38 Articoli trovati per "influenza felina"

Gatto Salute e cura del gatto

Influenza felina: come riconoscerla e gestirla

Il clima freddo e umido e i continui sbalzi di temperatura rappresentano una vera sfida per il sistema immunitario dei nostri aMici. Ecco perché, se il tuo gatto starnutisce spesso e ha il naso che cola, è importante che tu sappia distinguere il semplice raffreddore dalla ben più seria influenza felina.
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L’ipotiroidismo nel gatto

In presenza di ipotiroidismo, la ghiandola tiroidea produce una quantità insufficiente di ormoni tiroidei. Questi ormoni di norma influenzano una serie di meccanismi, come il metabolismo o la funzione cardiaca. Data l'importanza degli ormoni tiroidei per importanti funzioni dell’organismo, l'ipotiroidismo, se non viene trattato, può causare danni pericolosi all'organismo del tuo pelosetto.

Come funziona la tiroide?

La tiroide è una grossa ghiandola che produce gli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) e li rilascia nel sangue. La tiroide viene a sua volta stimolata da ormoni inviati dal cervello. Tra questi vi sono l'ormone tireostimolante TSH (thyroid-stimulating hormone) e l'ormone tireoinibitore TRH (TSH-releasing hormone).

Sono molti i gatti che soffrono di ipotiroidismo?

In generale, è molto più frequente l’ipotiroidismo nel cane che non quello tra i gatti. Decisamente più comune, invece, è l’ipertiroidismo nel gatto, che si sviluppa soprattutto con l’avanzare dell’età.

Esistono razze feline colpite con particolare frequenza?

La rara forma congenita di ipotiroidismo si osserva con più frequenza nel gatto Abissino. Presumibilmente, in questa razza la malattia è ereditata in modo autosomico recessivo. In parole povere, in questo tipo di ereditarietà, una malattia si manifesta solo quando entrambi i genitori sono portatori di un gene difettoso che provoca la malattia.
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Glaucoma nel gatto

Il glaucoma è una malattia oculare ed una delle cause più comuni di cecità nel gatto. Per questo motivo, è necessario non sottovalutare i sintomi e rivolgersi tempestivamente al veterinario.

Quali gatti sono più frequentemente colpiti?

Che sia giovane o anziano, in genere qualsiasi pelosetto può sviluppare il glaucoma. Nel gatto Siamese è stato identificato un difetto genetico che può portare al glaucoma.

Sintomi: quali sono i sintomi del glaucoma nel gatto?

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Problemi alla terza palpebra del gatto

A differenza degli esseri umani, alcuni animali, tra cui i gatti, hanno una terza palpebra nell'angolo interno dell'occhio. Si chiama “membrana nittitante” e, se si stacca dal suo ancoraggio spingendosi oltre il centro dell'occhio, si parla di prolasso della membrana nittitante.

Il prolasso della terza palpebra è pericoloso?

Ovviamente, la maggior parte delle persone a cui succede di scorgere una membrana di pelle bianca sull’occhio del proprio gatto si spaventa e pensa subito al peggio. In realtà questo problema agli occhi del gatto può essere più o meno serio in base alla patologia che lo ha originato. Non sempre il prolasso della membrana nittitante del gatto è sintomo di una malattia grave, ma è indispensabile recarsi subito dal veterinario per fare in modo di individuare e intervenire sulla patologia fintanto che è in una fase iniziale, e quindi è ancora possibile trattarla.

Quali razze feline hanno più spesso problemi alla terza palpebra?

Il prolasso della membrana nittitante può verificarsi in qualsiasi gatto. Si tratta infatti di un disturbo che si sviluppa indipendentemente dalla razza, dal sesso e dall'età del micio.
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La clamidia nel gatto

La Chlamydophila felis è un batterio intracellulare obbligato. Ciò significa che il batterio dipende dalle cellule ospiti del micio. Al di fuori di queste cellule ospiti può sopravvivere solo per un breve periodo. Di norma, le cellule ospiti sono le cosiddette cellule epiteliali, cioè il tessuto di rivestimento della congiuntiva palpebrale. Una caratteristica particolare della Chlamydophila felis è anche il ciclo di sviluppo in due stadi, caratterizzato da due forme morfologiche:
  • Corpi elementari: questa forma si trova all'esterno delle cellule epiteliali, non ha un metabolismo attivo e rappresenta lo stadio infettivo. Durante la fagocitosi i corpi elementari vengono assorbiti dalle cellule epiteliali e si sviluppano successivamente nei corpi reticolari.
  • Corpi reticolari: Questa forma ha un metabolismo attivo e può moltiplicarsi all'interno delle cellule epiteliali. Una volta sviluppatisi completamente, i corpi reticolari ritornano nuovamente alla forma di corpi elementari e vengono rilasciati dalle cellule epiteliali per esocitosi o per dissoluzione delle cellule (lisi).

