L’esame dell’urine nel gatto: quando e come farlo This article is verified by a vet

Nella pratica veterinaria, la raccolta di un campione di urine del gatto e, successivamente, l’esame delle stesse in laboratorio costituiscono una procedura di routine. Per chi non ha dimestichezza, invece, non è così semplice. Scopri come farlo correttamente e cosa rivelano i risultati dell'esame delle urine nel gatto.

gatto pipi fuori casa

Con i gatti che vivono anche all'aperto, non è facile ottenere un campione di urina da far analizzare.

Cosa si può vedere dalle analisi delle urine?

Attraverso l’urina i gatti espellono dal loro corpo le sostanze di scarto e l’acqua in eccesso. Prima di essere eliminata attraverso l’uretra, quindi, l’urina viene trasportata dai reni, dove il sangue viene filtrato, e tramite gli ureteri arriva alla vescica.

Sono diversi i motivi per cui è utile effettuare un esame delle urine nel gatto. Vediamoli insieme.

1. Controlli veterinari

Non di rado, raccogliere un campione di urina per farlo esaminare in laboratorio fa parte degli esami di routine della pratica veterinaria. Consente un intervento tempestivo in caso di diverse patologie.

2. Sospetti problemi alle vie urinarie

L’analisi delle urine è utile, ad esempio, se si sospettano problemi alle vie urinarie nel gatto, perché permette la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo di patologie piuttosto comuni quali i calcoli di struvite e i calcoli alla vescica.

Inoltre, questo semplice esame consente la valutazione della funzionalità renale dell’animale, oltre a poter evidenziare malattie sistemiche importanti, come ad esempio il diabete nel gatto.

3. Preoperatorio

Ogni volta che si intenda sottoporre un gatto ad un intervento chirurgico, è fondamentale eseguire prima un’analisi delle urine, per sincerarsi che la funzionalità renale dell’animale sia nella norma e che non vi sia un aumento della pressione sanguigna, la quale comporterebbe un rischio rispetto all’anestesia.

Inoltre, l’esame delle urine può aiutare ad evitare complicazioni durante e dopo la procedura chirurgica, nonché ad adottare eventuali precauzioni specifiche, laddove fossero necessarie.

4. Gatti con problemi renali

Se il tuo aMicio è affetto da insufficienza renale, è opportuno monitorare la progressione della malattia e il successo della terapia attraverso regolari campionature delle sue urine. Soltanto così il veterinario può riconoscere precocemente i cambiamenti a livello del quadro di salute del tuo gatto e, se necessario, modificare opportunamente la terapia.

A che età ha senso eseguire l’esame delle urine nei gatti?

Un esame delle urine è utile per i gatti di tutte le età, ma soprattutto quando mostrano segni di possibili patologie del tratto urinario (ad esempio, in caso di presenza di sangue nelle urine del gatto), oppure sono a rischio per via della loro razza di appartenenza.

Inoltre, per i gatti più anziani (a partire dai 7 anni ca.) è importante eseguire regolarmente un esame delle urine, perché corrono maggiormente il rischio di sviluppare patologie renali.

Quanto può durare l’urina per un esame?

Un campione raccolto per eseguire un test delle urine di follow-up non deve essere più vecchio di 4-6 ore. A causa della proliferazione dei batteri, che si verifica con il passare delle ore, i campioni più vecchi di 6 ore possono risultare compromessi e mostrare risultati non attendibili.

Come far correttamente l’esame delle urine del gatto?

Ecco poche e semplici istruzioni da seguire, passo dopo passo, per raccogliere correttamente un campione di urina del gatto.

Preparativi: ecco cosa ti serve

Per prelevare tu stesso un campione di urina del tuo gatto, devi prepararti adeguatamente. Per prima cosa, procurati il seguente materiale:

  • un recipiente per la raccolta, sterile e infrangibile
  • una siringa sterile (senza cannula)
  • una lettiera non agglomerante o specifica per la raccolta delle urine. In alternativa, puoi utilizzare piccole palline di plastica da mettere nella toilette del tuo micio al posto della solita lettiera.

