Morte del cane: cosa fare quando muore il nostro fedele amico

Scritto da Emmi Hauser
morte cane

È stato il nostro leale compagno per tanti anni: dirgli addio è sempre molto difficile.

Che ci si arrivi preparati, dopo mesi di malattia, o che invece capiti all’improvviso, la morte del cane è sempre un avvenimento molto doloroso, che lascia un vuoto difficile da colmare. Un momento in cui ci viene chiesto anche di prendere alcune decisioni, perché bisogna saper gestire diversi aspetti pratici. Vediamo insieme cosa si può e si deve fare con il corpo del nostro peloso quando arriva il momento di dirgli addio.

Quali sono le normative italiane di riferimento?

Come molti altri aspetti della nostra vita quotidiana, anche quello che riguarda lo smaltimento del corpo del nostro adorato amico di zampa, una volta che è morto, a casa con noi o in un ambulatorio medico, è regolato da  una norma europea, e in particolare dal Regolamento (CE) n.1069/2009.

Il nostro Paese, quindi, ha recepito quanto previsto a livello europeo emanando un decreto legislativo specifico, che entra nel dettaglio e stabilisce le modalità di gestione e smaltimento del corpo degli animali da compagnia, prevedendo diverse sanzioni nel caso in cui tali norme non vengano rispettate.

In particolare, il decreto legislativo n.186 del 1 ottobre 2012 sancisce che i resti di animali non destinati alla macellazione debbano essere rigorosamente tracciati e quindi raccolti, trasportati e smaltiti in maniera idonea. Questo per ovvie (anche se non scontate) ragioni igienico-sanitarie: per quanto ci risulti difficile pensarlo, parlando del nostro amato cane, un corpo in decomposizione rappresenta pur sempre un potenziale pericolo per l’ambiente e quindi anche per gli altri animali e le persone.

In generale, sono le aziende sanitarie regionali ad occuparsi di questi aspetti: i numeri da chiamare, quindi, se hai dubbi o domande in merito a questo tema, sono quelli del Servizio Veterinario della tua azienda sanitaria di riferimento.

In questi momenti in cui è normale sentirsi sopraffatti dal dolore e dalla tristezza, non possiamo comunque dimenticare gli obblighi di legge e quanto è previsto che si debba fare nel momento in cui muore un animale d’affezione.

Proprio come ci eravamo abituati a rispettare determinate norme quando il nostro peloso era in vita, dalle vaccinazioni obbligatorie alle regole quando si è in viaggio, dall’iscrizione all’anagrafe canina al guinzaglio obbligatorio nei parchi pubblici, anche nel momento in cui dobbiamo separarci da lui per l’ultima volta dobbiamo tenere presenti alcune norme di legge, che è bene conoscere in anticipo.

Cosa succede se il cane muore dal veterinario?

Tu e il tuo peloso avete trascorso insieme tanti anni, hai scelto per lui la migliore alimentazione e hai fatto in modo che avesse una vita piena, con tanti momenti di svago e di divertimento. Lo hai accompagnato anche negli anni della sua vecchiaia, cercando di supportarlo con affetto e pazienza. Poi si è ammalato e quindi te ne sei preso cura insieme al tuo veterinario di fiducia, finché non hai dovuto dirgli addio in un ambulatorio medico. E adesso?

Cosa succede se il cane muore mentre è ricoverato in una clinica veterinaria? In questi casi di solito pensa il medico a sbrigare la parte burocratica: dichiarato il decesso dell’animale, su tua delega penserà a gestire lo smaltimento del corpo del tuo amico di zampa.

Spesso la morte pone fine alle sofferenze di un animale malato, ormai allo stremo delle forze: non è raro ricorrere all’eutanasia nel cane sofferente che non ha alcuna speranza di riprendersi. Sicuramente il tuo veterinario ti chiederà se hai preferenze, vale a dire se vuoi pensare tu direttamente alla cremazione o alla sepoltura del tuo cane o se preferisci invece lasciar fare a lui, che è abituato a gestire questi aspetti in maniera professionale.

Per questo motivo ti conviene essere preparato e sapere in anticipo cosa vuoi fare. Pensarci finché il tuo cane sta bene è un’utile strategia per evitare di ritrovarti, quando accadrà, sopraffatto dalla tristezza e anche da una burocrazia di cui non conoscevi l’esistenza.

Un supporto per gestire le emozioni

Bisogna dire che in quei momenti così difficili e dolorosi, purtroppo può capitare che l’aspetto emotivo non venga tenuto nella giusta considerazione dagli enti pubblici che dovrebbero aiutare chi ha subìto questo lutto e deve gestirne gli aspetti pratici.