Come si trasmette la clamidia nel gatto?

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Il mio gatto ha il naso secco: significa che sta male?

Molti aMici hanno il tartufo (naso) leggermente umido per natura. Questo perché ogni tanto si leccano rilasciando delle secrezioni anche sulla pelle del naso. Questo serve principalmente ad aiutare l'olfatto. Tuttavia, ci sono anche gatti sani che hanno il naso asciutto per la maggior parte del tempo. Quindi, contrariamente alla credenza popolare secondo cui i gatti sani hanno il naso umido, il naso secco può essere del tutto normale.

Il naso secco indica che il gatto è malato?

Gatto Razze feline

Gatto Elfo

Il Gatto Elfo esiste solo dal 2004 è stato creato negli Stati Uniti da Karen Nelson e Kristen Leedom. Queste hanno incrociato l’American Curl con lo Sphynx per creare una nuova razza felina. Lo scopo dell’incrocio era quello di combinare la natura orientata alle persone dello Sphynx con le orecchie arricciate dell’American Curl. L'esperimento riuscì e il Gatto Elfo ne è il risultato. Questa giovane razza ibrida non è ancora riconosciuta come razza a sé stante. Nelle esposizioni feline dell'Associazione Internazionale dei Gatti (TICA) è elencata come una variante del gatto Sphynx. Gli esemplari di Gatto Elfo e di allevatori di questa razza sono ancora molto rari, soprattutto in Europa, dove la richiesta è piuttosto scarsa.

Il Gatto Elfo è il risultato di un “allevamento tortura”?

Se allevare gatti senza pelo sia una manifestazione di crudeltà nei confronti dei pet è oggetto di un controverso dibattito.  la normativa di alcuni Paesi europei considera l'allevamento dei gatti senza pelo come un “allevamento tortura”. L’assenza di pelo rende questi aMici più suscettibili alle malattie della pelle e alle condizioni atmosferiche. I gatti nudi, infatti, soffrono spesso di scottature ed eczemi e si raffreddano più rapidamente. Oltre ad essere privi di pelo, i gatti nudi come il Gatto Elfo sono anche privi di vibrisse. Ogni amante dei gatti sa quanto questi baffi e peli sottili sulle guance, sopra gli occhi e sulle zampe anteriori siano importanti per l'orientamento del tigrotto domestico. Senza vibrisse, i gatti possono percepire l'ambiente circostante solo in misura limitata, soprattutto al buio. Manca un senso che per loro è essenziale e di cui hanno bisogno per i loro normali comportamenti come sgattaiolare, cacciare o saltare.
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Calicivirus felino

Il calicivirus felino (FCV) è un virus “nudo” (sprovvisto di rivestimento lipidico) e a singolo filamento di RNA. È in grado di adattarsi tramite mutazioni spontanee. Pertanto, esistono numerose varianti di questo virus con diversa virulenza (potere infettivo di un agente patogeno). Il calicivirus svolge un ruolo importante nello sviluppo dell'influenza felina. Può causare problemi di salute, ad esempio disturbi respiratori. Se il ceppo virale è particolarmente aggressivo, il calicivirus può essere fatale per il gatto. Pertanto, se sospetti la presenza del virus, è assolutamente necessario che tu faccia curare il tuo pelosetto da un veterinario.

Quali gatti sono più frequentemente colpiti?

Le infezioni da FCV si verificano spesso in luoghi in cui più gatti vivono insieme. Ciò avviene soprattutto nei rifugi, nei gattili o nei siti di allevamento. La diffusione del virus tra i gatti che convivono nella stessa casa è piuttosto elevata, ma non tutti i mici infetti mostrano dei sintomi.
Buono a sapersi: È raro, ma può accadere che un gatto domestico fuori casa contragga la malattia da altri gatti liberi.

Il calicivirus felino è contagioso per gli umani?

I calicivirus sono strettamente specifici dell'ospite. Pertanto, né tu né i tuoi cari correte alcun rischio. Tuttavia, è possibile che il virus si diffonda in casa. È importante, dunque, prestare sempre attenzione all'igiene domestica.

Sintomi: quali sono i segni dell'infezione da calicivirus felino?