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Come raccogliere un campione di urina di gatto

Potrebbe volerci un po’ di tempo prima che il tuo gatto usi la lettiera non agglomerante pulita, soprattutto se è nuova e ha un odore diverso dal solito. Una volta che avrà urinato e lasciato la stanza, però, puoi prelevare con attenzione l’urina utilizzando una siringa sterile. Trasferisci il tutto in un contenitore sterile e fai attenzione a non contaminare l’urina.

Se il tuo aMicio è un gatto domestico fuori casa e non è abituato alla toilette, dovrai raccogliere l’urina direttamente. Per farlo, devi riuscire a posizionare con attenzione un contenitore sterile sotto il tuo micio in procinto di urinare (un’impresa non facile!).

In alternativa, puoi posizionare diverse ciotole nei punti preferiti dal tuo gatto per fare pipì.

Chiudi subito il contenitore ed etichettalo

Una volta raccolte le urine, bisogna chiudere il contenitore per evitare contaminazioni. Il barattolo sterile va quindi etichettato, riportando il nome del gatto, il tuo cognome, la data e l’ora del campionamento.

Come si conserva un campione di urina

Per evitare che i batteri si moltiplichino o che, a temperatura ambiente, le urine si deteriorino, è importante garantire una corretta conservazione del campione. Idealmente, dovresti conservarlo nel frigorifero o all’aperto, ma solo se la temperatura esterna è fresca (e non sotto zero).

lettiera pulita non agglomerante raccolta urina per test © vestito foglio / stock.adobe.com
Per raccogliere l’urina del gatto è necessaria una lettiera pulita e non agglomerante.

Alternativa: lasciare fare al veterinario

A seconda delle condizioni del tuo aMicio e del tipo di campione richiesto, puoi decidere di lasciar fare al tuo veterinario di fiducia, il quale è in grado di raccogliere le urine del tuo gatto in diversi modi.

1. Puntura della vescica per rimozione sterile (cistocentesi)

Durante un esame di routine o quando il gatto è in ambulatorio, il veterinario può eseguire una cistocentesi. Per farlo, sotto controllo ecografico, preleva l’urina con un’apposita siringa passando attraverso la parete addominale del gatto. 

2. Raccolta delle urine spontanee

Se il tuo veterinario vuole raccogliere l’urina del tuo gatto in ambulatorio, in maniera spontanea, per prima cosa farà rilassare il gatto lasciandolo tranquillo in una stanza dedicata. Una volta che il tuo gatto avrà urinato, utilizzerà una pipetta o una siringa pulita per raccogliere il campione da una lettiera non agglomerante o da uno speciale tappetino per la raccolta delle urine.

I parametri: cosa rivela l’urina sulla salute del gatto?

Il veterinario è in grado di esaminare il campione di urina del tuo gatto valutando diversi parametri. Nella tabella qui sotto trovi i più importanti e cosa implicano le variazioni di ciascuno:

ParametroTroppo bassoTroppo alto
Peso specificoL’urina non è sufficientemente concentrata (ad esempio in caso di diabete o di insufficienza renale)L’urina è troppo concentrata (ad es nella disidratazione del gatto)
Valore del pHL’urina acida favorisce la formazione di cristalli di struviteUn’urina alcalina favorisce la formazione di cristalli di ossalato di calcio
ProteinaInsignificantePossibile danno renale
GlucosioInsignificanteDiabete mellito
Presenza di cellule del sangue come eritrociti o leucocitiInsignificanteInfiammazione o infezione del tratto urinario
BatteriInsignificanteInfezione del tratto urinario

 

Quanto costa fare l’esame delle urine al gatto?

In Italia non esiste un tariffario comune o ufficiale per cui il prezzo di questo tipo di esami di laboratorio varia molto da una regione all’altra e anche a seconda dello studio medico a cui ci si rivolge.

In generale, il prezzo di un test delle urine del gatto è compreso tra i 28 e 60 euro, a seconda di quali parametri si vanno ad analizzare. In molti casi, però, il costo può essere anche più elevato.

Questa estrema variazione dipende non solo dall’entità del test che viene richiesto ma anche dal grado di urgenza con cui lo si esegue. Chiedi delucidazioni al tuo veterinario di fiducia, che saprà dettagliarti tutte le specifiche e i costi da sostenere.

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.


Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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