Abbaiare rumoroso del cane: quando diventa disturbo della quiete?

Scritto da Natalie Decker

L’abbaiare rumoroso dei cani è spesso motivo di conflitti tra vicini. Ma fino a che punto i vicini dovrebbero sopportare? E in quali casi l’abbaio viene considerato disturbo della quiete pubblica?

abbaiare cane quiete pubblica

Se il tuo cane abbaia a lungo e rumorosamente nel tuo appartamento in affitto, questo può causare problemi con i vicini.

In quali casi l’abbaiare del cane può essere considerato disturbo della quiete?

“Can che abbaia non morde”, si dice. A parte il fatto che questo detto appartiene più al regno dei miti (perché un quadrupede che abbaia può comunque mordere), una cosa è certa: gli abbai possono essere davvero assordanti. E quando si protraggono per minuti, se non ore, di notte o durante gli orari di riposo, possono diventare fastidiosi.

Controversie tra vicini in tribunale

Gli abbai persistenti provenienti dall’appartamento vicino possono mettere a dura prova anche i più convinti amanti degli amici di zampa. Ma dove finisce il normale e caratteristico linguaggio del cane e dove inizia il disturbo della quiete? È consentito che un cane che vive in appartamento abbai? E se sì, per quanto tempo? Queste domande sono già state dibattute più volte nei tribunali di diversi Paesi.

Quanto devono sopportare i vicini? Quando gli abbai diventano intollerabili?

Non esiste una risposta valida per tutti su quale sia il limite di accettazione. Come spesso accade nelle questioni legali, dipende dal caso specifico.

In Italia, il diritto civile (Codice Civile, art. 844) stabilisce che i condomini possano opporsi a qualsiasi tipo di propagazione, inclusi rumori e odori provocati dagli animali, solo se questi superano la normale tollerabilità.

Come porre fine al disturbo da abbaio

In sintesi, per chi ha un coinquilino peloso questo significa: i pet devono essere tenuti in modo da non disturbare i vicini. Se qualcuno non può godere del proprio spazio privato a causa di abbai prolungati e fastidiosi, ha il diritto di chiedere l’eliminazione della fonte del disturbo. Nella pratica, questo potrebbe significare ad esempio che i cani tenuti in un recinto all’aperto debbano essere portati in casa durante la notte.

cane abbaia per comunicare © Sandra / stock.adobe.com
Abbaiare fa parte del linguaggio naturale del cane. Un abbaiare occasionale deve quindi essere tollerato dai vicini.

Per quanto tempo devo tollerare gli abbai rumorosi di un cane?

Stabilire quando l’abbaiare dei nostri amici di zampa comprometta l’utilizzo dell’abitazione o del giardino “oltre la normale tollerabilità” è oggetto ricorrente di controversie legali. Oltre al già citato articolo del Codice Civile sulle immissioni acustiche, la materia è disciplinata dall’art.659 del Codice Penale, che dispone quanto segue “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309”.

Rispettare gli orari di quiete

Chi ha un cane deve fare in modo che questo non abbai durante le ore di riposo. Queste sono, generalmente dalle 13 alle 16 e dalle 21 e alle 8. L’abbaiare del cane non può essere continuativo. Inoltre, secondo quanto disposto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997, i limiti rumorosi percepiti in casa non devono superare i 5 decibel durante il giorno, mentre la notte devono essere inferiori ai 3 decibel. In caso contrario il vicino ha buone possibilità di far valere le proprie pretese di cessazione del disturbo.

L’abbaiare continuo e rumoroso di un cane costituisce disturbo della quiete?

Un abbaiare eccessivamente rumoroso e prolungato rappresenta un notevole disturbo acustico e quindi una violazione dell’ordine pubblico. Ciò vale in particolare quando gli abbai si verificano soprattutto di notte, a mezzogiorno nonché durante le domeniche e i giorni festivi.

In tali casi, la persona di riferimento del cane può essere sanzionata con un’ammenda e addirittura essere obbligato al risarcimento del danno. Le pretese di risarcimento sorgono ad esempio quando il vicino non riesce più ad affittare il proprio appartamento perché l’abbaiare del cane scoraggia i potenziali inquilini interessati.

Tenere un diario dei rumori

Chi vive in un appartamento in affitto e si sente disturbato dagli abbai incessanti di un cane dovrebbe compilare una sorta di “diario dei rumori”. In questo documento vanno annotati il volume, la frequenza e la durata degli abbai del cane del vicino. È opportuno farsi confermare queste annotazioni da un testimone, affinché il protocollo dei rumori abbia validità legale in caso di eventuale procedimento giudiziario.

Abbai molesti e rumorosi: è possibile una riduzione del canone o il recesso dal contratto?

In Italia il disturbo della quiete provocato dall’abbaiare di un cane non è automaticamente causa di una riduzione del canone di affitto. Questa può essere stabilita solo tramite un accordo tra le parti.

Il locatore, però, può recedere dal contratto o revocare il permesso precedentemente concesso per la detenzione del pet, qualora gli abbai risultino intollerabili per i vicini. I dettagli al riguardo sono specificati nel contratto di locazione e/o nel regolamento condominiale.

Come tenere sotto controllo gli abbai rumorosi del cane

Litigi con i vicini, problemi con il padrone di casa, cause legali e multe: gli abbai continui e rumorosi di un cane possono creare non pochi grattacapi. Ma non è necessario arrivare a tanto.

Chi è infastidito dal cane del vicino che guaisce, piagnucola o abbaia sempre, dovrebbe prima di tutto parlare con la sua persona di riferimento. Spesso si può trovare insieme una soluzione al problema del rumore, senza bisogno di ricorrere all’intervento di avvocati e tribunali.

La comunicazione naturale del cane

Se il cane abbaia in modo persistente, ad esempio ogni volta che i suoi umani di riferimento sono al lavoro, una possibile soluzione potrebbe essere affidare il cane al dog sitter durante il giorno. Oppure, se possibile, perché non andare in ufficio con il cane? Un’altra opzione può essere un addestramento anti-abbaio, che insegni all’amico di zampa a non abbaiare ad ogni passante.

Un occasionale “bau bau” resta comunque del tutto accettabile. Dopotutto, l’abbaiare fa parte della comunicazione naturale del cane e nessuna legge al mondo può vietarlo.

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Natalie Decker
Profilbild Natalie Decker (mit Pferd)

Una volta, un famoso comico tedesco disse: "Senza un Carlino la vita è possibile, ma inutile”. Sono assolutamente d’accordo con lui, e anzi aggiungo: "Anche senza un cavallo, un gatto e un coniglio!". Insomma, sono innamorata di tutti gli animali, grandi e piccoli, e ho la grande fortuna di poter scrivere di questa che è la mia grande passione come autrice freelance. Con i miei articoli vorrei sensibilizzare le persone sul benessere degli animali e offrire qualche utile consiglio.


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