I rischi dell’anestesia: quali sono i pericoli per il mio gatto?
L'anestesia comporta sempre un rischio per la salute del gatto. Pertanto, ogni paziente viene preventivamente classificato in un determinato gruppo di rischio.
Importante: ogni organismo reagisce in modo diverso all'anestesia. Le seguenti complicazioni possono verificarsi prima o dopo l'intervento:
- Problemi respiratori (ad esempio, respirazione superficiale o troppo lenta)
- Calo della pressione sanguigna
- Aritmia cardiaca
- Ipotermia (perché la superficie corporea del gatto è relativamente grande rispetto al volume del sangue e dei polmoni).
Misure di emergenza durante l'intervento
Il veterinario mette sempre a disposizione infusioni e farmaci per le emergenze (ad esempio, farmaci per stabilizzare la pressione o la circolazione, farmaci per le aritmie cardiache). Nell’eventualità di problemi respiratori, sono sempre a disposizione anche ossigeno e un respiratore. In caso di arresto cardiaco, il tuo pelosetto verrà rianimato.
Informazione importante:
L’anestesia comporta sempre un rischio di complicazioni. Nel gatto questo rischio è maggiore che nel cane e può accadere che non sia possibile salvare un micio nonostante tutte le misure di emergenza.
Pazienti a rischio: l’anestesia nei gatti malati e anziani
I rischi dell'anestesia dipendono da diversi fattori. Tra questi, patologie preesistenti, età, peso, razza o tipo di lesione. Una forte perdita di sangue, ipertensione, malattie renali o tiroidee e l'età avanzata possono aumentare il rischio.
Inoltre, può accadere che alcuni farmaci non possano più essere scomposti correttamente o abbiano un effetto molto più forte o prolungato in alcuni organi. Talvolta si verificano anche intolleranze con shock anafilattico.
Procedura: come viene eseguita l’anestesia nel gatto?
Prima che il veterinario esegua l'anestesia nel gatto, sono necessari un colloquio dettagliato con il suo umano di riferimento (anamnesi) e un esame clinico.
Esami preliminari e valutazione del rischio
Il veterinario può verificare la presenza di malattie cardiache, tiroidee o renali e regolare l'anestesia di conseguenza. Un esame del sangue recente è molto utile a questo scopo.
In alcuni casi sono necessari altri esami preliminari. Ad esempio, un’ecografia per le malattie cardiache o una radiografia per i problemi ossei.
Una volta ottenuti tutti risultati di laboratorio e completati gli esami, il veterinario chiarisce quali sono i possibili rischi e si può procedere con l’anestesia. Prima della somministrazione dell'anestesia, ogni paziente viene assegnato a un gruppo di rischio specifico (classificazione ASA).
Procedura tipica
A seconda della forma di anestesia scelta, sono necessari diversi passaggi. Si predispone l'area operatoria, si preparano i farmaci anestetici necessari e si allestiscono le apparecchiature anestetiche e il tappetino riscaldante.
Successivamente, il tuo gatto viene posizionato in modo corretto, si inserisce un catetere endovenoso e si esegue l'anestesia. Da questo momento il veterinario controlla regolarmente i segni vitali del tuo pelosetto: la respirazione, la funzione cardiaca, la temperatura corporea e l'apporto di ossigeno.
Quando l’intervento sta per concludersi, il veterinario prepara il tuo micio per la fase di risveglio. In alcuni casi, per annullare l’effetto anestetico, viene somministrato al gatto un farmaco antagonista.