I versi del gatto: quando e perché miagola e fa le fusa?

Scritto da Bärbel Edel
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Con un’espressione allarmata e un miagolio insistente, il gatto vuole dirci qualcosa di importante.

I gatti hanno a disposizione un notevole campionario di versi che utilizzano spesso per esprimere quello che provano. Ovviamente il più conosciuto è il miagolio, ma ci sono anche le fusa, i trilli, i sibili… Come si traducono questi suoni nella nostra lingua di umani? C’è un modo per interpretarli correttamente? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sui versi del gatto!

Cosa significano i versi del gatto?

Come avrai notato, i gatti comunicano usando anche il linguaggio del corpo: la voce non è il solo strumento di cui dispongono, per esprimersi. Una coda alzata, ad esempio, è indice di fiducia. Le pupille dilatate possono indicare grande gioia, ma in certi casi al contrario segnalano dolore o paura.

Se il gatto inarca la schiena, si sente minacciato. Ma tra di loro i nostri amici felini comunicano anche utilizzando segnali olfattivi. Ad esempio, le famigerate marcature di urina servono proprio come segnale per dire agli altri gatti di casa: “Questo è il mio territorio!”.

Oltre a ciò, hanno a disposizione un intero repertorio di versi veri e propri. Il termine tecnico di questi suoni, emessi allo scopo di comunicare, è “vocalizzazioni”.

Ogni verso ha un significato ben specifico ma ci sono volte in cui interpretare correttamente un loro segnale vocale non è così semplice. La prima cosa che devi tenere presente è il contesto: ogni vocalizzazione felina va interpretata riferendola alla situazione del momento.

Anche da sordi i gatti imparano a fare tutti i versi

Mentre noi umani abbiamo bisogno dell’udito per imparare ad utilizzare qualsiasi lingua parlata, i gatti nati sordi sono comunque in grado di imparare a riprodurre tutti i loro versi. Pare quindi che la loro capacità di emettere suoni sia innata e che nel corso della loro vita i gatti semplicemente la affinino.

Miagolare: un verso che può voler dire diverse cose

“Come fa il gatto?” se fai questa domanda ad un bambino piccolo sicuramente ti risponderà “Miao!”. Si può dire, in effetti, che il miagolio sia il più tipico verso del gatto.

Indubbiamente è un verso molto comune: ma cosa significa? Cosa sta cercando di dirti il ​​tuo gatto quando miagola? A seconda della situazione, il miagolio può significare cose diverse. Molto spesso però lo usa per chiederti qualcosa:

  • „Ho fame!“
  • „Giochiamo un po‘!“
  • „Aiutami!“

Si tratta di un verso piuttosto vario, che può andare dal suono acuto quasi sommesso sino ad un “Miao” ripetuto e straziante. Bisogna dire che ogni gatto ha il suo personalissimo “dialetto felino”. Alcuni miagolano di più, altri di meno: la razza Siamese, ad esempio, è considerata molto loquace.

Il miagolio notturno, invece, è tutto un altro discorso. Si tratta di qualcosa da non ignorare perché può avere cause molto diverse, dalla noia alla fame. In molti casi però indica la presenza di una patologia. Ecco perché, se il tuo micio miagola di notte, dovresti consultare il tuo medico veterinario di fiducia e chiedere consiglio a lui.

Sapevi che i gatti adulti non miagolano quasi mai tra loro? Il miagolare è un verso riservato solo ai gattini. Quindi, quando i gatti miagolano con noi umani, ci parlano nella lingua dei bambini.

Le fusa del gatto sono un chiaro segnale di benessere.

Le fusa: un inequivocabile segnale di benessere

Le fusa sono tra i più tipi versi del gatto, ricorda un po’ il rumore sordo di un motore molto silenzioso. Se il tuo gatto fa le fusa, puoi concludere che si sente bene. È il verso che fanno quando vengono accarezzati o quando trovano nella ciotola il loro cibo preferito.

