Curare la pancreatite nel cane: le possibili terapie
La terapia per la pancreatite nei cani comprende diversi tipi di intervento.
Fluidoterapia
I cani con la pancreatite sono spesso disidratati a causa di sintomi quali vomito e diarrea, a cui sono frequentemente soggetti. Anche il rapporto degli elettroliti nel sangue cambia. Il veterinario può utilizzare le infusioni per compensare questi valori. In questo caso, però, di solito non è possibile evitare al tuo amico peloso un breve periodo di degenza in clinica.
Terapia per la riduzione del dolore
L'infiammazione del pancreas è estremamente dolorosa. Ecco perché il trattamento con antidolorifici è, con questa patologia, uno dei pilastri fondamentali della prassi terapeutica.
Dieta
Se il cane non vomita più, gli si può offrire acqua e cibo. Contrariamente a quanto si riteneva in passato, oggi si ritiene che cibo e acqua non vadano eliminati né ridotti.
La malattia è estremamente debilitante, motivo per cui il cane malato deve essere rifornito di energia, non appena i sintomi glielo consentono. È fondamentale scegliere una dieta facilmente digeribile, a basso contenuto di carboidrati, ricca di proteine e povera di grassi, fornendo al cane ogni volta piccole quantità di cibo.
Nella prima fase della pancreatite acuta, il cane malato spesso non mangia volontariamente. Quando accade, il veterinario può decidere anche di inserire un sondino direttamente nel duodeno del cane, per evitare che la situazione degeneri in una anoressia difficilmente curabile.
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L’importanza dei controlli periodici dal veterinario
Se il tuo cane ha la pancreatite, è importante far controllare con regolarità i suoi valori del sangue. Anche effettuare periodicamente esami ecografici può rivelarsi molto utile. Specialmente se il tuo cane soffre di una forma grave di pancreatite, non puoi ignorare il fatto che potrebbero esservi altre patologie correlate da tenere sotto controllo medico.
La prognosi: si può guarire dalla pancreatite?
Ovviamente le possibilità di guarigione dalla pancreatite nei cani dipendono in primo luogo dalla gravità della malattia. L'infiammazione lieve ha una buona prognosi. Siccome però la questa malattia tende ad aggravarsi con il tempo e a diventare cronica, i controlli regolari dal veterinario sono fondamentali.
Nelle forme più gravi, la pancreatite mette a rischio la vita stessa del cane. Le complicanze sono particolarmente comuni quando sono coinvolti altri organi.
Le cause: come si sviluppa la pancreatite nel cane?
Come abbiamo visto, il pancreas è un organo che produce, immagazzina e rilascia enzimi digestivi. Questi, in teoria, possono risultare pericolosi per il pancreas stesso, ma normalmente questo organo così prezioso è protetto dall'autodigestione attraverso alcuni meccanismi protettivi. È appunto se e quando questa protezione viene meno che il pancreas si ammala.
Quali sono, quindi, le cause della pancreatite nei cani? Esistono diversi fattori che possono favorire questo tipo di patologia:
- alimentazione troppo ricca di grassi
- sovrappeso
- alti livelli di grasso nel sangue
- incidenti
- problemi vascolari (durante l’anestesia o in stato di shock)
- a seguito dell’assunzione di alcuni farmaci (come il cortisone e determinati antibiotici)
- disturbi ormonali (ad esempio il morbo di Cushing e il diabete)
Spesso i veterinari non sono in grado di individuare la causa all’origine della pancreatite canina. In questo caso si parla di pancreatite idiopatica.
Prevenzione: come posso evitare che il mio cane si ammali di pancreatite?
Sfortunatamente, i fattori scatenanti della pancreatite nei cani spesso non possono essere determinati né vi è modo di controllarli. Proprio per questo è difficile parlare di prevenzione.
Dovresti assolutamente evitare i fattori di rischio come gli alimenti per cani troppo ricchi di grassi. Come abbiamo visto, l’obesità del cane è una condizione altamente correlata. Quando scegli il cibo per il tuo peloso, quindi, assicurati sempre che contenga una quantità di grasso contenuta. Inoltre, è importante adattare le porzioni alle esigenze del tuo cane, vale a dire al suo livello di attività, al peso e all’età anagrafica.