Nomi per gatti maschi
Come sappiamo, per tanto tempo si è creduto che i gatti non riconoscessero il loro nome e che anzi, a differenza dei cani, non fossero in grado di comprendere le parole che siamo soliti utilizzare con loro. Si pensava comunicassero solo con il corpo, principalmente con i movimenti della coda. In realtà le cose stanno un po’ diversamente. Se è vero che i gatti usano la voce, e quindi miagolii e versi, soltanto per rivolgersi ai gattini e a noi umani (in pratica, ci considerano alla stregua di animali bisognosi di supporto, a livello di comunicazione), è altrettanto vero che non sono disinteressati alle nostre parole. Anzi. Un famoso studio francese sul comportamento animale e la comunicazione felina (Università di Parigi-Nanterre, 2023) ha dimostrato che i gatti domestici sono capaci di riconoscere un nutrito elenco di parole, selezionandole tra quelle che utilizziamo quando ci rivolgiamo a loro. Lo studio dimostra anche che le reazioni dei nostri aMici cambiano in base alle parole che diciamo e che sono capaci di capire quando ci stiamo rivolgendo a loro oppure a qualche altro componente della famiglia. Ascoltatori attenti, quindi, tutt’altro che incapaci di capire. Questo è possibile per diverse ragioni, a cominciare dal fatto che noi utilizziamo un tono di voce diverso, quando ci rivolgiamo ai gatti, e che i nostri amici felini hanno un udito eccezionalmente raffinato. Quindi, il classico gatto di casa capisce il suo nome, e non solo quello. Ovviamente, è bene specificare che stiamo parlando del gatto indoor, perché questo livello di competenza, in fatto di comunicazione, è possibile soltanto se i nostri aMici entrano in relazione con uno o più esseri umani per un certo lasso di tempo. I gatti randagi, ad esempio, sono meno competenti sul piano della relazione con le persone, per un’ovvia ragione di scarsa familiarità.