Ehrlichiosi nel cane This article is verified by a vet

ehrlichiosi nel cane

Una corretta profilassi contro le zecche può prevenire l'ehrlichiosi.

Arriva l’estate! Finalmente il periodo delle vacanze, dei viaggi, delle giornate al mare, delle lunghe passeggiate: naturalmente porterai con te anche il tuo amico di zampa. Ma se il tuo peloso viene punto da una zecca, potrebbe contrarre l’ehrlichiosi. Leggendo questo articolo scoprirai tutto quello che c’è da sapere su questa infezione.

Quanto è pericolosa l’ehrlichiosi per il mio cane?

Se al tuo Fido viene diagnosticata l’ehrlichiosi con sufficiente tempestività, le possibilità di guarigione sono buone. Se, invece, la malattia ha già raggiunto lo stadio cronico, le conseguenze possono essere fatali. Trattandosi di una malattia curabile ma che può essere accompagnata da sintomi gravi, prevenire è meglio che curare.

Sintomi: quali sono i segni più importanti della malattia?

I primi segni della malattia compaiono dopo un periodo di incubazione che va da una a tre settimane. Passato questo periodo, l’infezione progredisce in tre fasi con sintomi diversi e di gravità variabile. I sintomi più importanti durante ogni fase sono:

Fase acuta:

  • Stanchezza e debolezza
  • Peggioramento delle condizioni di salute generale e febbre
  • Perdita di peso
  • Ritenzione di liquidi (edema)
  • Sintomi gastrointestinali, come il vomito
  • Lesioni alle pareti dei vasi sanguigni con conseguente aumento del sanguinamento (epistassi)

Fase subclinica:

  • Cessazione dei sintomi

Stadio cronico:

  • Infiammazione delle articolazioni (poliartrite) e zoppia
  • Se il trattamento non viene iniziato in tempo, la malattia può portare al decesso del cane

Diagnosi: come si individua l’ehrlichiosi nel cane?

Se il tuo amico di zampa presenta uno o più dei sintomi sopra descritti, portalo dal veterinario il prima possibile.

Se sulla base della relazione preliminare (anamnesi) e dell’esame clinico generale c’è il sospetto di ehrlichiosi, verrà eseguito un esame del sangue. Nei cani infetti il numero di piastrine (trombociti), globuli bianchi (leucociti) e globuli rossi (eritrociti) è ridotto. Nella fase acuta, l’agente patogeno può essere individuato direttamente.

Se il tuo peloso è già nella fase subclinica, è possibile rilevare gli anticorpi. Tuttavia, questi vengono rilevati anche se il cane è già stato infettato in passato e ha eliminato con successo l’ehrlichiosi.

Terapia: quali sono le opzioni di trattamento disponibili?

L’ehrlichiosi può essere trattata con i seguenti farmaci e le seguenti misure:

  • Antibiotici: poiché agiscono specificamente contro l’ehrlichia, i farmaci antibiotici sono utili solo durante la fase acuta.
  • Farmaci antiprotozoari (farmaci contro i parassiti unicellulari).
  • Terapia sintomatica: infusioni di elettroliti, trasfusioni di sangue.

Prognosi: quali sono le possibilità di guarigione?

Quanto più precoce è l’inizio della terapia, tanto maggiori saranno le probabilità di successo. Se il trattamento viene iniziato nella fase acuta iniziale, le condizioni del tuo cane miglioreranno nel giro di pochi giorni.

Se, invece, al momento della diagnosi il tuo peloso è già nella fase cronica, la prognosi è incerta perché si sono già verificati dei danni permanenti.

pinzetta antizecche cane
Per evitare che il tuo cane contragga l’ehrlichiosi, le zecche devono essere rimosse il prima possibile.

Cause: come si sviluppa la malattia?

Nei nostri amici di zampa l’ehrlichiosi, esattamente come l’anaplasmosi, è causata dalle rickettsie. Si tratta di batteri unicellulari che entrano nell’organismo del cane tramite la puntura di una zecca.

Il vettore principale, la cosiddetta “zecca del cane” (Rhipicephalus sanguineus), è molto comune nella zona mediterranea.