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LaPerm

Il tratto distintivo del LaPerm, dal quale deriva anche la denominazione, è, ovviamente, il mantello riccioluto, morbido e staccato dal corpo che gli conferisce un’apparenza leggermente trasandata. Il pelo, corto o lungo, può essere leggermente ondulato o riccio. I ricci pronunciati sono chiaramente preferiti. Alcuni allevatori distinguono tra i seguenti tre tipi di pelo descritti da Linda Koehl:
  • BC (born curled): i gattini nascono già con il pelo arricciato (varietà preferita e oggi la più comune).
  • BS (born straight): i gattini hanno il pelo liscio.
  • BB (born bald): I gattini nascono privi di pelo e sviluppano il loro pelo riccio successivamente.
Il LaPerm non ha restrizioni per quanto riguarda il colore: sono consentiti tutti i disegni e tutte le tonalità di colore. Le possibilità, dunque, sono infinite. Tuttavia, sono particolarmente apprezzati i LaPerm rossi o quelli point (con marcature siamesi), in cui i riccioli sono particolarmente enfatizzati. A seconda dell'età e della stagione, il mantello di questo micio può anche cambiare. Durante la stagione fredda, ad esempio, può diventare più folto, soprattutto nella zona del collo. Altre caratteristiche tipiche di questo pelosetto di taglia media, atletico, snello e muscoloso sono le zampine rotonde e la coda molto folta. Anche le orecchie sono piuttosto grandi e possono avere anche dei ciuffi di pelo sulla punta, simili a quelli di una lince. La testa cuneiforme è caratterizzata da un portabaffi pieno e rotondo da cui emergono, in tinta con il mantello, dei baffi ondulati. Il LaPerm ha anche occhi espressivi, leggermente inclinati e a mandorla, che possono essere di tutti i colori. Il peso di questo pelosetto è compreso tra i 2,5 e i 5 kg. Le femmine sono generalmente più leggere dei maschi.

Storia e origini

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Calcolare l’età del gatto

Come è noto, non è difficile calcolare l’età di un cane: un anno di un cane equivale all’incirca a sette anni di una persona, fermo restando che hanno una certa incidenza anche la razza e il peso del cane. Ma come si fa a calcolare l’età di un gatto? E soprattutto quanto a lungo vivono i gatti? Da che età un gatto può essere considerano anziano?
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Non tutto quello che mangiamo noi umani può essere dato ai nostri amici di zampa. A volte anche piccole porzioni di certi alimenti sono potenziali cibi tossici per cani. In molti casi, invece, tutto dipende dalla quantità, dalla preparazione o dalla frequenza con cui ci lasciamo intenerire dal nostro pelosetto.
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Tetra Testa Rossa

Esistono diverse specie di Tetra Testa Rossa che differiscono solo leggermente nell'aspetto. Tra queste, il Petitella bleheri o Hemigrammus bleheri è il più popolare tra gli amanti dei pesci. Distinguere da questa le specie affini Petitella rhodostomus e Petitella georgiae è piuttosto difficile. Le differenze più importanti sono:
  • Petitella rhodostoma: la colorazione del corpo è un po' più chiara di quella del Petitella bleheri. La colorazione rossa della testa, invece, si estende oltre le coperture branchiali. Questo pesciolino presenta anche una banda longitudinale scura sul corpo.
  • Petitella georgiae: visivamente, questa specie di Petitella è difficilmente distinguibile dalla precedente. Anche in questo caso, la colorazione rossa della testa si estende di solito oltre le branchie ed è più pallido del Petitella bleheri. Come il Petitella rhodostomus, presenta una banda longitudinale scura. Le caratteristiche distintive più importanti sono la diversa dentatura e il ventre piuttosto bluastro.
  • Petitella bleheri: la colorazione rossa è limitata alla testa. Manca inoltre la banda longitudinale scura che caratterizza le altre due varianti.
Ma quali sono le principali caratteristiche riconoscibili del Tetra Testa Rossa? Il colore di base di questo è l'argento, ma deve il suo nome alla testa rossa. L'intensità del colore dipende dal suo stato d'animo. Se sta bene, il colore rosso è più intenso. La pinna caudale, invece, è a strisce bianche e nere. Le differenze tra le femmine (un po' più robuste quando sono adulte) e i maschi sono appena riconoscibili. Entrambi i sessi raggiungono una dimensione di circa 6 cm.
Piccoli animali Razze di roditori e piccoli animali

Serpente del grano

Il serpente del grano è uno dei serpenti non velenosi del genere Pantherophis. Non c'è da preoccuparsi della sua tossicità. Tuttavia, se il serpente ti morde, la ferita può infettarsi rapidamente. È quindi necessario garantire sempre una buona igiene della ferita.

Aspetto: quali sono i segni distintivi del serpente del grano?

Uccelli Benessere degli uccelli

Psittacosi nei pappagalli

In Italia la psittacosi è classificata come una zoonosi soggetta ad obbligo di notifica, secondo l’art.5 del Regolamento di polizia veterinaria. Si tratta, infatti, di uno dei casi di malattie trasmissibili che “[…] devono essere segnalati dal veterinario comunale all’ufficiale sanitario unitamente alle misure urgenti adottate per impedire il contagio all’uomo”. Per quanto riguarda la normativa comunitaria, secondo la Direttiva 2003/99/CE la psittacosi è inclusa nell’elenco delle zoonosi “da sottoporre a sorveglianza in base alla situazione epidemiologica”.

Sintomi: quali segni mostrano i pappagalli affetti da psittacosi?