Se invece lo fanno tra loro, nel momento in cui due gatti si incontrano, le fusa significano: “Sono di un umore pacifico, non ho cattive intenzioni“.

Già ad una settimana di vita, i gattini sono in grado di fare le fusa. È così che fanno capire alla mamma che va tutto bene. Lo stesso fa lei con i suoi piccoli quando torna nella cesta dopo essersi allontanata per un po’: le fusa della mamma in questo caso significano: “Va tutto bene, piccoli“.

Tenere sulle ginocchia un gatto che fa le fusa ha un effetto rilassante anche su noi umani. Alcuni studi hanno dimostrato che questo particolare verso è in grado di abbassare la nostra pressione sanguigna.

Le fusa in caso di dolore

Ma attenzione: i gatti fanno le fusa anche quando sono molto stressati, quando soffrono o quando stanno morendo. In quei casi le fusa sono un modo per calmarsi.

Il trillo

Esiste anche una combinazione tra fare le fusa e miagolare, detta “trillo”. In questo caso il micio usa un tono diverso e una frequenza molto particolare, emettendo un verso che suona a metà tra le fusa e il miagolio.

Si solito i gatti lo usano quando vogliono qualcosa da noi ma preferiscono esprimere questa richiesta in modo affabile, con dolcezza. Il trillo è la variante più dolce del miagolio.

Come imparano a fare le fusa?

I gatti possono fare le fusa praticamente in qualunque situazione, e andare avanti anche per ore, se vogliono: mentre inspirano, espirano, mangiano, succhiano o sonnecchiano.

Il modo in cui i nostri amici felini generano questo particolarissimo ronzio non è ancora stato del tutto chiarito. Alcuni studi sembrerebbero suggerire che venga generato dai muscoli della laringe, i quali espandono e restringono la glottide dando luogo a questo suono molto particolare.

Altri studiosi invece credono che le fusa vengano emesse dal gatto tramite l’osso ioide duro e non estensibile che collega la lingua al cranio. Un’altra teoria ancora suggerisce che c’entrino invece i lembi di pelle vicino alle corde vocali.

Per inciso, sono in grado di fare le fusa non solo i gatti domestici ma anche le linci, gli ocelotti (i gattopardi), i puma e i ghepardi.

Tubare come un colombo

Capita mai che il tuo gatto tubi come un piccione? A volte lo fanno: emettono un suono tutto particolare, un amichevole verso gutturale che indica il loro desiderio di comunicare, il fatto che sono di buon umore e hanno voglia di interagire. Quel loro “Mrrp” significa qualcosa del tipo “Oh, sei tu! Che bello!”, oppure “Eccomi qua”, mentre altre volte è un po’ un “Seguimi! Vieni!”.

Questo speciale verso del gatto che assomiglia al tubare dei colombi va intenso come un saluto, rivolto a noi umani ma anche agli altri amici gatti. Le mamme gatto “tubano” quando tornano nella cesta dove sono riuniti i loro piccoli, e ci sono maschi che corteggiano la loro amata con questo verso dolce e seduttivo.

I versi del gatto maschio

Quando i maschi si contendono il territorio o il loro ruolo a suon di zuffe emettono una specie di ululato di lamento che risulta parecchio fastidioso. Per le nostre orecchie di umani, sembra una specie canzone stonata che ricorda il lamento di un neonato disperato.

Questo “canto” può durare anche mezz’ora, di solito fino a quando non avviene una zuffa risolutrice, oppure finché uno dei contendenti (il territorio) non decide di sgomberare il campo dalla sua presenza.

Infine, questo verso lamentoso viene utilizzato dai maschi anche come serenata quando nei dintorni c’è una gatta in calore.

Ecco come si presenta un gatto veramente arrabbiato: mostra i denti e sibila.

