Dai coccidi alla coccidiosi
Perché i coccidi nei conigli possono rivelarsi fatali oppure, al contrario, non provocare alcun sintomo?
Gli animali selvatici, ad esempio, sono quasi sempre completamente asintomatici: questo significa che un coniglio selvatico affronta e sconfigge le malattie molto meglio di quanto non faccia un esemplare domestico?
Per dare una risposta a questa domanda vale la pena fare una breve panoramica sulle cause che possono scatenare la coccidiosi nel tuo amato coniglietto.
Stress e dieta inadeguata
Quando i coccidi, nei conigli, si moltiplicano fino a provocare la coccidiosi, spesso lo fanno perché l’animale è in condizioni di forte stress: la mancanza di attività fisica, l'assenza di contatti sociali con altri simili o, al contrario, la convivenza in un contesto in cui gli animali non vanno d’accordo possono diventare in breve tempo fonte di ansia nel coniglio.
Ti sembrerà strano, ma anche una scorretta gestione delle sue lunghe orecchie può rivelarsi motivo di stress per il tuo batuffolo.
Inoltre, frequenti spostamenti e perfino prenderlo eccessivamente in braccio possono indebolire le sue difese naturali.
Questo non vuol dire che non devi coccolare il tuo morbido peloso, ma basterà qualche carezza a farlo felice.
Nella maggior parte dei casi, anche l’alimentazione gioca un ruolo molto importante: è infatti noto come la dieta abbia un'influenza decisiva sul sistema immunitario.
Un'alimentazione non bilanciata e poco varia, come ad esempio l’assenza di verdura o una quantità eccessiva di mangime secco ma anche di frutta, provoca uno squilibrio all’interno dell’intestino e favorisce la diffusione dei coccidi, nei conigli così come in tutti gli amici pelosi.
Il consiglio di lettura di zooplus:
L’alimentazione del coniglio: guida pratica
Scarsa igiene e temperatura inadeguata
Un recinto o una gabbietta poco pulita, dove il mangime viene lasciato a terra per giorni, è l’ambiente ideale per la prolificazione dei vari agenti patogeni.
I parassiti si sentono perfettamente a casa anche all’interno di conigliere dove regnano caldo e umidità.
In un ambiente fangoso, con poca vegetazione e molta terra, i coccidi staranno divinamente e si moltiplicheranno quindi con estrema facilità ... e grande sofferenza per il tuo coniglio.
Anche le malattie o una crescita troppo rapida possono indebolire il sistema immunitario
Mantenere una buona igiene e allevare adeguatamente il tuo batuffolo con particolare attenzione alla sua dieta è sicuramente importante, ma non gli garantirà la fortuna di non avere mai a che fare con i parassiti.
Anche altre malattie o perfino i temporanei scatti di crescita possono indebolire il sistema immunitario del tuo coniglio, seppur in maniera non definitiva, e scatenare così l’insorgenza di una coccidiosi.
Come capisco che il mio coniglio è infestato da coccidi?
Anche nella coccidiosi il tempismo è un fattore fondamentale: quanto prima viene individuata un'infestazione da coccidi nei conigli, tanto maggiori sono le possibilità di guarigione senza particolari complicazioni.
Purtroppo, spesso questi animali tendono a soffrire in silenzio e riescono a nascondere per molto tempo che qualcosa li disturba. Per individuare la presenza di coccidi nei conigli è quindi necessario osservare l’animale con molta attenzione.
Se il tuo peloso mostra uno o più dei seguenti sintomi, potrebbe essere infestato da questi ospiti indesiderati:
- Inappetenza (scarso appetito fino al rifiuto totale di mangiare)
- Perdita di peso/dimagrimento repentino
- Addome gonfio e teso
- Diarrea
- Costipazione
- Feci informi e molli
- Incontinenza fecale
- Gas intestinale di odore assolutamente sgradevole
- Pelo opaco (soprattutto nella forma epatica della coccidiosi)
- Malessere generale
- Nei casi più gravi si possono riscontrare apatia, paralisi, crampi e secrezioni dalla bocca e dal naso.
Come accertare la presenza di coccidi nei conigli?
Se hai notato nel tuo coniglio uno o più dei sintomi sopra descritti, non esitare e contatta un veterinario perché lo visiti.
Solo il medico, infatti, sarà in grado di diagnosticare la presenza di coccidi nel coniglio, servendosi di un campione fecale, ed eventualmente escludere, allo stesso tempo, altre patologie che possono provocare sintomi simili.
È importante raccogliere gli escrementi del coniglio per due o tre giorni, perché i coccidi non vengono espulsi con ogni defecazione. L’unico modo per accertare la diagnosi di coccidiosi è quindi prelevare e far analizzare un campione di feci raccolto su più giornate distinte.
Esistono farmaci contro la coccidiosi?
Una volta diagnosticata la presenza dell’antipatico parassita nel tuo povero batuffolo di pelo, il veterinario ti prescriverà un farmaco da somministrare all’animale a intervalli temporali specifici.
Uno dei principi attivi più utilizzati è il toltrazuril, mentre il diclazuril è un po' meno conosciuto ma altrettanto efficace.
Esistono comunque molte altre sostanze attive contro i coccidi nei conigli, pertanto segui senza remore il consiglio del tuo veterinario di fiducia.
Se il povero coniglietto è già parecchio indebolito o ha smesso di mangiare, può essere necessario prevedere un'alimentazione forzata o, in caso di grave disidratazione, si ricorrerà a delle infusioni.
È importante tenere a mente che i coccidi nei conigli non vanno mai presi sotto gamba: a seconda della tipologia di parassita, della gravità dei sintomi e delle condizioni generali di base del coniglio, la coccidiosi può purtroppo avere anche esiti fatali.
Un’infezione da coccidi che degeneri in setticemia o sepsi si diffonderà in tutto il corpo attraverso il sangue, portando alla morte del povero malcapitato nel giro di poche ore.
Rimedi casalinghi? Solo dopo aver consultato il veterinario
Se il tuo coniglio mostra già chiari segni di una coccidiosi, non potrai evitare di curarlo con prodotti farmaceutici prescritti dal tuo veterinario di fiducia.
Estratti e miscele di erbe specifiche, il succo di tarassaco, l’olio di cocco o altri prodotti simili possono sicuramente rivelarsi utili, ma solo come supporto alla terapia farmaceutica.
Ad ogni modo, è sempre bene non prendere iniziative, ma discutere con il proprio veterinario qualsiasi possibile terapia, attenendosi scrupolosamente alle sue raccomandazioni.
Questo è infatti l'unico modo che hai a disposizione per scongiurare il rischio che la coccidiosi si riveli problematica per il tuo amichetto peloso, nonché comunque per aiutarlo ad eliminare qualsiasi fastidio, anche se leggero, in modo rapido ed efficace.