È possibile anche la trasmissione da cane a cane attraverso aghi contaminati e durante le trasfusioni di sangue da parte del veterinario (contagio iatrogeno). Anche la trasmissione dall’uomo al cane è teoricamente possibile.

Gli Ehrlichia canis sono batteri intracellulari che infettano le cellule del sangue del cane e si diffondono poi in tutto l’organismo. L’adesione delle cellule ematiche infette alle pareti dei vasi degli organi provoca diverse lesioni.

Alla fase acuta segue la fase subclinica. Il cane non mostra sintomi e il sistema immunitario lavora a pieno ritmo per eliminare l’agente patogeno. Se non riesce ad eliminarlo del tutto, la malattia diventa cronica.

Prevenzione: come posso proteggere il mio cane dall’ehrlichiosi?

Anche dopo essere guarito dall’ehrlichiosi, il tuo amico di zampa non è immune dal contrarre una nuova infezione. Pertanto, un’adeguata prevenzione è molto importante, soprattutto nel nostro Paese, in cui la zecca del cane è la specie prevalente.

Puoi proteggere il tuo Fido con una profilassi contro le zecche – sotto forma di collare, compresse o spot on – che nella maggior parte dei casi è efficace anche contro altri ectoparassiti.

Se non è possibile evitare un soggiorno in un’area endemica, il trattamento profilattico con antibiotici è comunque sconsigliato a causa del rischio di sviluppo di resistenza a questi farmaci

Scheda dell’ehrlichiosi nel cane

Definizione: L’ehrlichiosi è un’infezione causata dalle rickettsie, di batteri unicellulari che entrano nell’organismo del cane tramite la puntura di una zecca.
Sintomi iniziali: Dopo un periodo di incubazione di 1 – 3 settimane, in cui non si manifesta alcun sintomo, si verifica la fase acuta, caratterizzata dai seguenti sintomi:
  • Stanchezza e debolezza
  • Peggioramento delle condizioni di salute generale e febbre
  • Perdita di peso
  • Ritenzione di liquidi (edema)
  • Sintomi gastrointestinali, come il vomito
  • Lesioni alle pareti dei vasi sanguigni con conseguente aumento del sanguinamento (epistassi)
Cause: Il vettore principale è la cosiddetta “zecca del cane” (Rhipicephalus sanguineus), molto comune nella zona mediterranea. La trasmissione è possibile anche da cane a cane, attraverso aghi infetti o trasfusioni di sangue, e, teoricamente, anche da uomo a cane
Strumenti diagnostici: analisi del sangue
Intervento chirurgico: no
Terapie: somministrazione di farmaci antibiotici e/o antiprotozoari, infusioni di elettroliti, trasfusioni di sangue
Vaccinazione: no
Conseguenze e prognosi: Se il trattamento viene iniziato nella fase acuta iniziale, le probabilità di guarigione sono molto buone. Se, invece, il cane è già nella fase cronica, la prognosi è incerta perché si sono già verificati dei danni permanenti. Nei casi più gravi, l’infezione può causare il decesso del cane
Prevenzione: Profilassi contro le zecche (prodotti antiparassitari come collari, compresse e spot-on)

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

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Franziska G., Veterinario
Profilbild von Tierärztin Franziska Gütgeman mit Hund

Mi sono laureata in Medicina Veterinaria all’Università Justus-Liebig di Gießen, in Germania, e ho maturato una vasta esperienza in diversi ambiti quali la medicina clinica per piccoli animali, la pratica veterinaria per animali di grossa taglia e per animali esotici, approfondendo le mie conoscenze in fatto di farmacologia, patologia e igiene alimentare. Da allora svolgo attività come autrice non solo di testi di argomento veterinario ma anche in quello che è l’ambito della mia dissertazione scientifica. Il mio obiettivo è quello di riuscire a proteggere meglio gli animali dagli agenti patogeni di tipo batterico. Oltre alle mie conoscenze mediche, mi piace condividere la mia felice esperienza di proprietaria di un cane: in questo modo posso comprendere da vicino e allo stesso tempo fare chiarezza sulle principali problematiche che riguardano la salute degli animali.


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