I vaccini del cane consigliati
Tosse dei canili (tracheobronchite infettiva)
La tosse dei canili e la parainfluenza di solito colpiscono più facilmente i pelosi ospitati in strutture affollate come rifugi o esposizioni, dove i contatti tra gli animali possono facilitarne la trasmissione. Con l’arrivo della bella stagione possono però esserci dei focolai anche in gruppi più piccoli di cani, che si muovono insieme in passeggiata o praticano lo stesso sport.
Questa malattia virale è molto contagiosa e comporta gravi disturbi respiratori (generalmente tosse acuta e secca). Può svilupparsi una polmonite, soprattutto nei soggetti con sistema immunitario fragile, e in alcuni casi può anche portare alla morte. Il vaccino è pertanto consigliato.
Borreliosi
È una malattia infettiva, che si trasmette principalmente con il morso delle zecche. Spesso i sintomi della patologia non sono evidenti, ma in base alla varietà del batterio patogeno può condurre a disturbi neurologici come spasmi e paralisi, causando anche febbre, debolezza e linfonodi ingrossati.
Se non curata, si infiammano in modo cronico le articolazioni del cane. Il vaccino è consigliato solo nelle aree geografiche considerate ad alto rischio di esposizione al vettore. In tutti gli altri casi è più indicata una buona strategia di prevenzione tramite l’uso di antiparassitari nelle formulazioni spot-on, spray e collare.
Babesiosi
Anche la babesiosi, conosciuta come malaria degli animali, si trasmette con il morso delle zecche. Questa malattia infettiva è aggressiva e si presenta con febbre elevata; se non trattata correttamente conduce in pochi giorni alla distruzione dei globuli rossi e quindi alla morte del cane.
Nei paesi in cui le zecche portatrici di babesiosi sono particolarmente diffuse il vaccino è consigliato in aggiunta alle misure di protezione tradizionali come il controllo del peloso per individuare i morsi di zecca, ad esempio dopo una gita all’aria aperta.
Il vaccino protegge solo da un grave decorso della patologia e non dall’infezione in sé.
Dermatofitosi, meglio conosciuta come Tigna
Si tratta di una micosi ed è molto comune nei cani. L’agente patogeno più frequente è il dermatofita Microsporum canis, che causa squame e crosticine, spesso la perdita di pelo nelle zone colpite. Il fungo è trasmissibile tra consimili, ma anche per contatto con oggetti contaminati (cuccia, tappeto o pettine). Nel caso di un’infezione esistente, la vaccinazione può avere senso come supporto alla terapia.
Leishmaniosi
La leishmaniosi è una malattia che si trasmette con la puntura di pappataci e psicodidi, presenti soprattutto nei paesi del Mediterraneo. I parassiti infettano il cane succhiandogli il sangue, si annidano poi nelle cellule e negli organi. Se non trattata può essere mortale, di solito quando c’è un blocco renale.
Il vaccino non impedisce il contagio del peloso, ma rinforza la risposta del sistema immunitario all’agente patogeno.
Quando e con che frequenza?
Esistono opinioni diverse sulla frequenza dei richiami, i veterinari e i padroni dei cani sono per lo meno d’accordo sull’importanza dell’immunizzazione primaria. È consigliabile iniziare con il primo ciclo vaccinale quando i cuccioli hanno 8 settimane di vita, con la fine dell’allattamento termina infatti la protezione degli anticorpi materni trasmessi attraverso il latte durante le prime settimane.
Con il vaccino si introducono nel cane i batteri/virus vivi o attenuati. Il corpo reagisce producendo gli anticorpi necessari per far fronte ai germi e agli agenti patogeni, che sono la causa di un’eventuale infezione.
L’immunità totale contro le malattie per cui l’animale viene vaccinato è raggiunta al 2° o al 3° richiamo. Il 1° vaccino, che deve essere eseguito a 8-12 settimane di vita, attiva solo il sistema immunitario, non fare i richiami successivi sarebbe poco sensato.
