Questione salute: attenzione all’allevamento estremo
I peli e ancora di più le vibrisse dei gatti svolgono funzioni molto importanti nel loro equilibrio fisico. Non solo li aiutano a regolare la temperatura corporea, ma sono anche una parte importante del senso dell’orientamento e di quello del tatto. Rispetto alle altre razze feline, quindi, è indubbio che i gatti nudi sperimentino alcuni disagi.
Inoltre, sono molto più a rischio di scottarsi e di contrarre infezioni alle orecchie. Gli aMici senza peli soffrono più spesso anche di dermatite da Malassezia, una forma di dermatite che si manifesta con infiammazioni della cute e di solito anche con forfora.
Allevamento estremo: ogni Paese ha norme differenti
Dal punto di vista legale e normativo, purtroppo ogni Paese ha le proprie leggi in merito all’allevamento estremo e a quali forme di selezione debbano essere considerate maltrattamento nei confronti degli animali e vadano quindi vietate.
In Paesi come la Germania, ad esempio, le leggi sono molto più restrittive delle nostre e vanno nella direzione di inasprirsi ulteriormente: le razze feline (e canine) frutto di una selezione genetica operata dall’uomo a fini estetici, che comportano sofferenza per gli animali, sono vietate.
In Italia non esistono razze feline vietate ma si sta sempre più diffondendo la consapevolezza delle sofferenze inflitte agli animali frutto di una selezione genetica estrema: è il caso dei famosi Scottish Fold, dei Persiani dal muso particolarmente schiacciato, come pure degli Spynx.
I veterinari avvertono da tempo sull’importanza di non supportare questo tipo di allevamento estremo, e questo in attesa che si crei un inquadramento normativo a cui fare riferimento, che impedisca ad allevatori senza scrupoli di infliggere sofferenze inutili a generazioni di cani e gatti indifesi.
In alcuni Paesi come la Germania è in corso un dibattito anche per valutare se la presenza di peluria al posto del classico mantello debba considerarsi una forma di selezione estrema e quindi vada vietata: in caso affermativo, le leggi contro la selezione di razze feline nude diventeranno ancora più restrittive.
Dal nostro punto di vista, è indubbio che si debba partire sempre e comunque dal benessere dei nostri aMici animali: le ragioni estetiche e le mode non possono avere la meglio sulla salute dei cuccioli. Qualunque selezione genetica operata dall’uomo per dare vita a razze di animali sofferenti non andrebbe in alcun modo incoraggiata.
Come ci si prende cura di un gatto senza pelo?
Se pensi che, non avendo mantello, i gatti nudi non richiedano impegno e cure, sei in errore. Al di là dei classici (e indispensabili) controlli periodici a occhi e orecchie, quando si adotta un gatto senza pelo occorre prendersi cura della sua pelle delicata ed esposta.
Nel caso in cui lo si trascuri, infatti, si rischia di ritrovarsi con un aMicio afflitto da diversi problemi cutanei: se non idratata e protetta, la pelle dei gatti nudi tende a ricoprirsi a poco a poco di un sottile strato di sebo, che alla lunga genera dermatiti.
Come si cura uno Sphynx & Co.
Per detergere la pelle del gatto senza pelo, evitando di “stressarla” inutilmente, puoi passarvi sopra un panno umido diverse volte a settimana, sempre con molta delicatezza. Il nostro consiglio è quello di usare un panno morbido, imbevuto di un pochino di acqua tiepida.
Se il tuo gatto è molto sporco, puoi anche decidere di fargli un bagno. Tuttavia, evita di farlo troppo spesso e utilizza solo ed esclusivamente uno shampoo specifico per gatti, privo di sostanze irritanti, per non danneggiare la pelle delicatissima del tuo gatto nudo.