando lo sciabordio delle onde da sotto l’ombrellone.

Fonti:

  • https://www.forzeitaliane.it/I-cani-possono-entrare-in-spiaggia-Le-regole-per-spiagge-private-e-libere
  • https://www.aidaea.it/default.php
  • consumatori.it/news/cani-spiaggia

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Emmi Hauser

Sono una traduttrice con un passato da insegnante e una grande passione per gli animali, soprattutto per gli aspetti di relazione tra noi e i nostri pet. Negli anni ho adottato cani, gatti, pesci, conigli e persino pulcini: in tutte le fasi più importanti della mia vita c'è sempre stato anche un compagno di zampa, vicino a me, e ho cercato di trasmettere questo amore per gli animali a chiunque mi incontrasse. Qualche anno fa ho adottato due trovatelle: una cagnolina di nome Marge e una gatta di nome Ki. Sono diventate inseparabili, anche se si contendono ancora le cucce di casa, che pure sono moltissime. Con i miei articoli cerco di approfondire gli argomenti più utili e interessanti per chi ha la fortuna di vivere insieme a questi meravigliosi compagni di vita.


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