I gatti possono essere gelosi?

Scritto da Natalie Decker
gatto geloso

La gelosia è un'emozione negativa che possono provare anche i gatti.

La gelosia è un’emozione complessa e definisce la paura di non ricevere abbastanza affetto. Per gli amanti dei gatti sorge spontanea la domanda: anche i gatti possono essere gelosi? E se sì, come manifestano questo sentimento?

I gatti provano gelosia?

Il mondo emotivo dei pet e degli animali selvatici è ancora oggetto di ricerca. Pertanto, gli scienziati non possono ancora affermare con assoluta certezza se i nostri amici pelosi siano effettivamente capaci di provare sentimenti complessi come l’invidia o la vergogna.

Le emozioni degli animali sono difficili da studiare. Dopo tutto, non possiamo semplicemente chiedere al nostro amico di zampa cosa stia provando in quel momento. Nei gatti, però, è possibile, misurare oggettivamente alcuni fattori, come la concentrazione di ormoni dello stress o l’attività cerebrale.

Ciononostante, sono ancora necessarie delle ricerche più approfondite per provare se i risultati di queste misurazioni siano la conseguenza di determinate emozioni.

Esiste anche la possibilità che si tratti semplicemente di una proiezione dei nostri sentimenti sui nostri tigrotti domestici, ad esempio per spiegare il loro comportamento aggressivo.

Che cos’è la gelosia?

Generalmente i tigrotti domestici sono considerati più indipendenti ed eccentrici dei cani. Tuttavia, alcuni studi recenti hanno dimostrato che anche i gatti si legano in maniera molto stretta ai loro umani di riferimento. Ad esempio, la scienziata comportamentale Kristyn Vitale della Oregon State University ha dimostrato che i gatti sviluppano modelli di attaccamento simili a quelli dei bambini.

Ed è proprio qui che entra in gioco la gelosia. In psicologia (umana), la gelosia è definita come la paura di dover condividere l’affetto di una persona o di perdere la persona amata. Quindi, se i gatti sono in grado di creare un legame profondo con le loro persone di riferimento, è plausibile che possano anche essere gelosi.

Gatti e gelosia: lo stato attuale della ricerca

Una delle poche ricerche scientifiche sull’argomento traccia un quadro diversificato. In uno studio giapponese, è stato chiesto ad alcuni umani di accarezzare dei gatti di peluche e dei cuscini di fronte al loro amico di zampa. Per effettuare un confronto, anche degli estranei hanno accarezzato entrambi gli oggetti in presenza dello stesso pelosetto.

Risultato: i gatti erano chiaramente più interessati al comportamento del proprio umano di riferimento. Lo hanno osservato più intensamente mentre accarezzava il gatto di peluche, che non mentre accarezzava il cuscino. Questo potrebbe indicare gelosia.

Ciononostante, gli aMici esaminati non hanno mostrato alcun segno di stress. Inoltre, non hanno cercato di separare il loro umano dal peluche, il che sarebbe in contrasto con il sentimento di gelosia.

I nostri aMici possono diventare gelosi? Ciò che gli animali provano realmente è ancora un segreto per noi. Tuttavia, nella vita di tutti i giorni possono mostrare comportamenti che, negli esseri umani, spiegheremmo con la gelosia. Ad esempio, quando un nuovo partner entra a far parte della vita della persona di riferimento del gatto.

Alcuni tigrotti domestici reagiscono a questo cambiamento con un comportamento aggressivo. Soffiano, graffiano e sembrano voler allontanare l'”intruso”. Altri miagolano più spesso e, rispetto a prima, sono più affettuosi nei confronti dei loro umani. I gatti particolarmente sensibili potrebbero appartarsi e non voler più essere toccati.

Gelosia o insicurezza?

I gatti sono creature abitudinarie e apprezzano la routine. Una nuova persona nel “loro” territorio sconvolge la consueta routine quotidiana e, come reazione, alcuni gatti sporcano in casa.

Alcuni gatti graffiano il divano, altri mobili e le pareti, marcano e rifiutano il cibo (anoressia felina). Se lo facciano per gelosia o per insicurezza deve essere ancora chiarito da ulteriori studi comportamentali.

Quando il gatto è geloso del bambino

Proprio come un nuovo partner, anche una gravidanza può portare un grande cambiamento nella vita di un micio. Il modo migliore per abituare il tuo amico di zampa al nuovo arrivato è permettergli di essere presente quando il bambino viene cambiato o nutrito. Se il tuo pelosetto preferisce appartarsi, deve sempre avere la possibilità di farlo.

Poco importa se la causa dei problemi comportamentali è un nuovo partner o un bambino: in nessun caso dovresti punire il tuo amico di zampa. Spruzzarlo con l’acqua o sgridarlo non farà altro che peggiorare il problema.

Al contrario, dovresti cercare di mantenere il più possibile la routine quotidiana abituale del tuo micio. Se gli hai sempre permesso di dormire nel letto con te, dovrebbe continuare a ricevere le tue coccole.

Se il bebè dorme nel lettone o se il tuo partner soffre di allergia ai gatti, in alternativa puoi creare un posticino accogliente in cui far dormire il tuo amico di zampa, possibilmente con una coperta che profumi di te, il suo adorato umano di riferimento.

