La gamma dei possibili colori e disegni del mantello dei nostri aMici è davvero molto varia: agouti, fulvo, self, tortie, point, mitted… Ma cosa significano esattamente questi termini e come si formano tutti questi colori e disegni? Scopriamo insieme quello che c’è da sapere sui colori del gatto.
Sommario
- Il mantello del gatto: quali sono i colori possibili?
- I colori base
- Le diluizioni nel mantello del gatto
- I disegni del mantello: quali e quanti sono quelli riconosciuti?
- Disegni e colori meno comuni
- Come si eredita il colore del mantello, nel gatto?
- Quale colore è il più raro, nei gatti?
- I colori del gatto: un’incredibile varietà
Il mantello del gatto: quali sono i colori possibili?
Nel gatto, il colore del mantello è determinato dai suoi geni. La quantità, la forma, la dimensione e il tipo di particelle di pigmento di melanina che sono presenti nel pelo dei nostri amici felini sono fondamentali per determinare il colore della pelliccia. Sebbene siano molti i possibili colori, esistono soltanto 2 tipi di melanina:
- l’eumelanina, un pigmento nero-marrone che dà luogo ad un gatto nero
- la feomelanina, un pigmento giallo-rosso che origina un mantello rosso.
In termini di genetica, quindi, i gatti possono avere solo due tipi di mantello: nero o rosso. Tutti gli altri colori sono causati dall’assenza completa o parziale di questi due pigmenti, dalla loro combinazione e alterazione oppure ancora dalla presenza di altri geni.
I colori del mantello e i disegni giocano un ruolo importante soprattutto nell’allevamento felino. In alcune razze, infatti, sono ammessi solo alcuni colori: ad esempio, il gatto Bombay è sempre nero, mentre il Khao Manee è sempre bianco. Altre razze, invece, come ad esempio lo European Shorthair, si presentano in molti colori diversi.