Tagliare la coda al cane: perché è una pratica vietata This article is verified by a vet

È uno dei temi più discussi, quando si parla di razze canine e di benessere animale: parliamo dell’amputazione della coda dei nostri fedeli amici, di solito fatto per ragioni puramente estetiche. Ma perché se ne parla ancora così tanto, visto che è stato vietato dalla Convenzione Europea per la protezione degli animali? Cerchiamo di rispondere a questa domanda, partendo da come è nata l’abitudine di tagliare la coda al cane.

tagliare coda al cane

Un “ideale di bellezza” molto discutibile: purtroppo, il taglio delle orecchie e quello della coda sono ancora comuni, tra i Dobermann.

Cosa si intende con “taglio della coda”

Tecnicamente, si parla di caudotomia neonatale ed è un’operazione che, in teoria, può essere effettuata soltanto da un medico veterinario, previa sedazione dell’animale tramite anestesia locale, e soltanto entro la prima settimana di vita del cucciolo.

Perché si tagliava la coda al cane, in passato?

Questa pratica ha una lunga storia e originariamente riguardava principalmente i cani usati per i combattimenti e per le razze di cani da caccia. Tagliare le loro orecchie e la coda sarebbe servito a prevenire lesioni a queste parti del corpo, maggiormente esposte.

Al giorno d’oggi, l’amputazione di coda e/o orecchie viene effettuata quasi esclusivamente per ragioni estetiche e va chiaramente a scapito della salute del povero cane. E’ una pratica molto dolorosa, per i nostri fedeli amici, che li rende inutilmente menomati per il resto della loro vita.

Come si taglia la coda al cane?

Partiamo dal presupposto che si tratta di una vera e propria procedura chirurgica, che pertanto dovrebbe essere eseguita esclusivamente da un medico e con somministrazione di anestesia locale. Purtroppo, però, non è sempre così, soprattutto all’estero.

La tecnica chirurgica dipende dalla parte di corpo che si vuole amputare:

  • Coda: il veterinario pratica un’incisione circolare nella pelle del cane, alla base della coda, e recide il tessuto tra due vertebre.
  • Orecchie: il veterinario utilizza una sagoma e blocca le orecchie all’interno di un apposito dispositivo metallico, quindi rimuove le parti sporgenti utilizzando un bisturi.

In entrambi i casi, il veterinario taglia anche i vasi sanguigni e il tessuto nervoso. Questo significa che si tratta sempre di una procedura altamente dolorosa: infatti, i cani che sono stati recentemente amputati, di solito soffrono per settimane, prima che cessi il dolore fisico per la mutilazione a cui sono stati sottoposti.

Quando si fa il taglio della coda ai cani?

  • Nella maggior parte dei casi, questa pratica viene eseguita su cuccioli di poche settimane, tradizionalmente quando hanno attorno alle 7 settimane di vita.

Perché si tagliava la coda al cane?

Purtroppo, sussistono ancora diversi motivi per cui alcune persone portano avanti questa pratica crudele. Oltre ai motivi medici, che naturalmente sono legittimi e non rientrano affatto in questo discorso, si taglia la coda ai cani principalmente per ragioni estetiche. Alcuni allevatori continuano a considerare i cani con la coda o le orecchie mozzate “più belli” di quelli senza amputazione.

Un altro motivo, che viene spesso citato per giustificare questa pratica, è che i cani con la coda mozza correrebbero meno il rischio di lesioni, quando sono a caccia o quando praticano sport cinofili, visto che queste due appendici del corpo (coda e orecchie) non possono più rimanere incastrate tra i cespugli e ferirsi.

Qualcuno obietterà che amputare un arto ad un animale per evitare che si ferisca tra i cespugli sia piuttosto assurdo, e in effetti è difficile trovare plausibile questa spiegazione. Le ragioni estetiche sono, di fatto, quasi sempre il motivo per cui c’è ancora chi pratica il taglio della coda al cane.

A quale razza di cane si taglia la coda?

Purtroppo, alcune razze canine hanno una lunga tradizione legata a questa pratica tanto dolorosa, per i cani, quanto inutile sul piano pratico. In particolare, ricordiamo:

Appare evidente come, in molti casi, si tratti di razze classificate come “da combattimento. La ragione del taglio delle orecchie, in particolare, è quasi sempre motivata dal fatto che il povero cane, con questa mutilazione, assume un’espressione involontariamente più severa e minacciosa.

taglio orecchie cane © Martina Stumpp / stock.adobe.com
Il taglio delle orecchie è ancora comune, in alcune razze, ma è molto controverso e infatti viene osteggiato da veterinari e animalisti.

Perché è vietato tagliare la coda al cane?