Anche solo i termini che si usano di solito (“smaltimento” e “carcassa di animale”, per citarne due che ricorrono sui siti online delle aziende sanitarie regionali) non rendono giustizia al legittimo sentimento di lutto che chi deve separarsi dal suo amico di zampa prova in quella circostanza.

Ecco perché, se il tuo cane muore all’interno di una clinica veterinaria, hai almeno la fortuna di poter contare sulla sensibilità del medico di fiducia del tuo pet, il quale saprà aiutarti a gestire anche questi dolorosi ma necessari passaggi burocratici tenendo conto del dolore che stai vivendo.

La morte di un cane, che ovviamente era stato registrato presso la Regione di competenza, va sempre comunicata per iscritto oppure tramite formulario online, e questo per fare in modo che l’animale venga cancellato dall’anagrafe canina.

Tieni presente che il certificato di decesso, redatto necessariamente da un medico veterinario, è obbligatorio, per poter effettuare questo passaggio burocratico essenziale.

Il cane muore in casa: cosa fare?

Se invece il tuo cane si spegne naturalmente, perché vecchio e stanco, per cui muore nel sonno o comunque mentre si trova a casa con te, quello che devi fare è contattare il suo veterinario di riferimento, anche perché, come abbiamo visto, è indispensabile che un medico ne dichiari il decesso.

Ti chiederà di portare il tuo cane in ambulatorio o, se ne ha la possibilità, si recherà a casa tua per constatarne e certificarne il decesso. A quel punto, se hai deciso di occuparti in prima persona delle spoglie del tuo amico di zampa, puoi regolarti in due modi:

  1. Contattare un’azienda privata di onoranze funebri per animali.
  2. Affidare al tuo veterinario d fiducia lo smaltimento del corpicino del tuo cane. In questo caso la cremazione sarà comune e non ti verranno consegnate le ceneri del tuo pet.
  3. Seppellire tu stesso il tuo cane in un terreno privato o, se esiste nella tua regione, in un cimitero per animali. Nel primo caso devi avere massima cura di rispettare le norme previste dalla legge.
morte del cane

Le aziende private di onoranze funebri per animali

Da diversi anni anche nel nostro Paese esistono numerose aziende private, più o meno grandi, le quali offrono servizi di onoranze funebri per animali d’affezione. Alcune sono in grado di occuparsi solo della cremazione, nel rispetto delle norme vigenti: in pratica, pensano loro a far cremare il tuo pet in apposite strutture a norma e poi ti consegnano le ceneri assieme al certificato ufficiale di avvenuta cremazione.

Meglio a casa o in clinica?

Altre invece offrono un servizio completo: prendono in consegna le spoglie del tuo fedele amico e, con il certificato di decesso del tuo veterinario, non solo si occupano della cremazione ma, se lo desideri, organizzano una piccola cerimonia funebre per permettere a te e ai tuoi cari di salutare per l’ultima volta il tuo fedele amico.

Lutto e burocrazia: meglio pianificare per tempo

Magari ad alcune persone l’idea del “funerale” per un cane può sembrare strana, se non addirittura assurda, ma chi ha trascorso molti anni al fianco di un animale d’affezione sa bene quanto doloroso sia perderlo e quanto difficile sia tornare subito alla vita di tutti i giorni, nella quale la mancanza del nostro fedele amico si avverte costantemente.

Per questo le cerimonie funebri, semplici e raccolte, possono essere un valido aiuto: la morte del proprio cane è un lutto vero e proprio, che non va assolutamente sottovalutato. Servono tempo e i giusti passaggi per poterlo elaborare nel modo migliore.

Insomma, è importante arrivare preparati se non altro a livello pratico, decidendo per tempo come procedere. Soprattutto perché, quando il cane muore, spesso non si è emotivamente in condizioni di pensare agli aspetti burocratici, i quali però esistono e vanno tenuti in considerazione, se non si vuole incappare in problemi e sanzioni.

Ovviamente le varie soluzioni offerte dalle aziende private hanno costi diversi a seconda del servizio che si sceglie.

Per questo in molte città italiane esiste anche la cremazione etica degli animali d’affezione: in pratica, l’azienda municipale di onoranze funebri offre anche un servizio di cremazione dedicato ai cani e ai gatti a prezzi contenuti e con la consegna delle ceneri. Perché non si tratta di un lusso, ma di una necessità: chi perde il proprio cane vive un lutto che merita rispetto.Ci sono due opzioni, se insieme al veterinario decidi di “far addormentare” il tuo pelosetto. È chiaro che in entrambi i casi è necessario che vi sia una relazione di fiducia e di conoscenza profonda, tra te e il tuo medico di riferimento.

