{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/piccoli-animali/razze-di-roditori-e-piccoli-animali/cricetus-cricetus-il-criceto-europeo","title":"Cricetus cricetus, il criceto europeo","mag_id":401910,"is_single":true,"cat_name":"Piccoli animali","sub_cat_id":549,"sub_cat_name":"Razze di roditori e piccoli animali","cat_id":547}
Cricetus cricetus è il nome scientifico del cosiddetto criceto comune, il quale è, al tempo stesso, il più grande e quello maggiormente a rischio di estinzione. Eppure sono diverse le ragioni per cui vale la pena salvare questo pelosetto di taglia XL. Con il suo mantello coloratissimo, il criceto europeo non è solo molto carino ma è anche pieno di risorse. Scopriamole insieme.
A prima vista, il criceto europeo (Cricetus cricetus) assomiglia molto al suo parente stretto, il Criceto dorato. Tuttavia, osservandoli più attentamente, si notano subito alcune importanti differenze. Prime tra tutte, le dimensioni: i criceti europei sono grandi più del doppio.
Quanto pesa un criceto europeo?
Con le sue dimensioni importanti, il criceto comune svetta rispetto agli altri anche in termini di peso: in media, infatti, si colloca tra i 400 e i 600 gr. Per fare un confronto, il più comune criceto nano pesa tra gli 80 e i 190 gr.
Anche a livello di lunghezza, questi roditori non temono confronti, raggiungendo i 35 cm: si tratta di misure più simili a quelle del porcellino d’India, piuttosto che del classico criceto domestico.
Analogamente ad altre specie di roditori, anche nel criceto comune di solito le femmine sono leggermente più piccole e più leggere dei maschi.
Un roditore dal mantello variopinto
Una particolarità davvero interessante di questo impressionante roditore è quella legata al suo mantello: il criceto selvatico, infatti, è considerato il pelosetto più colorato d’Europa, proprio in virtù della sua pelliccia straordinariamente variopinta.
Il ventre è nero, il dorso e i fianchi hanno un colore marrone-ruggine, mentre la testa e le spalle presentano caratteristiche macchie bianche. Detto questo, non è raro trovare esemplari di criceto europeo con un mantello diverso dallo standard sopra descritto.
Il carattere del Cricetus cricetus
Questo simpatico animaletto trascorre gran parte delle sue giornate costruendo tane molto estese e ramificate, che realizza nel terreno sotto i campi coltivati. Professionisti degli scavi, questi simpatici architetti a quattro zampe sono veramente ingegnosi.
Infatti, non appena arriva l’autunno, non si limitano a scavare tane sotterranee, ma fanno anche ampia scorta di semi e di cereali, riempiendo le loro tasche guanciali e preparandosi per l’inverno.
Durante i mesi più freddi, il nostro piccolo amico rallenta la sua attività sino a fermarsi: il criceto europeo, infatti, va in letargo per un totale di 6 mesi, durante i quali, ogni settimana o ogni due, si trascina assonnato verso la sua scorta di grano per ricaricare le batterie e tornare a “dormire”.
La riproduzione avviene in estate: i grandi criceti europei partoriscono 2-3 volte all’anno e la capacità riproduttiva delle femmine è davvero notevole. Come la maggior parte dei criceti, anche quello comune è solitario e notturno, tranne durante la cosiddetta “stagione degli amori”.
Uno spettacolo raro: un esemplare di criceto europeo che lascia la tana solo per cercare cibo all’esterno.
Alimentazione: cosa mangiano i criceti comuni?
Di cosa si nutre il criceto europeo? In assenza di mangime, in natura questo simpatico roditore si nutre di diverse piante tipicamente presenti nei campi coltivati. Nelle sue spaziose tasche guanciali finiscono infatti cereali in chicchi, semi di erbe selvatiche, erbe aromatiche, legumi e qualche pezzo di barbabietola o di patata.
Come tutti i criceti, anche quello europeo non disdegna le proteine animali: piccoli insetti e lombrichi fanno parte della sua dieta e offrono un po’ di varietà, di tanto in tanto.
Quanto vive il Cricetus cricetus?
In natura, l’aspettativa di vita di un criceto comune è di circa 3 anni. Tuttavia, è fondamentale che trovi cibo a sufficienza e un posto dove vivere, per sé e per la propria famiglia. In cattività, invece, i criceti di grandi dimensioni possono vivere fino a 5 anni e sono quindi più longevi delle specie di criceti più piccole.
Dove vivono i criceti comuni?
Prima che venissero decimati, questi criceti di grandi dimensioni erano di casa nei campi di diversi Paesi europei, dove trovavano grano e comodi nascondigli. In genere, infatti, l’habitat del criceto europeo sono proprio i prati, le steppe e i campi di molte zone d’Europa.
