Le 10 domande per l’allevatore di gatti

domande per allevatore

Che tu abbia deciso di acquistare un Persiano, un Ragdoll, un Maine Coon, un British Shorthair  o un gatto di una qualsiasi altra razza, come prima cosa è indispensabile scegliere un allevatore serio. Ma da cosa si capisce che l’allevatore scelto è davvero affidabile e che i gattini sono sani? Per essere sicuro di aver fatto la scelta giusta, ci sono alcune domande per l’allevatore che dovresti ricordare di rivolgergli.

Riflessioni da fare prima dell’arrivo del gatto

Decidere di far entrare un gatto nella tua vita e nella tua casa rappresenta un grande cambiamento. Improvvisamente avrai a che fare con una creatura con esigenze e necessità specifiche di cui dovrai tenere conto. Quale membro della famiglia si occuperà del gatto nei prossimi 10–15 anni, garantendogli occasioni per muoversi e per intrattenersi in maniera attiva, offrendogli un’alimentazione sana e tutte le cure appropriate?

E chi si prenderà cura di lui quando sarai in vacanza? Chi desidera acquistare un gatto dovrebbe prima porsi queste domande e agire d’impulso. D’altra parte non vorremmo certo finire con il lasciare l’amato micio in un gattile soltanto perché improvvisamente ci siamo accorti che non è compatibile con il nostro stile di vita.

 

È meglio un gatto di razza o un semplice gattino?

Una volta che ti sei informato bene in merito alle esigenze e alle abitudini feline, se sei sicuro di poter offrire ad un gatto tutto ciò di cui ha bisogno, e dopo che tutti i membri della famiglia si saranno dichiarati disposti ad accettare di buon grado il nuovo arrivato, non ti resta che scoprire in cosa consista la dotazione base necessaria e a quel punto nulla ti vieta di procedere all’acquisto di un meraviglioso tigrotto.

Magari ti sei innamorato di una razza specifica e vorresti adottare un gattino da accompagnare nel suo percorso di crescita. In questo caso dovresti rivolgerti ad un allevatore serio che abbia maturato esperienza con la razza in questione e che possa sostenerti durante le diverse fasi, dalla scelta del cucciolo ai necessari passi per l’adozione definitiva. Prenditi il tempo necessario per scegliere l’allevamento e per decidere senza fretta quale gattino acquistare.

Purtroppo, anche tra gli allevatori ci sono un paio di “pecore nere” senza troppi scrupoli a cui importa più il profitto del benessere degli animali. Prima di accordarti con un allevatore sull’acquisto di un determinato gatto, quindi, dovresti assolutamente seguire il tuo istinto per comprendere se, nei suoi primi giorni di vita, il gattino è stato in buone mani. Ma affinché tu non debba decidere soltanto sulla base dell’istinto, abbiamo stilato un elenco di domande per l’allevatore, con cui potrai valutare la sua competenza e serietà.

Le domande per l’allevatore

  • Posso farle visita?

Per arrivare ad avere un’impressione soddisfacente dell’allevatore e dei suoi gatti è indispensabile procedere con una visita in loco. Se l’allevatore in questione si rifiuta e propone invece un incontro in un altro allevamento o in un luogo “neutro”, sentiti autorizzato a interrompere subito la telefonata o lo scambio di email: un allevatore serio ti inviterà di buon grado a casa sua e sarà anzi orgoglioso di mostrarti i suoi gatti e gli ambienti nel quale li alleva.

Gatto
  • Dove sono alloggiati i gatti?

Naturalmente, oltre ad avere domande per l’allevatore, quando gli farai visita la cosa più importante sarà prendere in esame i suoi gatti e le loro condizioni di vita. Ciò che conta non è tanto che ti piacciano gli arredi e gli interni dell’allevamento, quanto che i gatti crescano in un ambiente luminoso, gradevole e pulito. Se gli animali sono alloggiati fuori dalla casa, in una gabbia, una cantina o una rimessa, probabilmente l’allevatore non ama poi così tanto i suoi animali.

Per quanto i gatti siano molto indipendenti, hanno bisogno di vivere a stretto contatto con l’uomo e fin dalla nascita devono essere abituati a vivere con lui. Perciò è consigliabile acquistare il proprio gatto soltanto da un allevatore che faccia crescere in suoi animali in casa o in appartamento, facendoli sentire in famiglia sin dai primi giorni.

  • Posso osservare i gattini con calma?