Sibilare, sputare e persino ringhiare: i versi del gatto

Se un gatto è davvero arrabbiato o si sente seriamente minacciato, allora sibila. Per farlo, tiene la bocca semiaperta e lascia il labbro superiore sollevato per scoprire i denti. A quel punto inarca la lingua fino al palato per espirare brevemente e con forza.

L’espressione scura, unita al sibilo e quel soffio d’aria che esce nervosamente dalle narici dicono chiaramente a chi hanno davanti: “Basta così, non andare oltre!”

Se il sibilo non basta, il gatto di solito cerca di mettere in fuga il suo avversario sputando. Anche in questo caso, si tratta di un’improvvisa espulsione d’aria (più che di saliva) accompagnata da un suono che incute veramente paura.

Un gatto può far capire di essere veramente furioso anche “ringhiando”. Quando arriva a tanto, però, puoi star certo che il passo successivo è l’artigliata, rapida ed efficace.

Il “chiacchiericcio” dei gatti

Alcuni gatti di appartamento emettono anche un altro strano verso: sembrano chiacchierare. La maggior parte lo fa quando si siede vicino ad una finestra e guarda gli uccelli volare nelle vicinanze o posarsi sul davanzale. Questo specie di “chiacchiericcio” sembra un suono emesso tramite lo sfregamento dei denti, una sorta di vibrazione.

Come mai lo fanno? Secondo una teoria i gatti fanno vibrare i denti per esercitarsi nella pratica del morso al collo, che normalmente utilizzano per uccidere la loro preda.

Un’altra spiegazione plausibile è che si tratti di un segno di frustrazione: dopotutto, in quei momenti la preda si trova proprio davanti al loro naso e tuttavia non possono agguantarla.

Scopri come capire ancora meglio quello che vuole dirti il tuo micio leggendo l’articolo del magazine ”Imparare a comprendere la lingua dei gatti“.

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Bärbel Edel
Profilbild von Magazin-Autorin Bärbel Edel

Sono una giornalista con un grande interesse per la relazione tra l’uomo e gli animali, argomento che ho approfondito anche a livello universitario. Alcuni anni fa ho adottato un gatto di nome Elvis, un trovatello che si trovava nel canile di Monaco di Baviera e che nel giro di poco tempo è diventato il boss di casa. Proprio la relazione con Elvis ha ispirato il mio blog “Lieblingskatze” e mi ha portato ad occuparmi, come giornalista, di argomenti legati al mondo animale. Con i miei articoli spero di aiutare le persone a capire ancora meglio i loro pet.


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Quello che conta è il benessere del gatto

Per quanto difficile possa essere, la cosa migliore che puoi fare è mettere da parte i tuoi sentimenti e concentrarti sull’unica cosa importante in questo momento: il benessere del tuo gatto. Sei responsabile per lui, che dipende in tutto e per tutto dalle tue cure, soprattutto in questi suoi ultimi giorni di vita. Purtroppo non ci sono regole né tabelle che ci facciano capire con esattezza quale sia la qualità di vita accettabile per un gatto. Tutto dipende dalla situazione e dalle caratteristiche individuali. Un micetto con una mente calma e un carattere resiliente potrebbe essere in grado di affrontare abbastanza bene persino una paralisi e le restrizioni di movimento dovute a questa infermità. Anche i gattini ciechi possono condurre una vita felice. D'altra parte, i nostri amici felini sono veri e propri maestri nel nascondere il dolore, quando soffrono. Sono capaci di “far finta di niente” per molto tempo: per questo non è affatto facile capire quanto stia davvero soffrendo un gatto e quando sia il momento giusto lasciarlo andare. Ecco quali sono i segnali che possono significare che il tuo gatto prova forte dolore:
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  • si ritrae quando ti avvicini e in generale sembra apatico
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È chiaro che il dolore in sé non è certo un motivo valido per porre fine alla vita del tuo micetto. L'eutanasia del gatto è un’opzione sensata se e solo se non ci sono più possibilità di trattare il dolore o la malattia del tuo pelosetto così da concedergli una qualità di vita accettabile.

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