Mantenere le abitudini familiari

Nonostante i cambiamenti nella tua vita, il tuo micio deve ricevere sufficienti attenzioni. Dovresti continuare a giocare con il tuo gatto e riempirlo di coccole. Naturalmente, solo se il tuo gatto ne ha voglia, senza forzarlo.

All’inizio il tuo nuovo partner dovrebbe ignorare il gatto “geloso”. Molti tigrotti domestici non vogliono essere fissati o infastiditi, perché lo vedono come una minaccia. Al contrario, dovrebbe dargli uno snack per gatti di tanto in tanto per conquistarsi le sue simpatie.

Premia il tuo micio quando si comporta correttamente

Per migliorare la situazione, puoi creare dei nuovi posticini in cui il tuo micio possa appartarsi. Nicchie, ceste e sacchi a pelo per gatti offrono al tuo pelosetto sicurezza e gli permettono di nascondersi e appartarsi.

Quando il tuo amico di zampa si comporta correttamente e si mostra amichevole nei confronti del bimbo o del tuo nuovo partner, dovresti subito ricompensarlo con uno snack, delle parole affettuose o una carezza.

Se il tuo tigrotto domestico rifiuta di mangiare per un periodo di tempo prolungato, sviluppa alopecia o continua a sporcare, dietro a questo comportamento potrebbe esserci qualcosa di più della gelosia. Per escludere una malattia, dovresti portarlo dal veterinario. Per tenere sotto controllo il problema, potresti anche consultare uno psicologo felino.

Quando due o più gatti vengono allevati insieme, può capitare che tirino fuori gli artigli. Il gatto allevato da più tempo può percepire il nuovo arrivato come un intruso indesiderato con cui d’ora in poi dovrà competere per la pappa o per le attenzioni del suo umano di riferimento. Anche questo comportamento, dal punto di vista umano, può essere interpretato come gelosia.

In questo articolo troverai i nostri consigli sulla convivenza tra gatti.

due gatti litigano
Un litigio tra due gatti per il cibo o le coccole può essere motivato dalla gelosia.

Conclusione: i gatti possono essere gelosi?

Il fatto che i gatti provino gelosia è oggetto di controversia anche tra gli esperti. Alcuni ricercatori comportamentali mettono in guardia dal trasferire con troppa facilità i propri sentimenti sul proprio gatto e raccomandano invece di osservare la situazione dal suo punto di vista. Dopotutto, tutte le emozioni hanno un determinato scopo evolutivo e biologico e non tutte hanno un significato in ogni ambiente di vita.

Al momento non è ancora chiaro se la gelosia sia utile per la convivenza tra gatti. Alcuni scienziati, però, sospettano che i nostri amici di zampa possano provare qualcosa di simile alla gelosia.

Presso l’Università di Medicina Veterinaria di Hannover è attualmente in corso una ricerca su questo argomento dal titolo “Comunicazione e legame sociale dei gatti nei confronti dei proprietari e dei conspecifici “. Non appena i risultati saranno disponibili, gli amanti dei gatti sapranno qualcosa di più sulla vita emotiva dei loro aMici e, forse, anche se possano essere gelosi.

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Natalie Decker
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Una volta, un famoso comico tedesco disse: "Senza un Carlino la vita è possibile, ma inutile”. Sono assolutamente d’accordo con lui, e anzi aggiungo: "Anche senza un cavallo, un gatto e un coniglio!". Insomma, sono innamorata di tutti gli animali, grandi e piccoli, e ho la grande fortuna di poter scrivere di questa che è la mia grande passione come autrice freelance. Con i miei articoli vorrei sensibilizzare le persone sul benessere degli animali e offrire qualche utile consiglio.


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Per quanto difficile possa essere, la cosa migliore che puoi fare è mettere da parte i tuoi sentimenti e concentrarti sull’unica cosa importante in questo momento: il benessere del tuo gatto. Sei responsabile per lui, che dipende in tutto e per tutto dalle tue cure, soprattutto in questi suoi ultimi giorni di vita. Purtroppo non ci sono regole né tabelle che ci facciano capire con esattezza quale sia la qualità di vita accettabile per un gatto. Tutto dipende dalla situazione e dalle caratteristiche individuali. Un micetto con una mente calma e un carattere resiliente potrebbe essere in grado di affrontare abbastanza bene persino una paralisi e le restrizioni di movimento dovute a questa infermità. Anche i gattini ciechi possono condurre una vita felice. D'altra parte, i nostri amici felini sono veri e propri maestri nel nascondere il dolore, quando soffrono. Sono capaci di “far finta di niente” per molto tempo: per questo non è affatto facile capire quanto stia davvero soffrendo un gatto e quando sia il momento giusto lasciarlo andare. Ecco quali sono i segnali che possono significare che il tuo gatto prova forte dolore:
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È chiaro che il dolore in sé non è certo un motivo valido per porre fine alla vita del tuo micetto. L'eutanasia del gatto è un’opzione sensata se e solo se non ci sono più possibilità di trattare il dolore o la malattia del tuo pelosetto così da concedergli una qualità di vita accettabile.

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