Per poter seguire il tuo istinto, è essenziale che tu capisca come stanno i gatti con il loro allevatore. Ti sembrano comunicativi e vivaci? Per natura i gattini sono curiosi e vorrebbero esplorare e studiare l’ambiente circostante. Se invece durante la tua visita si dimostrano estremamente timorosi e paurosi, se sono apatici o se addirittura si rannicchiano e quasi si nascondono alla tua vista, dovrebbe sorgerti qualche dubbio. Per questo motivo, ti consigliamo di osservare i gattini con calma e di concedere anche agli animali il tempo necessario per annusarti e fare la tua conoscenza. Come si comportano i gattini nei tuoi confronti e tra loro?

Anche l’aspetto esteriore degli animali è un indicatore essenziale della loro salute e del loro benessere. Per caso il pelo è rado in qualche punto, la zona anale è sporca o magari il ventre è gonfio? Questi sono segnali seri del fatto che l’allevatore trascura i suoi animali, non li cura e nutre in modo adeguato. Ti consigliamo di acquistare il tuo gatto soltanto da un allevatore i cui gattini diano l’impressione di essere veramente sani, con un pelo lucente e morbido e i cui occhi, naso e orecchie siano puliti e non otturati e incrostati.

  • Posso vedere mamma gatta?

Nelle prime settimane di vita di un gattino, nessun essere umano può sostituire mamma gatta o i fratellini. Per iniziare la loro vita nel modo migliore possibile, i gattini hanno bisogno di stare a contatto con la loro famiglia biologica. Insieme ai loro fratelli, i mici apprendono dalla loro mamma tutte quelle competenze di cui hanno bisogno per la loro vita futura.

Perciò nella casa dell’allevatore deve essere sempre presente anche la mamma della cucciolata. Se non è così e l’allevatore magari ti racconta la triste storia di mamma gatta che è morta di parto, è meglio che tu drizzi subito le antenne. Purtroppo spesso questa è una trovata che a volte viene escogitata dagli allevatori poco seri, laddove uno affidabile si preoccupa di mamma gatta e te la mostra volentieri. In tale occasione la mamma non dovrebbe mostrarsi troppo timida, ma neanche aggressiva, e dovrebbe invece essere contenta di farsi accarezzare dall’allevatore.

Osserva anche come si comporta nei confronti dei piccoli: se appare nervosa o disinteressata, può darsi che non sia la vera madre dei gattini. Ti consigliamo anche di chiedere all’allevatore quando la gatta in questione ha partorito l’ultima volta, per capire se sono state rispettate le pause tra una gravidanza e la successiva. Gli allevatori seri fanno accoppiare le proprie gatte al massimo una volta all’anno.

  • A che età vende i gattini?

Per un inizio ottimale, un sano imprinting e una buona socializzazione, è importante anche che i gattini non vengano venduti e quindi separati dalla madre troppo presto. Perciò gli allevatori seri vendono i piccoli al più presto a partire dalla dodicesima settimana di vita e soltanto dopo essersi sincerati che possano trovarsi davvero bene nella loro nuova “famiglia”. Un buon allevatore, che ama i suoi gatti e a cui sta a cuore il loro benessere, vuole assolutamente sapere in quali mani vanno a finire.

  • I gattini sono stati vaccinati e sverminati?

Tra le prime domande per l’allevatore, sicuramente ci saranno quello che riguardano vaccinazione e sverminazione. È infatti consigliabile vaccinare i gatti contro malattie pericolose e spesso mortali quali la rinotracheite virale felina e la panleucopenia felina. Idealmente si esegue la prima vaccinazione di base già a partire dall’ottava settimana di vita: con un secondo richiamo a partire dalla dodicesima settimana, il gatto sarà protetto per tutta la vita. Poiché i gatti a questa età vivono ancora con l’allevatore, quest’ultimo è responsabile delle sue vaccinazioni.

Ciò significa che, quando i gatti vengono venduti, dovrebbero già essere vaccinati. Ti consigliamo quindi di chiedere sempre all’allevatore di mostrarti il Certificato di vaccinazione e di controllare che vi siano registrate le vaccinazioni menzionate nel nostro articolo. Diversi allevatori fanno vaccinare contemporaneamente i gatti anche contro la rabbia, la leucemia felina e la peritonite infettiva felina (FIP). Fai anche attenzione alla qualifica del dottore, in quanto le vaccinazioni vanno effettuate soltanto dal .

Non meno importante per la salute dei gattini è una regolare sverminazione. Normalmente il primo trattamento viene eseguito dagli allevatori quando i gatti hanno tre settimane; i successivi fanno effettuati ogni tre o quattro settimane.

  • Mi può mostrare i documenti?

Chi tiene alla razza del gatto dovrebbe assicurarsi della completezza dei documenti, tra cui il già citato Certificato di vaccinazione e il pedigree (albero genealogico). Per entrare in possesso di tali documenti, l’allevatore deve essere membro di un’associazione di allevatori riconosciuta. Il pedigree non fornisce soltanto informazioni in merito ai genitori e ai nonni dei gattini, ma attesta anche che l’allevatore abbia rispettato tutti i vincoli legali previsti.

