Il Kohona è chiamato anche “gatto nudo hawaiiano” ed è estremamente raro: ne esistono pochissimi esemplari e tutti sono completamente privi di peli, al punto che non hanno neppure le vibrisse. Visto però che i “baffi” del gatto sono organi sensoriali molto importanti, l’allevamento e la vendita di Kohona non è ammessa.
Sommario
- L’aspetto: gatto nudo significa pieno di rughe e pieghe
- L’allevamento problematico (e discutibile) dei gatti nudi
- Il carattere del Kohona: docile e giocherellone
- Prendersi cura di un Kohona: di cosa ha bisogno
- Alimentazione: un fabbisogno energetico più alto
- Salute: quando l’assenza di peli è un problema
- Perché non adottare uno Sphynx invece di un Kohona?
- Le origini della razza: un gatto che arriva dalle Hawaii
- Scheda del Kohona
L’aspetto: gatto nudo significa pieno di rughe e pieghe
Come lo Sphynx e il Levkoy ucraino, il Kohona è un gatto nudo. Ma mentre le altre razze feline glabre di solito hanno una peluria sottilissima sulla pelle, il Kohona è davvero e completamente nudo. Non ha follicoli piliferi e quindi non ha nemmeno le vibrisse.
La pelle del Kohona è di un colore rosato ed è particolarmente rugosa. Secondo l’allevatrice Michelle Berge, la pelle rugosa di questa razza ricorda “un candela di cera calda”.
Anche se sembra piuttosto ossuto per via della totale assenza di mantello, questo micio ha una corporatura piuttosto muscolosa. Si tratta di una razza di medie dimensioni, che pesa tra i 3 e i 4 kg e ha la testa cuneiforme, la coda sottile e affusolata e grandi orecchie a pipistrello. Gli occhi sono tipicamente a mandorla.
Una razza non ancora riconosciuta ufficialmente
Ad oggi quella del Kohona non è una razza riconosciuta dalle associazioni feline internazionali. Pertanto, non esiste uno standard ufficiale a cui fare riferimento, per l’allevamento. Questo implica, ad esempio, che è possibile stabilire il giusto colore degli occhi: dal blu al verde sino al rame, tutti in teoria sono possibili.
L’aspetto del Kohona, così glabro e pieno di pieghe, suscita reazioni contrastanti e non piace a tutti. A volte viene addirittura definito il “gatto più brutto del mondo”, oppure viene paragonato a creature fantastiche e brutte come E.T. o Gollum.
Nonostante questo, esistono tanti fan sfegatati dei gatti nudi, in generale, e c’è chi ha preso particolarmente in simpatia proprio il Kohona.
L’allevamento problematico (e discutibile) dei gatti nudi
Gli animalisti condannano nettamente l’allevamento dei gatti nudi come il Kohona: viene paragonato ad una vera e propria tortura, inflitta ad animali destinati a vivere una vita infelice e piena di dolore. In particolare, è la mancanza di peli tattili (vibrisse) a creare enormi difficoltà agli esemplari di questa razza, che hanno un deficit a livello di sensi.
In effetti la funzione dei “baffi” nel gatto è quella di aiutarlo ad orientarsi. Soprattutto al buio, quando scrutano la preda o si rapportano ad altri gatti, i nostri aMici si servono proprio delle vibrisse.
Le razze nude come il Kohona non possono essere allevate in diversi Paesi europei
Visto che al Kohona manca questo importante organo sensoriale, la razza viene considerata dai più come il frutto di un allevamento deprecabile, che non si cura del benessere degli animali ma li fa riprodurre a scopi meramente estetici e di profitto.
In alcuni Paesi, come ad esempio la Germania, l’allevamento di razze feline completamente nude è vietato. Il divieto parte del presupposto che un allevatore serio dovrebbe mettere al primo posto la salute e il benessere dei suoi animali e un gatto senza vibrisse è un animale con un handicap che gli crea grande disagio.
Il carattere del Kohona: docile e giocherellone
L’aspetto molto insolito, quasi alieno, di questi aMici può risultare respingente per diverse persone. In realtà la loro natura è docile ed effettuosa e caratterialmente sono animali splendidi.
Il Kohona, infatti, è considerato un micio amabile e giocherellone, capace di creare un legame molto stretto con il suo umano. Inoltre, si tratta di micetti docili e desiderosi di giocare e di imparare: con un po’ di pazienza, puoi insegnargli qualche piccoli trucco, come dare la zampa e sedersi su due zampe.
In generale, il carattere del Kohona ricorda da vicino quello di un altro gatto nudo, lo Sphynx. Tuttavia, si dice che il Kohona sia un po’ più calmo e non così irascibile come il suo parente. Va detto, però, che quella del Kohona non è (ancora) una razza riconosciuta, e al mondo ne esistono solo pochissimi esemplari: le informazioni che abbiamo sono ancora incerte e tutte da verificare.
Prendersi cura di un Kohona: di cosa ha bisogno
Quando si allevano gatti nudi come il Kohona, bisogna tenere conto di alcune cose. Vist
o che sono privi di mantello, è meglio non farli uscire all’aperto. Come gatti domestici fuori casa infatti, sarebbero indifesi contro nei confronti di caldo e freddo.
Anche in casa, la questione della temperatura interna non va mai sottovalutata e occorre fare attenzione affinché il gatto nudo non sia mai esposto alle correnti d’aria. Se proprio vuoi farlo uscire, magari per fargli prendere qualche minuto di sole in giardino o sul balcone attrezzati con apposita rete per gatti, proteggi la sua pelle sensibile con una crema solare idonea e inodore.
Occhi e orecchie particolarmente delicati
È vero che un gatto nudo come il Kohona non ha bisogno di essere spazzolato. Tuttavia, si tratta di mici molto delicati, che hanno quindi bisogno di tante cure. A differenza di altri micetti, il Kohona ha bisogno di essere lavato regolarmente. Visto che non ha ciglia, poi, è indispensabile pulirgli gli occhi con regolarità e attenzione. Anche le orecchie, grandi e molto distanziate, necessitano dell’assistenza di una persona, per essere sempre pulite e in salute.
Il Kohona è un gatto anallergico?
Soprattutto in rete si legge spesso che i gatti nudi come il Kohona sono particolarmente adatti alle persone allergiche, ma non è così. L’allergene che scatena starnuti e lacrimazione non si trovanel pelo del gatto, bensì nella sua saliva.
È vero che il Kohona non può spargere la sua saliva sul mantello, quando si lava, come fanno invece gli altri aMici, e di conseguenza spesso le persone allergiche hanno sintomi più lievi o addirittura nessun sintomo accarezzando un gatto nudo. Ma non c’è alcuna garanzia che accada a chiunque. Quella dei gatti anallergici è un mito da sfatare e non va preso alla lettera.