La vaccinazione primaria
Una volta compiuto il 3° richiamo (a 16 settimane/15 mesi in base al tipo di vaccino), l’immunizzazione primaria è conclusa. Con il tempo, tuttavia, la forza delle risposte immunitarie del corpo si riduce. Per estendere a vita la protezione contro le malattie infettive per cui è stato vaccinato l’animale, i richiami andranno ripetuti a intervalli di tempo prestabiliti.
Fino a pochi anni fa la prassi prevedeva un richiamo annuale dei vaccini, ma oggi la maggior parte dei veterinari si dissocia da questa pratica. La stessa Associazione mondiale dei veterinari per piccoli animali (WSAVA – World Small Animal Veterinary Association) considera sufficiente un richiamo ogni 3 anni per la maggior parte dei vaccini (ad esempio per la rabbia). Per la tosse dei canili e la leptospirosi, invece, il richiamo annuale è indispensabile.
Una panoramica dei vaccini raccomandati
Per avere sempre un’immunizzazione completa contro le patologie menzionate è fondamentale attenersi al piano vaccinale proposto dal tuo veterinario.
La seguente tabella mette insieme le raccomandazioni generalmente riconosciute. Consulta sempre il tuo veterinario di fiducia, che saprà consigliarti anche in merito ai vaccini opzionali per il tuo cane.
Agente patogeno |
Immunizzazione primaria |
Richiamo |
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Da 8 settimane |
Da 12 settimane |
Da 16 settimane |
Da 15 mesi |
Annualmente |
Ca. ogni 3 anni |
Cimurro |
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Epatite infettiva |
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Parvovirosi |
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Leptospirosi |
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Rabbia |
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Cosa fare se il cane è malato o a rischio?
Questi consigli sono validi per gli esemplari sani e non a rischio di infezione. In cuccioli o cani adulti ad alto rischio di infezione, nel caso di tosse da canile può ad esempio essere ragionevole un vaccino a più ampio spettro. Parla con il tuo veterinario di fiducia su quali ulteriori vaccini sono consigliabili per il tuo compagno di zampa.
Gli animali malati non possono assolutamente essere vaccinati. Per contenere il rischio di effetti collaterali, il tuo peloso al momento della vaccinazione dovrà essere sano, sverminato e privo di parassiti. Se presenta febbre, diarrea o altri sintomi di un’eventuale malattia, prima di vaccinarlo è necessario che questa venga trattata efficacemente.
Possibili effetti collaterali dei vaccini nel cane
I vaccini sono generalmente ben tollerati. Affinché la risposta all’immunizzazione sia adeguata e si sviluppano gli anticorpi, è importante che il cucciolo sia sano e abbia raggiunto l’età minima raccomandata al momento della vaccinazione (8 settimane). In questo modo la probabilità di effetti collaterali gravi è ridotta al minimo. Tra le possibili reazioni al vaccino, che solitamente durano due o tre giorni e scompaiono al massimo entro una settimana, ci sono:
- Febbre
- Gonfiore (doloroso) nella sede dell’inoculazione
- Stanchezza
- Inappetenza
Se il tuo cane presenta questi o altri sintomi da più di due giorni, è opportuno consultare il veterinario.
Quanto costano i vaccini del cane?
I veterinari tendono a somministrano vaccini combinati, che aiutano a prevenire diverse malattie (ad esempio quello per cimurro, epatite, parvovirosi, leptospirosi, tosse dei canili e rabbia).
I costi dei vaccini variano in base al veterinario e allo stato di salute del tuo peloso, informati dunque per tempo. Ricorda comunque che il costo di un vaccino è di gran lunga inferiore a quelli di un eventuale trattamento in caso di infezione da pericolosi agenti patogeni.
La salute del tuo cane ha sempre la priorità.
Non ci resta che augurare il meglio a te e al tuo pelosetto, sperando che questo articolo ti sia stato utile.