L’istinto predatorio nel gatto: come funziona?
In natura il gatto inizia andando in cerca della preda nella propria riserva di caccia. Dopo diverse perlustrazioni sceglie un luogo che reputa promettente e aspetta con pazienza. Una volta individuata una preda, avanza di soppiatto: utilizzando ogni nascondiglio disponibile, si avvicina poco a poco arrivando a pochi metri di distanza dalla vittima designata e si mette in agguato.
Lo sguardo segue ogni movimento della potenziale preda mentre le zampe posteriori si flettono leggermente all’indietro …e zac, la posta è finita!
Con la coda dritta e tesa all’indietro il gatto balza in avanti facendo uno o più salti.
È tutta una questione di calcolo: il balzo decisivo avviene in modo che le zampe posteriori siano le prime a toccare terra per arrestare il salto, mentre quelle anteriori devono agguantare la preda.
In questo modo il gatto riesce a seguire movimenti della vittima anche durante il salto e a muovere quindi la parte anteriore del corpo nella direzione giusta per agguantarla.
Se ha la possibilità di balzare sulla preda dall’alto riuscirà ad afferrarla più velocemente: in questo caso non avrà bisogno di colpirla con la zampa, ma la afferrerà rapidamente con gli artigli.