La diagnosi: come si individua la toxoplasmosi nel gatto?
Se sospetti che il tuo gatto abbia la toxoplasmosi, devi far esaminare dal veterinario alcuni campioni di sangue o di feci del tuo micio. Subito dopo l'infezione, infatti, i gatti perdono una grande quantità di spore (oocisti), le quali sono visibili al microscopio.
Attraverso l’esame dei campioni di sangue è possibile rilevare gli anticorpi contro i toxoplasmi. Per distinguere la toxoplasmosi acuta da quella cronica, è necessario esaminare due diversi campioni di sangue a distanza di due o tre settimane l'uno dall'altro.
La terapia: come si cura?
Di solito i gatti sani sono in grado di gestire questa infezione da soli. Quelli con un sistema immunitario debole o compromesso, però, mostrano sintomi più gravi e hanno bisogno di una terapia.
Lo stesso si può dire per noi umani. Di solito i sintomi della toxoplasmosi passano inosservati e il nostro corpo la affronta e gestisce senza problemi. Tuttavia, le persone con problemi al sistema immunitario devono essere supportate da una terapia farmacologica. Il trattamento è urgente e indispensabile soprattutto per le donne incinte, che vengono trattate con specifici antibiotici e/o antiparassitari.
La prognosi: quali sono le chance di recupero per il gatto?
La prognosi dipende dalle condizioni del sistema immunitario e dall'età del gatto al momento dell'infezione. Gli esemplari adulti sani hanno una prognosi molto buona anche senza essere trattati con farmaci specifici.
Questo non significa che la toxoplasmosi sia priva di rischi. Più giovane è il gatto al momento dell'infezione, peggiore è la prognosi. Se i gattini vengono infettati subito dopo la nascita o nei primi mesi, possono anche morire.
In generale, i gatti con un sistema immunitario debole di solito si ammalano in modo permanente, sviluppando quindi una patologia cronica, perché il loro corpo non è in grado di combattere da solo il toxoplasma.
Le cause: come si contrae la toxoplasmosi?
L'agente eziologico della toxoplasmosi felina è chiamato Toxoplasma gondii. Si tratta di un parassita unicellulare, tecnicamente un “protista parassitario”, il cui ospite finale è il gatto. In pratica, quindi, l'agente patogeno della toxoplasmosi può riprodursi solo grazie ai gatti.
Come avviene questo ciclo di infezione? Nell’intestino del gatto si formano le cosiddette oocisti che poi vengono espulse con le feci. Pochi giorni dopo le oocisti diventano infettive e il ciclo ricomincia.
Ma c’è di più, purtroppo. Questo parassita può attaccare anche gli ospiti intermedi nei quali sopravvive senza potersi riprodurre. In pratica, tutti gli animali a sangue caldo, esseri umani compresi. Ecco perché la toxoplasmosi viene definita una zoonosi, cioè una malattia degli animali trasmissibile all’uomo.
Come vengono trasmessi i toxoplasmi ai gatti?
L'agente patogeno della toxoplasmosi viene trasmesso ai gatti in due modi:
- Per via diretta: quando le oocisti infettive entrano direttamente nel corpo del gatto. Questo accade quando il gatto è a contatto con le feci di animali infetti o con un ambiente contaminato.
- Per via indiretta: quando l'agente patogeno entra nel corpo del gatto tramite ospiti intermedi. In questo caso gli ospiti intermedi contengono forme inattive di toxoplasmi (detti bradizoiti), che diventano nuovamente attivi una volta che raggiungono l'intestino del gatto.
Un esempio classico di trasmissione per via indiretta è rappresentato dai topi: queste piccole prede sono perfette per trasmettere i toxoplasmi al gatto, purtroppo. Allo stesso modo, il tuo amico felino può contrarre la malattia mangiando carne cruda: la forma inattiva della toxoplasmosi può penetrare nel suo corpo facendolo ammalare.
Prevenire la toxoplasmosi nel gatto è possibile?
Gli unici gatti che possono essere davvero al sicuro da un'infezione da Toxoplasma gondii sono quelli che vivono esclusivamente in appartamento. Anche in questo caso, però, il rischio è azzerato solo se scegli di nutrire il tuo micio con carne sufficientemente cotta o precedentemente congelata o con alimenti pronti per gatti di quelli disponibili in commercio.
Sfortunatamente, invece, per i gatti che vivono anche all’aperto non c’è modo di evitare il rischio di infezione. Quando seppelliscono le proprie feci o si gustano la preda appena catturata, gli spiriti liberi hanno molte possibilità di contrarre una infezione da toxoplasmosi. Per fortuna, di solito però non hanno bisogno di alcuna profilassi particolare: i gatti sani gestiscono l’infezione senza problemi.