Gatto da appartamento: una vita piena e felice

gatto da appartamento

Anche i gatti che vivono in appartamento possono avere una vita piena e felice.

A volte non è proprio possibile lasciar uscire di casa il proprio gatto: in tanti casi, semplicemente, la vita in appartamento è l’unica dimensione possibile, per un micio. Con i giusti accorgimenti, però, anche il tuo gatto da appartamento può vivere un’esistenza lunga, piena e felice.

Una casa a misura di gatto

Forse anche tu sei portato a pensare che la cosa migliore per un gatto sarebbe vivere allo stato semi-libero, cioè con la possibilità di entrare e uscire di casa.  Ma non tutti i gatti hanno questa opportunità e soprattutto non sempre l’ambiente esterno è sicuro.

Se vivi in ​​un grattacielo o in un appartamento di città, ma anche in campagna in una zona dove circolano parecchie auto, non per questo devi rinunciare a condividere la vita con un gattino. Anzi: con qualche piccolo accorgimento puoi fare in modo che il tuo micio indoor si senta completamente a suo agio e soddisfatto vivendo una vita piena anche tra le mura di casa.

Gatti che vivono in un appartamento in affitto

Non sempre i proprietari di casa che affittano il loro appartamento sono entusiasti all’idea che il loro locatario conviva con cani o gatti, specialmente se l’immobile che affittano è ammobiliato. Per questo, prima di adottare un gatto, ti conviene verificare cosa prevede il tuo contratto di affitto.

In Italia i regolamenti condominiali non possono vietare la detenzione di animali domestici (ma possono stabilire precise regole di convivenza). Il divieto assoluto ad avere cani e gatti è possibile solo nel caso in cui firmino la clausola di divieto tutti i condomini all’unanimità. Il “padrone di casa”, invece, può inserire questo punto nel contratto di locazione: sta a te valutare se accettarlo o meno.

Uno o più gatti?

I gatti che vivono all’aperto durante il giorno (e la notte) possono rapportarsi anche con gli altri mici di quartiere. Non sono sempre rapporti armoniosi e anzi spesso ci sono aspre lotte territoriali. Ma sono tutte situazioni che fanno parte della normale vita di un gatto, e non c’è nulla di cui preoccuparsi.

I gatti indoor non hanno questa opportunità. Anche per questo motivo molte persone decidono di ospitare due o più gatti nella stessa casa. È un’esigenza sentita soprattutto da chi lavora fuori e lascia quindi solo il proprio gatto tutto il giorno.

La condizione indispensabile per far convivere nella stessa casa più gatti è che questi si intendano e vadano d’accordo. Di solito la convivenza è più semplice se gli animali sono dello stesso sesso e più o meno coetanei. Anche i fratelli in linea di massima vanno d’accordo per tutta la vita.

Vivere con un gatto: le dimensioni dell’appartamento

La dimensione media di un appartamento in Italia è di circa 117 mq. Il territorio di un gatto, invece, vale a dire la sua area di movimento quando è in libertà, è compresa tra 3.500 e 25.000 mq.

Questo non significa che hai bisogno di vivere in un palazzo, per poter ospitare uno o più gatti. Il fattore determinante non è la dimensione dell’appartamento, ma il fatto che l’arredamento e il numero di stanze permetta ai gatti di muoversi a sufficienza e di avere abbastanza stimoli.

Come regola generale, dovresti avere al massimo tanti gatti quante sono le stanze del tuo appartamento. Se ti piacciono questi affascinanti animali saprai già che hanno bisogno anche di angoli appartati e tranquilli nei quali ritirarsi, di tanto in tanto.

Il tuo gatto ha paura o ha spesso bisogno di ritirarsi per potersene stare per conto suo? In questo caso è ancora più importante non esagerare con l’affollamento: non dovrebbero esserci più gatti, persone o cani di quante sono le stanze del tuo appartamento. Ad esempio, se vivi in ​​coppia in un trilocale, hai posto solo per un gatto timido o pauroso.