La situazione in Italia: quanto costa far cremare o seppellire il proprio cane?

Come abbiamo visto, a livello di costi molto dipende dalla zona in cui vivi e dal tipo di azienda che decidi di contattare. Se non hai particolare esigenze e hai la fortuna di vivere in una grande città, che ha attivato il servizio di cremazione etica condotta dalla società municipale che si occupa anche delle cremazioni umane, puoi contare su prezzi più contenuti.

Rivolgendoti alla società che si occupa di cremazioni per conto del tuo Comune di residenza, nel caso in cui abbiano esteso il servizio anche ai cani, puoi spendere attorno ai 50-70 euro per la cremazione comune e ai 200-300 euro, in media, per la cremazione individuale.

Con quella cifra di solito ti vengono riconsegnate le ceneri del tuo cane all’interno di un’urna standard, che potrai custodire a casa o dove preferisci. Tieni presente che diverse aziende offrono tariffe differenziate in base alla taglia, e quindi al peso, del cane.

Sicuramente avrai letto o sentito parlare anche dei servizi messi a disposizione da diverse aziende che lavorano in questo ambito in costante sviluppo. Stiamo parlando dei soggetti privati che forniscono servizi più sofisticati come urne personalizzate, vasi cinerari e persino monili come anelli e pietre ricavati dalle ceneri del tuo animale. Ovviamente questo tipo di servizi ha costi più alti.

Per conoscere i dettagli occorre chiedere un preventivo direttamente alla singola azienda: in rete se ne trovano moltissime.

Probabilmente avrai già sentito parlare dei cimiteri per gli animali d’affezione: si tratta di pet cemetry molto simili a quelli destinati a noi umani. Chi li gestisce deve avere l’autorizzazione da parte dagli enti preposti. Ti offrono la possibilità di seppellire in un luogo protetto e riservato le spoglie del tuo animale domestico anche se a determinate condizioni.

Ovviamente devi avere il certificato del veterinario che ne certifichi il decesso, dopo di che puoi prendere contatto con una di queste realtà sparse sul territorio nazionale ed informarti su costi e condizioni per acquistare un loculo. Il tutto in maniera molto simile a come si fa con le persone defunte.

Visto che in Italia manca ancora una normativa nazionale che disciplini il tema dei cimiteri per animali, le Regioni si sono mosse autonomamente e quindi il panorama varia molto su base regionale. Alcune grandi città italiane si sono attivate da tempo, sia nella progettazione di pet cemetry pubblici sia nell’autorizzare la sepoltura degli animali d’affezione nei loculi dei loro umani.

Nei cimiteri privati per animali, in genere si deve affrontare una spesa iniziale, per il loculo e la tumulazione, dopo la quale di solito si passa ad una quota annuale per i successivi 5 anni, rinnovabili. I costi variano molto, anche a seconda del servizio che si sceglie: si parte dai 250 euro per la sepoltura semplice ma si arriva facilmente 700-800 euro, o anche più, se si vuole realizzare una tomba vera e propria.

Il più antico di questi pet cemetry si trova a Roma: esiste sin dal 1923 e ospita le spoglie di centinaia di cani, gatti, criceti, tartarughe, persino galline e piccioni, mentre si trova a Milano il più grande cimitero per animali domestici d’Europa, modernissimo e immerso nel verde.

Quasi tutte le Regioni hanno cimiteri privati per animali, nei quali è possibile seppellire il proprio cane. Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia sono attrezzate da anni. In molte città italiane, come Genova e Milano, è possibile anche tumulare l’urna del proprio pet all’interno della tomba di famiglia o del loculo di un congiunto, anche se seguendo determinate regole.

Seppellire il cane in giardino: si può?

Se il tuo desiderio sarebbe quello di seppellire il tuo amato peloso nel giardino di casa, magari sotto il suo albero preferito, o magari in un terreno privato dove gli piaceva tanto correre insieme a te, hai la possibilità di farlo ma solo a condizione che il tuo cane non sia morto a causa di una patologia infettiva.

Hai bisogno quindi dell’autorizzazione del tuo veterinario, il quale deve dichiarare che il decesso sia avvenuto per cause naturali, che siano escluse malattie come la rabbia e che non ci siano quindi rischi ambientali nel seppellire il corpo in un terreno privato.

In nessun caso è consentito seppellire il cane in un parco pubblico o in un terreno demaniale: le sanzioni previste dal D. Lgs. 186/2012, art.3, comma 3 sono tutt’altro che lievi e variano da 10.000 a 70.000 euro.

