Quali sono le differenze tra cane e lupo? This article is verified by a vet

lupo

Le orecchie corte, portate dritte e di forma triangolare sono tipiche del lupo.

Il cane è considerato il migliore amico dell’uomo, eppure discende da un predatore. Ma quando è accaduto che lupo e cane prendessero strade diverse? E quanto di selvatico c’è ancora nel nostro cane domestico di oggi? Mettiamo cane e lupo a confronto, per capire e conoscere meglio i nostri amici di zampa.

Lupo e cane condividono di nuovo il territorio

Dopo essersi praticamente estinti per lungo tempo, i lupi stanno lentamente riprendendosi il loro vecchio habitat. In Italia si stima che ci siano circa 3300 lupi, con una presenza più significativa nell’Italia peninsulare rispetto alle regioni alpine, dove la popolazione dei lupi è monitorata dal DBIOS, il Centro referenza grandi carnivori del Piemonte e dell’Università di Torino.

Puoi raccogliere dati e informazioni più complete su questo argomento consultando le pagine dell’ISPRA, il nostro istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

E’ chiaro che, rispetto ai quasi 9 milioni di cani domestici presenti nel nostro Paese, il numero dei lupi è veramente irrisorio. Tuttavia, vale la pena di dare un’occhiata alle somiglianze, alle differenze e al rapporto tra questi due splendidi animali.

2 cane lupo di saarlos siedono nel bosco
Cane o lupo? Il Cane da lupo di Saarlos assomiglia moltissimo al suo cugino selvatico.

Qual è la differenza? Cane e lupo a confronto

Certo, nessuno confonderebbe mai un Carlino o un Bassotto con un lupo. Eppure, nonostante la variopinta realtà delle odierne razze canine, ci sono ancora cani che assomigliano molto ai lupi e sono anzi difficili da distinguere dai loro cugini selvatici.

Ad esempio, spesso è facile scambiare per lupi gli esemplari di alcune razze di cani da caccia. Basti citare l’esempio del Levriero Irlandese (o Irish Wolfhund) e del Cane da lupo di Saarloos.

Entrambi hanno un aspetto simile a quello del classico lupo grigio. Tuttavia, con i suoi 60-80 cm di altezza al garrese, il lupo grigio è un po’ più grande del Cane da lupo di Saarloos, il quale non supera i 70 cm.

Sapevi che esistono anche specie di lupi che hanno la pelliccia bianca, nera o marrone-rossastra? Non solo, anche il colore degli occhi può variare tra le diverse specie di lupo.

Lupo vs. Cane: Le 5 differenze principali

Queste sono le caratteristiche che aiutano a distinguere i due animali. Spesso, però, solo l’analisi del DNA può dare la certezza che si tratti effettivamente di un lupo e non di un cane da caccia:

  • La forma delle orecchie:le orecchie del lupo sono un tratto assolutamente tipico. Piccole, portate diritte e a forma triangolare. Alcune razze di cani hanno orecchie simili, è vero, ma nella maggior parte dei casi sono più grandi delle orecchie del lupo, oppure pendono e sono flosce.
  • L’andatura:quando corre, il lupo cammina con le zampe posteriori sulla traccia delle zampe anteriori. I cani domestici, invece, cambiano spesso andatura e quindi lasciano tracce più irregolari.
  • Il portamento della coda:di solito i lupi tengono la coda bassa, mentre i cani domestici la alzano spesso, ad esempio quando sono eccitati durante un incontro. In pratica, i cani tengono la coda sollevata in modo diverso a seconda del loro stato d’animo, i lupi no.
  • La comunicazione:i cani hanno imparato ad interagire con i loro umani. E infatti abbaiano e usano la voce per comunicare, mentre i lupi ululano e guaiscono. E’ raro che un lupo emetta il classico “bau” del cane.
  • La digestione:anche se si tratta in entrambi i casi di una specie carnivora, i cani domestici, a differenza dei lupi, sono in grado di digerire gli amidi che si trovano in alcune piante come i cereali. I lupi no.

Ti sei mai chiesto se i cani possano vivere da vegetariani? Scoprilo leggendo il nostro articolo del Magazine sul tema Alimentazione vegetariana per cani!  

Importanti somiglianze tra cani e lupi

Anche se visivamente non tutti i cani assomigliano ai lupi, ancora oggi hanno comportamenti simili. Vediamo nel dettaglio le somiglianze tra i due animali:

  • Eccellente senso dell’olfatto e dell’udito.
  • Entrambi sono carnivori
  • Entrambi sono animali da branco.
  • Entrambi si rotolano nel terreno per camuffare il loro odore alle potenziali prede.
  • L’istinto predatorio è presente in entrambe le specie, anche se in alcune razze canine è soltanto accennato e non è determinante.

Quanto a lungo vive un lupo?

In termini di aspettativa di vita, le due specie non sono molto distanti tra loro: come molte razze di cani domestici, anche i lupi vivono circa 14-16 anni.

L’evoluzione del cane: tutti i cani discendono dai lupi?