Solo i gatti di razza pura provenienti da allevamenti conformi alle norme ottengono il pedigree, il che significa che i loro genitori sono esemplari registrati presso l’associazione preposta e sono risultati negativi ai test per le malattie ereditarie.

Gattino
  • Perché ha scelto questa razza?

Se sei interessato a una specifica razza felina, probabilmente avrai già letto e sentito qualcosa sulle sue caratteristiche e naturalmente partirai dal presupposto che anche l’allevatore conosca benissimo la razza e le sue peculiarità. Per questo ti consigliamo di fare domande all’allevatore sul motivo per cui ha scelto proprio questa razza e che cosa ai suoi occhi rende questi gatti così speciali.

Una chiacchierata personale con un allevatore esperto non è soltanto illuminante per quel che riguarda la futura gestione del gatto, ma rappresenta al tempo stesso anche un piccolo test per verificare se l’allevatore è davvero serio. Un professionista affidabile dovrebbe essersi specializzato in una o al massimo due razze e dovrebbe essere in grado di riferire tanti dettagli personali derivanti dalla sua esperienza con i gatti.

Se alleva più di due razze e ti fornisce soltanto informazioni generali e superficiali, fai meglio a essere cauto e forse ti conviene metterti alla ricerca di un altro allevatore più esperto.

  • Quanto costa un gattino ed serve un contratto d’acquisto?

Naturalmente una bella chiacchierata con l’allevatore non può prescindere dalle “informazioni commerciali”. L’allevatore serio ti indicherà un prezzo chiaro e non cercherà di indurti all’acquisto con un’offerta speciale: questa sicuramente, tra le domande per l’allevatore, può essere utile già per capire chi ci troviamo di fronte. Ovviamente un vero gatto di razza proveniente da un allevamento serio ha il suo prezzo: se ti vengono chiesti meno di 400 euro, presumibilmente non si tratta di un’offerta seria.

In fin dei conti anche l’allevatore deve investire parecchio denaro, quando decide di far figliare una gatta di razza: le spese per le visite veterinarie, le vaccinazioni, le sverminazioni, i controlli da parte dell’autorità sanitaria, il costo per gli alimenti di qualità e gli aggiornamenti non sono da sottovalutare e non possono essere coperte da un prezzo d’acquisto troppo basso. In ogni caso, ti suggeriamo di chiedere sempre all’allevatore come ha determinato il prezzo, anche se ti sembra congruo e nei limiti.

Infine, tieni presente che un allevatore serio stipulerà con te un contratto d’acquisto in cui – oltre al prezzo concordato e ai dati di venditore e acquirente – saranno registrati anche le condizioni in materia di responsabilità e gli identificatori della razza.

  • Quali consigli mi può dare in merito all’allevamento e all’alimentazione?

Un allevatore serio non può prescindere dall’amore per i gatti e dalla volontà di conservare la salute della razza in questione. È quindi ovvio che desideri sapere con esattezza in quali mani finirà il suo gattino. Ecco perché le varie domande personali che potrà farti sul tuo lavoro, il tuo stato di famiglia, la tua casa e i tuoi hobby non sono frutto di banale curiosità ma gli servono per farsi un quadro completo su di te.

Quando rispondi alle sue domande, cerca di essere onesto e sincero: d’altronde è anche nel tuo interesse che il gatto o gattino si trovi bene nella sua nuova casa e che possiate trascorrere insieme tanti anni felici. Ammetti tranquillamente, se è questo il caso, di avere ancora eventuali dubbi rispetto alle cure o all’alimentazione del gatto: è del tutto normale per chi è alle prime armi e sicuramente non darà motivo all’allevatore di rifiutarti come potenziale acquirente.

Molto più importante, invece, è che tu ti mostri interessato ai suoi consigli, da cui tra l’altro puoi imparare tantissimo sui gatti. Potrà capitarti di avere domande da porre o incertezze non soltanto all’inizio ma anche durante la successive tappe di convivenza con il tuo gatto, magari perché l’animale improvvisamente si comporta in modo strano, per esempio rifiuta le sue solite crocchette o la toilette a cui pure sembrava abituato, o magari presenta altri comportamenti insoliti.

In casi del genere, essere in contatto con un allevatore esperto, che anche dopo l’acquisto rimane a tua disposizione per offrirti consigli e rispondere a tutte le tue domande, non ha davvero prezzo.

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È chiaro che il dolore in sé non è certo un motivo valido per porre fine alla vita del tuo micetto. L'eutanasia del gatto è un’opzione sensata se e solo se non ci sono più possibilità di trattare il dolore o la malattia del tuo pelosetto così da concedergli una qualità di vita accettabile.

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