Ha senso vaccinare un gatto da appartamento?

Non entrando mai a contatto con altri gatti, i mici indoor non hanno bisogno di fare molte vaccinazioni: il loro rischio di contagio è drasticamente inferiore. Tuttavia, anche i gatti che vivono in appartamento dovrebbero essere vaccinati contro il virus della panleucopenia felina e contro l’influenza felina, perché queste malattie possono essere trasmesse anche in altri modi.

Esistono delle linee guida internazionali per le vaccinazioni del cane e del gatto: sono chiamate WSAVA e vale la pena conoscerle, anche solo per confrontarsi sull’argomento insieme al proprio veterinario di fiducia.

È importante prendere alcune semplici precauzioni anche per evitare che un gatto si perda: uno strumento semplice è l’inserimento del microchip. In Italia non esistono anagrafi feline nazionali né organizzazioni riconosciute che si occupino, all’occorrenza, di rintracciare i gatti smarriti.

Ma il microchip è comunque una precauzione che può fare la differenza: se qualcuno trova il tuo gatto, può portarlo in una clinica veterinaria o in un rifugio e risalire facilmente a te.

Può capitare che un gatto di appartamento scappi di casa, magari saltando da un balcone o da una finestra lasciata aperta. A volta basta un piccolo momento di disattenzione per perdere un micio. Per questo è importante dotarlo di microchip o di medaglietta identificativa.

Quali gatti sono adatti a vivere in appartamento?

Alcuni gatti, specialmente quelli più timidi, non hanno nessuna voglia di uscire. Preferiscono il comfort e la sicurezza del loro appartamento. Anche i mici molto anziani o portatori di handicap dovrebbero rimanere in casa. Se il tuo gatto soffre di una malattia contagiosa come l’aids felino (FIV) dovrebbe sempre rimanere in casa.

È improbabile che un gattino che non ha mai vissuto fuori casa senta la mancanza della vita all’aperto. Può condurre una vita felice anche senza uscire e muoversi all’esterno. La situazione è diversa con gli ex randagi o con i classici gatti di campagna: hanno bisogno della loro libertà e si sentono rinchiusi, se non possono più uscire.

Con il suo carattere calmo e tranquillo, il British Shorthair è un perfetto gatto indoor.

Le razze adatte a vivere in appartamento

Se un micio possa essere felice o meno come gatto indoor dipende principalmente dal suo carattere e dalle caratteristiche individuali. Ma è anche vero che ci sono razze feline più adatte di altre a vivere tra le mura di casa.

Temperamenti riflessivi e calmi come i British Shorthair possono condurre una vita felice anche come puri gatti indoor. Anche il Persiano ha un desiderio di libertà molto ridotto. Non per niente i Persiani sono tra le razze più popolari in assoluto!

Anche gli Sphynx stanno meglio in casa che fuori, essendo privi di pelo. Avendo la pelle così esposta, poi, sono molto sensibili al freddo, ai raggi UV e in generale a graffi e ferite anche minimi.

Con un’altezza al garrese di soli 20 cm, il Singapura è la razza felina più piccola al mondo, e quindi perfetta per la vita in appartamento. Proprio in virtù della loro corporatura minuta, sarebbe difficile per questi micini farsi valere contro i gatti più grandi del vicinato.

Ma attenzione a non farti ingannare dall’aspetto: il Singapura, per esempio, ha l’argento vivo addosso. Ci sono diverse razze feline di corporatura minuta che hanno comunque bisogno di fare molta attività ogni giorno.

Cosa deve esserci in un appartamento per essere a misura di gatto?

Rispetto al mondo esterno, ovviamente un appartamento è uno spazio molto ristretto. Per questo motivo è molto importante che la tua casa soddisfi le principali esigenze del tuo micio.

I gatti amano osservare l’ambiente che li circonda da una posizione elevata. I tiragraffi ad albero e quelli a parete offrono sedute rialzate stabili, ideali per controllare quello che succede in casa rimanendosene in disparte.