A livello scientifico, l’origine del nostro cane domestico (Canis lupus familiaris) non è ancora stata del tutto chiarita. I ricercatori ipotizzano che cani e lupi discendano da una sorta di “cane primordiale”. Tuttavia, si discute ancora su quando il moderno cane domestico abbia iniziato a distinguersi e a separarsi, a livello evolutivo, da questo suo antenato lupo (Canis lupus).

Per molto tempo, gli archeologi hanno ipotizzato che l’addomesticamento del cane domestico da parte dell’uomo sia iniziato circa 15.000-20.000 anni fa. Altri scienziati, invece, sulla base di nuovi scavi, fanno risalire la presenza del primo cane primordiale addirittura a 135.000 anni fa.

L’obiettivo di numerosi studi genetici effettuati sugli scheletri recuperati negli scavi è proprio quello di riuscire a definire l’ascendenza del moderno cane domestico.

L’ipotesi più nota è che l’uomo dell’età della pietra e i lupi dell’epoca avessero una dieta simile. Quando i cacciatori uccidevano la selvaggina, i lupi rimanevano sempre vicino a loro sperando di riuscire ad accaparrarsi qualche scarto.

Grazie a questa costante vicinanza, il lupo si abituò gradualmente agli umani e viceversa. Alcuni di loro divennero mansueti e lentamente gli esseri umani iniziarono ad integrarli nella loro vita quotidiana.

Il lupo smise quindi di essere un concorrente, per l’uomo, e si trasformò in un alleato. Il suo compito divenne essenzialmente quello di proteggere il cibo comune da altri predatori come orsi e tigri dai denti a sciabola.

Nel corso di migliaia di anni, l’uomo ha iniziato ad allevare diverse razze di cani e, a seconda dell’impiego che intendeva assegnare loro, ha sfruttato a suo vantaggio alcune caratteristiche comportamentali degli amici di zampa.

È così che sono nati i cani da caccia e i cani da compagnia, che ancora oggi svolgono compiti molto importanti per l’essere umano.

gruppo di cani golden retriever, spaniel, border collie and amstaff
Addomesticando il cane, l’uomo ha gradualmente iniziato a sviluppare le diverse razze.

Fino a che punto il cane di oggi è ancora imparentato con il lupo?

La corrispondenza genetica tra cani e lupi differisce solo di qualche punto percentuale. I due animali sono quindi ancora strettamente imparentati. Tuttavia, è vero anche che si sono molto allontanati l’uno dall’altro.

Dal cane originario di un tempo si sono sviluppate numerose razze canine: secondo la FCI (Fédération Cynologique Internationale), esistono oltre 350 razze riconosciute, le quali differiscono nell’aspetto e nella natura a volte più e a volte meno, l’una dall’altra.

Viste le caratteristiche genetiche di entrambe le specie, teoricamente è possibile incrociare i lupi con i cani domestici. Facendolo si ottiene una prole fertile, i cosiddetti ibridi di lupo-cane.

Tuttavia, visto che i cicli dei due animali sono molto diversi tra loro, in natura questi ibridi sono piuttosto rari: più spesso si tratta di ibridi creati dall’uomo.

Visto che i lupi sono animali protetti dalla legge, lo sono anche la loro progenie, vale a dire le generazioni da F1 a F4. Questo implica che la detenzione di lupi e ibridi di lupo è vietata, a meno di avere un permesso ufficiale e un certificato di origine.

In Italia esiste la possibilità di ottenere l’affidamento di un lupo: chi decide ad esempio di soccorrere un cucciolo di lupo italiano deve aderire ad una serie di impegni rispetto alla sua riproduzione, all’addestramento e alla partecipazione ad attività dedicate.

In pratica, esiste un’associazione preposta, l’Associazione degli Affidatari Allevatori del Lupo Italiano, la quale funge anche da anagrafe ufficiale e può certificare il pedigree di questi lupi, in genere affidati alle unità cinofile oppure a membri dell’associazione stessa.

Bisogna dire che, anche se si ottiene il permesso di allevare un lupo alla stregua di un animale domestico, è molto difficile farlo in modo idoneo. Si tratta di pelosetti schivi e amanti della libertà, che hanno bisogno di molte tane/rifugi e di tanto spazio. Allo stesso tempo, essendo animali da branco, hanno bisogno di socializzare tra loro e non possono restare da soli.

Infine, ma non meno importante, il loro linguaggio del corpo è molto diverso da quello del cane. Le incomprensioni tra animale e proprietario, quindi, sarebbero inevitabili e grandi.

Come reagiscono i cani quando vedono i lupi?

Chi vuole godersi questi splendidi animali selvatici rispettando le loro esigenze, può ammirarli nel loro ambiente naturale, i parchi naturali e faunistici.

La probabilità di un incontro casuale è bassa. Se un cane incrocia un lupo, probabilmente il suo parente selvatico reagisce con interesse. In ogni caso, il consiglio è quello di essere prudenti. Se succede, richiama il tuo cane e mettigli il guinzaglio. Di norma, il lupo a quel punto si ritira. Se si tratta di un esemplare particolarmente curioso, puoi provare a farlo allontanare facendo rumore.

Sei ancora alla ricerca di un cane con cui scoprire la natura facendo insieme tante passeggiate nei boschi? Allora dai un’occhiata ai nostri ritratti delle razze canine più famose: troverai sicuramente il pelosetto perfetto per te.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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