Anatomia del gatto: tra caratteristiche e curiosità This article is verified by a vet

anatomia del gatto

Come fa il gatto a saltare nei posti più impensabili senza paura? Proprio grazie alla sua anatomia!

Indipendentemente dall’altezza, i gatti possiedono la raffinata arte di saper sempre atterrare sulle quattro zampe. Una capacità che ha dell’incredibile, dovuta alla loro ingegnosa conformità fisica.

Nei nostri aMici infatti troviamo una perfetta combinazione tra muscolatura definita e struttura ossea. Sei curioso di esplorare l’anatomia del gatto? In questo articolo troverai molte curiosità e consigli utili.

Anatomia del gatto:  malattie dell’apparato motorio

Quando si pensa all’anatomia del gatto, il primo pensiero inevitabilmente va al loro incredibile apparato motorio.

Questo infatti comprende muscoli, ossa e articolazioni, inclusi tendini e legamenti, che, se interessati da ferite o malattie, limitano la mobilità del povero gatto.

Malattie delle ossa

Nei primi anni di vita, le ossa del gatto possono subire alterazioni a causa di malattie congenite o per malnutrizione. Tuttavia, nella maggior parte di mici, le fratture sono dovute ad incidenti d’auto o a irruenti scontri per la difesa del proprio territorio. Per verificare se si tratta davvero di una frattura, lo sfortunato di turno dovrà esser portato dal veterinario e sottoposto a un esame radiologico.

Ecco come appare un gatto adulto ai raggi X.

Malattie muscolari e articolatorie

I muscoli e le articolazioni sono a tutti gli effetti i pilastri dell’anatomia del gatto.

Di conseguenza, se compromessi, tutto il corpo ne risentirà e il micino inizierà a zoppicare o ad avere difficoltà a camminare. Un triste destino, che nei nostri aMici spesso si annuncia con l’insorgere di malattie articolatorie, come per esempio l’artrosi.

Come prenderti cura di muscoli e ossa del tuo gatto

Come mantenere al meglio il tuo pelosetto e tutto il suo apparato muscolo-scheletrico? Offrendogli uno stile di vita il più possibile adeguato per una vita da gatto e nutrendolo in modo equilibrato.

In questo senso, diventa decisamente fondamentale anche adattare i pasti al suo stato di salute. Ad esempio, se il tuo gatto è senior, non avrà bisogno di alimenti troppo energetici, oppure, se ha problemi ai reni, dovrai invece fare in modo che mangi poche proteine.

Altro aspetto importante per garantire al tuo micio un fisico sano e muscoli forti, è prestando attenzione agli elementi che vedi elencati qui sotto, controllandone le quantità contenute nelle sue pappe:

Vitamina A

Le vitamine sono importanti e supportano molte funzioni vitali. Tra queste, la vitamina A aiuta il tuo gattino ad avere occhi, pelle e pelo sani. Ma fai attenzione: un eccesso di vitamina A può modificare in modo patologico la sua ossatura. Per regolarti, considera che se il suo peso forma è di tre chilogrammi, non dovrebbe assumere più di 300 UI (Unità Internazionali) di vitamina A al giorno.

Vitamina D

La vitamina D regola i livelli di calcio e fosfato nel corpo, esercitando un effetto benefico sulle ossa e, di conseguenza, sull’intera anatomia del gatto.

È facile che i gatti da appartamento abbiano carenza di vitamina D, perché il fegato la produce solo se ci si espone alla luce del sole. Nei gatti giovani questo deficit può causare il rachitismo ipocalcemico, indebolendone in modo importante le ossa.

Calcio e fosforo

Siamo un po’ tutti abituati a pensare che il calcio faccia bene alle ossa. Ma per i mici non è proprio così: dipende dal rapporto calcio-fosforo contenuto nei loro alimenti, che idealmente deve essere circa di 1,2:1.

Se vuoi approfondire l’argomento, visita il nostro magazine alla rubrica Alimentazione del gatto

Com’è fatta la struttura ossea di un gatto?

Lo scheletro dei gatti è composto da oltre 230 ossa, numero che varia a seconda della razza. Per avere un termine di paragone, lo scheletro umano ne conta all’incirca da 206 a 212.

Anatomia del gatto: la struttura ossea avvolge gli organi interni

La testa

La forma del cranio dice molto sulla specie animale. Rispetto ai cani, i gatti hanno un cranio molto corto e compatto. Protegge il cervello e ospita circa 30 denti permanenti. Quelli che spiccano maggiormente sono i canini, estremamente appuntiti, che questi piccoli e vivaci carnivori usano per catturare e mangiare le proprie prede.

La spina dorsale

Che si tratti di grandi felini (come tigri e leoni) o di gatti domestici, la robusta spina dorsale è formata sempre da 44 a 58 vertebre:

  • 7 cervicali
  • 13 toraciche
  • 7 lombari
  • 3 sacrali, fuse in un unico osso (osso sacro)
  • da 20 a 23 caudali, a seconda della lunghezza della coda

Più vertebre ha la coda, maggiore è l’equilibrio che riesce a mantenere il micio quando si arrampica: è indispensabile per il bilanciamento del peso nella maggior parte dei felini ed è un elemento importante nell’anatomia del gatto.

A proposito di coda, lo sapevi che esistono anche razze che nascono geneticamente senza, come per esempio i Manx?

Gli arti

Grazie alle loro zampette, i nostri pelosi possono raggiungere un’elevatissima potenza di salto e velocità fino a 48 chilometri orari. In natura, queste caratteristiche lo rendono un perfetto predatore.

Vuoi sapere un altro fatto curioso riguardo l’anatomia del gatto? Scapola e costole non sono uniti dalla clavicola, ma sono esclusivamente i legamenti e i muscoli a collegare tutte le strutture ossee.

Per questo i mici riescono a fare piegamenti che ci sembrano impossibili e a infilarsi nelle fessure più strette.

Le zampe, le parti terminali degli arti, sono dotate di affilati artigli retrattili. E poi ci sono i cuscinetti: quattro nelle zampe posteriori e cinque in quelle anteriori. Nelle zampe davanti sono più sviluppati, per difendersi dai nemici o colpire le prede.

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.


Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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