È importante non posizionare i tiragraffi in una stanza separata della casa, dedicata ai gatti. I nostri pelosetti infatti adorano essere al centro dell’azione, quindi il soggiorno è il posto migliore dove posizionare questo accessorio utile e divertente.

Per affilare i suoi artigli ogni giorno, il tuo micio ha bisogno di usare il tiragraffi o un graffiatoio. Altrimenti il rischio è che si rivolga ai mobili di casa e inizi a graffiare il divano approfittando della sua morbida imbottitura.

Altrettanto importante è offrire al tuo pelosetto la possibilità di ritirarsi in qualche nascondiglio protetto. Perfetti allo scopo sono sia le nicchie coccolose sia i tiragraffi a torre, dove nascondersi e riposare in pace.

Di tanto in tanto, puoi lasciare a disposizione del tuo gatto una scatola di cartone: scoprirai che non c’è micio che possa resistere ad una scatola vuota lasciata alla sua portata.

Tra gli accessori indispensabili per arredare l’appartamento in modo che sia confortevole per il tuo pelosetto, ci sono senz’altro anche le toilette per gatti. L’ideale è posizionarle in un punto molto tranquillo della casa, riparato da due lati. Tieni presente che ai gatti piace avere sempre a disposizione una via di fuga aperta, quando si ritirano nei loro cantucci.

Se hai più di un gatto, la regola per le toilette è che devono sempre essere una in più dei mici di casa. Quindi, ad esempio, ti servono 3 toilette se vivi con 2 gatti.

Verifica quali potrebbero essere i pericoli del tuo appartamento

Prima di adottare un micetto, vale la pena fare un’attenta verifica delle possibili situazioni a rischio che potrebbero presentarsi, in casa. Ci sono piante velenose? Le finestre sono protette (vasistas e davanzale)? Hai messo in un posto sicuro medicinali, i detersivi e gli alimenti pericolosi per i gatti?

Abituati a tenere sempre chiuso il coperchio del water e controlla la lavatrice e l’asciugatrice prima di metterle in funzione.

Un balcone a misura di gatto

Per far prendere di tanto in tanto una boccata d’aria al tuo micetto, sarebbe importante che il tuo appartamento avesse almeno un balcone. Sfortunatamente, terrazzi e poggioli sono al tempo stesso una preziosa opportunità e un rischio reale, perché i gatti possono cadere dal balcone e farsi molto male se non addirittura morire.

Non credere alla leggenda delle nove vite dei gatti e non pensare che cadano sempre in piedi, senza mai farsi male. Il tuo micio ha bisogno di un balcone messo in sicurezza, il che significa dotarlo di una rete per gatti. Ne esistono di facili da montare e rimuovere, che non richiedono alcun foro nei muri.

Dai un’occhiata anche all’articolo del magazine zooplus che ti spiega tutto quello che c’è da sapere per rendere sicuro il tuo balcone a prova di gatto!

Al tuo gatto indoor piace moltissimo giocare con te ogni volta che puoi.

Come intrattenere un gatto da appartamento

Sappiamo tutti che i gatti hanno un innato istinto di caccia. Ma in un appartamento il tuo pelosetto al massimo può catturare una mosca ogni tanto. Gli serve un’occupazione, attività di gioco e di movimento che lo tengano attivo e vivace.

L’ideale è offrirgli più opportunità, ogni giorno. Ad esempio, puoi lanciare qualche pallina gioco in giro per casa e lasciare che si diverta ad inseguirle. Puoi anche procurarti una cannetta con piume che imita gli uccelli, per giocare insieme a lui stimolando i suoi riflessi.

Anche i topolini e i peluche sono adatti come sostituto delle “prede vere”. A molti gatti piace giocarci per ore.

