I nomi classici: personaggi storici ed eroi
Da sempre, ci sono persone che per il loro cane amano attingere alla tradizione, scegliendo nomi di personaggi storici o epici. E’ il caso degli intramontabili:
- Argo
- Achille
- Ettore
- Apollo
- Enea
- Cesare
- Lapo
- Elvis
- Golia
- Jago
Ovviamente, tutti i nomi sono bellissimi e al tuo cane piacerà sicuramente quello che sceglierai per lui. Anche seguire una tradizione di famiglia è una scelta che piace a diverse persone, le quali tendono ad usare sempre gli stessi due o tre nomi, per i loro cani, nell’arco dei decenni: non c’è niente di male, ovviamente, anche se altri pensano che sia meglio differenziare apprezzando l’unicità di ciascun pet, a cominciare dal nome.
È una buona idea anche quella di scegliere il nome del cane sulla base della sua personalità, e quindi, invece di deciderlo a priori, lasciarsi ispirare dalle impressioni che si ricevono nei primi minuti di reciproca conoscenza. In molti casi è la scelta più azzeccata.
Nomi ispirati alla razza del cane
Molte persone, quando adottano un cane, preferiscono scegliere un nome straniero, in linea con l’origine geografica della razza del loro amico di zampa. In pratica, scelgono un nome inglese perché è inglese il Jack Russell, il Beagle, il Cocker Spaniel e così via. Si tratta di una possibilità che ha un suo senso, e infatti viene scelta da molte persone. Ecco qualche esempio di nomi per cani inglesi, per cominciare:
- Jack o Jake
- Black o Blake
- Russel
- Oscar
- Buddy
- Rocky
- Scooby
- Gatsby
- Snoopy
Chi adotta uno Shiba Inu, un Akita o un Chin Giapponese, invece, potrebbe preferire un nome preso in prestito dall’affascinante lingua del Sol Levante, magari con un significato importante ed evocativo, come i classici:
- Hachiko
- Toshiro
- Ichiro
- Yuki
- Kobe
- Yoshi
- Toshi
Per la stessa ragione, se stai pensando di adottare un esemplare di Pastore Tedesco, Bassotto, Volpino di Pomerania o qualunque altra razza germanica, potresti orientarti verso nomi per cani tipicamente tedeschi, come ad esempio:
- Otto
- Bruno
- Fritzie
- Felix
- Theo
- Otis
- Kasper
- Zeus
Ovviamente, vale lo stesso per le altre nazionalità: potresti scegliere Paco, Pepe, Chico, Pablo o Pedro come nome per un Chihuahua, un Galgo o un Podenco Canario, mentre per i francesissimi French Bulldog, Bichon Frisé e Papillon potresti orientarti su nomi come Léon, Armand, Jolie e Cézanne.
In fondo, scegliere il nome del proprio cane basandosi sulle origini della razza è una possibilità come un’altra: alcuni associano il nome del loro cane a un ricordo, come ad esempio un luogo molto amato o significativo per la propria storia personale. Altri inventano un nomignolo di sana pianta. Altri ancora si ispirano ai cantanti, agli attori, ai calciatori o ai personaggi famosi.
La cosa importante è che il nome scelto piaccia a tutta la famiglia: in fondo, sarà una delle parole che pronuncerete più volte al giorno, e per molti anni a venire!
Questione di taglia? Nomi per cani grandi e piccoli
Magari si tratta di un cliché, ma è difficile non convenire con chi pensa che certi cani, dalla fisicità imponente, richiedano nomi di una certa importanza, a meno di non voler giocare sull’ironia e sull’effetto paradosso. In fondo, chi non troverebbe buffo un Mastino Napoletano che si chiamasse Briciola, o un piccolo Morkie di nome Hulk?
E infatti, di solito non succede: chi sceglie un cane di taglia grande, cerca un certo tipo di amico di zampa, con il quale fare determinate esperienze anche a livello di attività fisica, potendo offrirgli un certo stile di vita, diverso da quello di chi sceglie cani di piccola taglia.
Chiaramente non si può generalizzare, ma di solito chi adotta un cane da appartamento non lo chiama Thor, come il figlio di Odino, e nemmeno Simba o Baloo, come il celebro orso del Libro della Giungla. È più probabile che un cane di piccola taglia si chiami Toby, Pepe, Holly o Nemo.
Nomi da pedigree: perché sono così strani?
Chi ha familiarità con i cani di allevamento, sa che le cucciolate dei cani di razza spesso seguono regole ben precise, in fatto di nomi. In genere, il pedigree riporta un nome piuttosto lungo, e questo perché spesso viene citato sia l’allevamento sia un nome con l’iniziale della cucciolata.
Per evitare che possano verificarsi incroci tra consanguinei, infatti, spesso l’allevatore serio sceglie una iniziale diversa per ciascuna cucciolata, così che sia più facile, anche a distanza di anni, riconoscere due fratelli della medesima mamma.
Per fare un esempio: se sui documenti del mio Labrador Retriever leggo che si chiama “Wally di Castello Bianco” è perché proviene dall’allevamento Castello Bianco e gli è stato assegnato un nome con l’iniziale W, nel suo caso Wally, come a tutti i membri di quella cucciolata. Lo stesso procedimento, in genere, lo si ritrova anche adottando un cane proveniente da un allevamento estero.
Ovviamente nessuno ti obbliga a lasciargli il nome che trovi sui documenti del tuo cane, una volta che lo adotti, ma è importante non perdere quel foglio, soprattutto in caso tu decida di farlo accoppiare, una volta diventato adulto.
Un procedimento analogo si verifica spesso anche nei canili o rifugi per animali, quando viene trovata una cucciolata e i volontari o il veterinario devono decidere i nomi dei cagnolini: spesso si ispirano a personaggi dei fumetti o dei cartoni animali, oppure ai poemi epici, alle serie tv o ai romanzi più famosi.
Se adotti un cane dal canile, puoi decidere di lasciargli il nome che gli era stato assegnato dai volontari oppure cambiarglielo: dipende dai tuoi gusti e dalla tua sensibilità individuale.