Anche se per sopravvivere all’inverno ha bisogno solo di 1-2 kg di cibo, ogni anno il criceto europeo immagazzina nella sua tana circa 4 kg di scorte alimentari. Quando la loro popolazione era più numerosa, venivano trattati come parassiti, il che ne ha ridotto drasticamente il numero.
Perché i criceti europei sono a rischio di estinzione?
Responsabile del drammatico calo numerico di questi tenere animaletti è l’agricoltura: il paesaggio agricolo perde rapidamente varietà, il che priva gli animali della possibilità di nascondersi e di accumulare sufficienti scorte per l’inverno.
Inoltre, è sempre più difficile per questi architetti delle buche trovare idonee aree per la riproduzione.
Infatti, da qualche tempo il criceto europeo è in cima alla lista delle specie a rischio estinzione. Si stima che, se non vengono intraprese misure correttive, questi roditori si estingueranno entro il 2050.
Salviamo il criceto comune: interviene la Corte di Giustizia europea
Nel novembre 2021, la Corte di giustizia europea (CGE) ha rafforzato le misure di protezione dei criceti comuni e ha ribadito il loro diritto a vivere nel proprio habitat naturale. I giudici hanno sancito anche che non si possa disturbare o distruggere le tane e i luoghi di riproduzione dei criceti selvatici. Ciò vale anche nel caso in cui le tane sembrino abbandonate, ma non è possibile escludere che vi facciano ritorno.
Il criceto europeo è un animale domestico?
Sono molto carini, ma raramente si riescono ad osservare in natura: i criceti europei vivono per la maggior parte del tempo sottoterra e purtroppo sono diventati animali in via di estinzione. In passato, gli allevatori li conoscevano bene per via dei danni che causavano ai loro campi, specie durante la stagione dei “preparativi” in vista dell’inverno.
Con la loro abilità nello scavare, tuttavia, forniscono un contributo importante alla fertilità del suolo. Per fare in modo che l’agricoltura ne tragga un reale vantaggio, devono esserci molti più criceti comuni di quanti non ve ne siano al momento. Ecco perché, in diversi Paesi, esistono numerosi progetti per ripopolare le campagne di criceti europei.
Uno dei più importanti a livello europeo è quello tedesco: l’obiettivo è fermare la decimazione del criceto europeo in cinque Länder federali e creare le basi per consentire al Cricetus cricetus di tornare a vivere indisturbato nelle nostre campagne.
Per tutte queste ragioni, il criceto europeo non può essere allevato come un comune animale domestico. Ma chi lo sa: forse le cose cambieranno e, se questi simpatici “professionisti delle gallerie” verranno salvati, a livello di specie, la loro popolazione crescerà di nuovo e magari si potrà pensare di consentirne l’adozione, come accade per le altre specie di criceti.
Scheda del Cricetus cricetus
In breve:
conosciuto anche come “criceto europeo”, il criceto comune è il più grande della specie e allo stesso tempo quello maggiormente a rischio di estinzione. Grande esperto di buche e tane, vive sottoterra, nei campi di tutta Europa.
Origine:
Europa
Peso:
tra i 400 e i 600 gr
Lunghezza:
sino a 35 cm
Mantello:
molto variopinto. In genere, il ventre è nero, il dorso e i fianchi hanno un colore marrone-ruggine, mentre la testa e le spalle presentano caratteristiche macchie bianche.
Aspettativa di vita:
in cattività fino a 5 anni, in natura circa 3 anni.
Prezzo:
non si può acquistare perché non è un animale domestico.
Carattere:
intelligente, ingegnoso, solitario, notturno.
Riproduzione:
in primavera-estate. Le femmine sono fertili già a 43 giorni di vita e si riproducono 2-3 volte l’anno.
Alimentazione:
cereali in chicchi, semi di erbe selvatiche, erbe aromatiche, legumi e qualche pezzo di barbabietola o di patata. Non di rado assume anche proteine animali, sotto forma di insetti e lombrichi.
Letargo:
durante la stagione autunnale e invernale, questo criceto si rifugia nella sua tana e va in letargo per complessivi 6 mesi.
Sabrina Quente
Da che ho memoria, gli animali sono sempre stati i miei compagni di vita: praticamente non c'è una mia foto da bambina in cui io non abbia un pappagallino sulla testa o un gatto acciambellato sulle gambe. Da più di dieci anni scrivo come editore su vari argomenti che spaziano dall'assicurazione sanitaria alla vita insieme ai gatti. Al mio fianco ho sempre lei, la mia micia Mimì: è la migliore fonte di ispirazione possibile e soprattutto sa quando è il momento di prendersi una pausa dalla scrittura.
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