Ci sono diversi motivi per cui il taglio della coda e delle orecchie dei cani dovrebbe sempre essere considerato in modo estremamente critico, dal punto di vista del benessere degli animali. Anche quando viene praticato in anestesia locale e da mani esperte, causa diverse problematiche, tutte piuttosto serie, al povero animale mutilato. Vediamole insieme.

Gravi problemi di comunicazione

Ogni parte del corpo dei nostri amici di zampa ha una o più funzioni, molto importanti. La coda è una parte fondamentale del loro corpo, che contribuisce in maniera assolutamente determinante all’espressione del linguaggio del cane: non solo all’interno della specie ma anche con noi umani.

Amputare la coda al cane compromette gravemente e irrimediabilmente la capacità comunicativa del povero animale, nei confronti degli altri cani e delle persone che lo circondano.

Un cane senza coda è costretto a subìre enormi restrizioni, quando si tratta di comunicare con i suoi conspecifici e con le persone. Questa condizione di oggettivo handicap fisico può causare non solo situazioni di ambiguità e di conflitto, a livello di comunicazione, ma anche lo sviluppo di veri e propri disturbi comportamentali, come ad esempio l’aggressività.

Complicazioni pericolose a livello di salute

Oltre al problema della limitata capacità di comunicazione, i cani con la coda mozzata corrono il rischio di subìre complicazioni fisiche, a livello di salute.

Ad esempio, l’amputazione della coda può causare infiammazione e sanguinamento nel sito della ferita. Inoltre, alcuni cani mutilati soffrono della sindrome dell’arto fantasma (ossia provano dolore nella zona del corpo che è stata loro amputata), una situazione gravemente invalidante che a volte permane per tutta la vita del povero animale.

Scopri di più su come il cane affronta e manifesta le situazioni di sofferenza fisica leggendo il nostro articolo “Come capisco se il mio cane ha dolore”.

Disturbi della coordinazione

Come accade per gli altri animali, anche nel cane la coda svolge un ruolo fondamentale per la sua coordinazione. Questa appendice, infatti, è tutt’altro che inutile: al contrario, aiuta il cane a mantenere l’equilibrio durante la corsa e il salto.

Se il povero peloso non ha più la coda, potrebbe avere problemi a muoversi agilmente e a saltare. Questo è il motivo per cui i cani con la coda mozzata hanno spesso problemi a praticare gli sport per cani come ad esempio l’Agility Dog.

Dove è vietato tagliare la coda ai cani?

In Germania, è vietata l’amputazione parziale o totale di parti del corpo del cane, compreso il taglio delle orecchie e quello della coda (art. 6 della legge nazionale sulla protezione degli animali). Chi lo pratica, commette un reato penale.

È anche vietato esporre cani o organizzare mostre canine in cui sono presenti animali con parti del corpo amputate, in particolare le orecchie e la coda.

Anche in Italia questa pratica è vietata, su tutto il territorio nazionale, ma è ammessa in ambito venatorio, quindi per la caccia, soltanto entro i primi 7 giorni di vita del cucciolo. Secondo la nostra Legge 201/2010, infatti, la caudotomia nel cane, come pure la conchectomia, sono diventate a tutti gli effetti pratiche illegali.

Tuttavia, questo divieto è legato agli interventi per ragioni estetiche, compresi quelli correlati all’adeguamento allo standard di razza. Chi viola tale norma, infrange l’articolo 544 ter del Codice penale e rischia una multa fino a 30.000 euro e la reclusione fino a 18 mesi.

Ci sono Paesi dove la caudotomia è legale?

Con poche eccezioni, praticamente in tutti i Paesi europei è vietato amputare la coda ai cani. Per aggirare questo divieto, alcuni allevatori si recano in luoghi dove questa pratica barbarica non è ancora stata messa al bando, come alcuni stati degli USA e della Russia, ad esempio.

In Europa, soltanto pochissimi Paesi non vietano del tutto il taglio della coda, come pure quello delle orecchie del cane, a meno che non vi siano comprovate ragioni mediche per farlo, e sempre ad opera di medici veterinari, nonché sottoponendo il cucciolo ad anestesia.

Quando si può tagliare la coda al cane?

Come abbiamo detto, nel nostro Paese esistono alcune eccezioni alla regola generale che vieta la caudotomia. La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, infatti, facendo riferimento al parere fornito dal Consiglio Superiore di Sanità, contempla la caudotomia neonatale preventiva.

Si tratta dell’amputazione della coda del cane eseguita esclusivamente a cura di un medico veterinario nella prima settimana di vita del cucciolo, in anestesia locale, ed è ammessa esclusivamente per alcune razze di cani da ferma, da riporto e da cerca, suscettibili di essere esposte a problemi di salute, in età adulta, a causa della loro attività di lavoro in condizioni particolari (ad esempio, zone con vegetazione molto fitta o che implicano un impegno motorio molto elevato, da parte del cane, che lo espone a potenziali rischi di fratture e di ferite).

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.


Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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