Nel caso in cui tu decida di seppellire il tuo cane in giardino, dopo aver presentato la richiesta all’ufficio competente della tua azienda sanitaria regionale, munito di certificato del veterinario, puoi scavare una fossa profonda non meno di 1,5-2 metri, cospargerla di calce viva e depositare le spoglie del tuo peloso avendo cura di ricoprirle bene di altrettanta terra.

L’urna biodegradabile: una scelta amica della natura

Infine, sempre più persone scelgono la strada ecologica, quella in qualche modo più vicina alla natura e quindi condivisa anche da noi: far cremare il proprio cane per poi seppellirne le ceneri all’interno di un’urna biodegradabile.

In questo modo le ceneri del tuo cane possono diventare nutrimento per gli alberi e la terra, ed è come se si restituisse idealmente il proprio adorato amico di zampa alla natura che ce lo ha donato.

Un atto di amore per l’ambiente che sicuramente i cani approverebbero: in fin dei conti, il ricordo di tutti i momenti passati insieme al tuo fedele amico resterà sempre con te, ed è bello che l’ultimo saluto da parte tua sia un gesto di amore per la natura, che tutti i cani amano così profondamente.

Fonti:

  • https://www.normattiva.it/
  • https://www.anagrafecaninalombardia.it/ananaf/
  • https://www.aslroma1.it/morte-cane
  • https://anag.gisacampania.it/index.php/modulistica

Scheda riassuntiva: la morte del cane

Quadro normativo: Regolamento europeo (CE) n.1069/2009 e

decreto legislativo n.186 del 01/10/2012

Organi competenti: servizio veterinario dell’azienda sanitaria della propria Regione e veterinario di riferimento
Anagrafe canina e microchip: è indispensabile farsi consegnare dal veterinario il certificato di decesso del cane, con il quale effettuare l’obbligatoria cancellazione dall’anagrafe canina, tramite numero di microchip.
Se il cane muore di cause naturali: la gestione delle spoglie del cane può avvenire in uno di questi modi:
  1. contattando un’azienda di onoranze funebri per animali;
  2. affidando al veterinario lo smaltimento delle spoglie: in questo caso la cremazione sarà comune;
  3. seppellendo le spoglie del proprio cane in un terreno privato (seguendo tutte le regole sanitarie) o in un cimitero per animali.
Se il cane muore per malattia: se il decesso avviene in una clinica veterinaria a causa di una malattia potenzialmente contagiosa, è il medico a gestirne le spoglie, per una ragione di sicurezza sanitaria.
Cremazione individuale: se ne occupano aziende private o municipali che offrono servizi di onoranze funebri per animali. Sono a pagamento ed è possibile chiedere i costi e ottenere una cremazione individuale con consegna delle ceneri. Alcune di queste aziende organizzano anche funerali per animali.
Cremazione etica: in molte città italiane esiste la cremazione etica, operata da aziende convenzionate con il Comune le quali offrono il servizio a tariffe contenute. In questo caso, però, di solito le ceneri non vengono riconsegnate perché la cremazione etica spesso non è individuale.
Sepoltura in terreno privato: si può fare ma serve l’autorizzazione del veterinario, per escludere il rischio di malattie che possano costituire un rischio per l’ambiente.

Inoltre spesso occorre presentare anche apposita richiesta all’ufficio competente della propria azienda sanitaria regionale, muniti di certificato del veterinario. Se si ottiene il permesso, occorre scavare una buca profonda più o meno 2 metri, cospargerla di calce viva e poi di terra.

Sepoltura in terreno pubblico: è vietato seppellire i propri animali d’affezione all’interno di giardini, parchi e terreni pubblici.
Cimiteri per animali: praticamente ogni regione italiana ha almeno un cimitero per animali, gestito da privati ma autorizzato dagli enti pubblici di riferimento. È necessario avere il certificato di morte, dopo di che si può concordare come e dove tumulare le spoglie o le ceneri del proprio cane. In alcune città italiane è possibile anche chiedere che il proprio animale venga tumulato nella tomba di famiglia.

Emmi Hauser

Sono una traduttrice con un passato da insegnante e una grande passione per gli animali, soprattutto per gli aspetti di relazione tra noi e i nostri pet. Negli anni ho adottato cani, gatti, pesci, conigli e persino pulcini: in tutte le fasi più importanti della mia vita c'è sempre stato anche un compagno di zampa, vicino a me, e ho cercato di trasmettere questo amore per gli animali a chiunque mi incontrasse. Qualche anno fa ho adottato due trovatelle: una cagnolina di nome Marge e una gatta di nome Ki. Sono diventate inseparabili, anche se si contendono ancora le cucce di casa, che pure sono moltissime. Con i miei articoli cerco di approfondire gli argomenti più utili e interessanti per chi ha la fortuna di vivere insieme a questi meravigliosi compagni di vita.


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