Se invece hai poco tempo da dedicare al tuo coinquilino peloso, puoi sempre tenerlo occupato con un gioco di intelligenza. Esistono giochi molto divertenti e stimolanti, con piccole cavità e rientranze da cui il tuo gatto potrà divertirsi a “pescare” snack e croccantini, usando le sue zampette di cacciatore.

Nello shop online di zooplus trovi una vastissima scelta di giochi per gatti. Dai subito un’occhiata!

Vantaggi e svantaggi della vita in appartamento

Siamo abituati a considerare la vita all’aria aperta la situazione ideale, per un gatto, perché in qualche modo più naturale. A dire il vero però ci sono diversi vantaggi ad allevare un micio soltanto in casa:

  • In casa i gatti non vengono investiti dalle auto, non finiscono nelle mani di persone che li maltrattano, non rischiano di venire uccisi per sbaglio da un cacciatore o da altri animali.
  • Evitano di finire in dispute territoriali con altri gatti, e quindi non vengono feriti né si ammalano dei virus e delle patologie infettive tipiche dei gatti randagi.
  • Non solo le malattie infettive, ma anche i batteri e tutti i generi di parassiti sono un pericolo infinitamente più limitato per i gatti che vivono in casa.
  • Molto meno stress per te e per lui: i gatti che vivono all‘aperto “spariscono”, si perdono, conducono una vita molto meno rilassata e in media vivono meno a lungo dei gatti indoor.

Vivere in appartamento, insomma, è decisamente più sicuro. La sicurezza, si sa, ha il suo prezzo. Questi sono gli svantaggi della vita domestica:

  • Si muovono meno e quindi tendono al sovrappeso
  • Non possono esprimere appieno la loro natura di cacciatori
  • Sono completamente dipendenti dai loro umani. Hanno bisogno di noi per mangiare, bere e per la loro toilette.

Leggi anche il nostro articolo “Gatto di casa o libero: tutti gli aspetti da considerare”, per capire quale situazione di vita sia la migliore, per il tuo amico peloso.

La questione di fondo è che i gatti che vivono in appartamento possono sicuramente condurre una vita felice. La cosa più importante è che siano già abituati alla vita domestica e che non sentano quindi la mancanza dell’ambiente esterno.

In tutti i casi, se decidi di adottare un micetto che vivrà tutta la sua vita tra le mura di casa tua, devi garantirgli un ambiente accogliente e sufficienti occasioni di gioco e di attività.

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Per quanto difficile possa essere, la cosa migliore che puoi fare è mettere da parte i tuoi sentimenti e concentrarti sull’unica cosa importante in questo momento: il benessere del tuo gatto. Sei responsabile per lui, che dipende in tutto e per tutto dalle tue cure, soprattutto in questi suoi ultimi giorni di vita. Purtroppo non ci sono regole né tabelle che ci facciano capire con esattezza quale sia la qualità di vita accettabile per un gatto. Tutto dipende dalla situazione e dalle caratteristiche individuali. Un micetto con una mente calma e un carattere resiliente potrebbe essere in grado di affrontare abbastanza bene persino una paralisi e le restrizioni di movimento dovute a questa infermità. Anche i gattini ciechi possono condurre una vita felice. D'altra parte, i nostri amici felini sono veri e propri maestri nel nascondere il dolore, quando soffrono. Sono capaci di “far finta di niente” per molto tempo: per questo non è affatto facile capire quanto stia davvero soffrendo un gatto e quando sia il momento giusto lasciarlo andare. Ecco quali sono i segnali che possono significare che il tuo gatto prova forte dolore:
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  • si ritrae quando ti avvicini e in generale sembra apatico
  • determinate situazioni e contatti fisici lo fanno reagire in maniera aggressiva
È chiaro che il dolore in sé non è certo un motivo valido per porre fine alla vita del tuo micetto. L'eutanasia del gatto è un’opzione sensata se e solo se non ci sono più possibilità di trattare il dolore o la malattia del tuo pelosetto così da concedergli una qualità di vita accettabile.

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