Odori che non piacciono ai gatti: quali sono?

Scritto da Natalie Decker
kitten annusa limoni

L’olfatto ipersensibile dei gatti non gradisce l’odore aspro del limone.

Rispetto a noi umani, i nostri amici felini hanno un olfatto incredibile. Avendo cellule olfattive 10 volte più grandi delle nostre e in un numero più che doppio, non c’è da stupirsi se percepiscono odori e profumi in un modo molto più intenso di noi. Ma quali sono gli odori che non piacciono ai gatti? Scopriamoli insieme!

Odori sgradevoli: cosa detestano i gatti?

Alcune piante, come la valeriana e l’erba gatta, possono mettere i gatti in uno stato di eccitazione o persino di ebbrezza. E infatti non è raro vederli rosicchiare tutti entusiasti queste foglioline, quando addirittura non ci rotolano sopra, felici e inebriati dal loro magico profumo.

Allo stesso modo, però, ci sono piante che emanano un odore molto sgradito ai nostri amici felini. Ne è un esempio piuttosto comune la Plectranthus, meglio conosciuta come “pianta dell’incenso”: questo sempreverde ha un odore così intenso che qualunque gatto ne sta alla larga. La ragione risiede ovviamente negli olii essenziali che caratterizzano questa pianta profumata, un odore che per i nostri amici felini è quando di più sgradevole si possa immaginare, soprattutto quando splende il sole.

Ovviamente ogni tanto si vede qualche gattino avvicinarsi ugualmente alla pianta dell’incenso, unicamente perché è attirato dalle sue foglie verdi. Tra parentesi, anche molti cani e conigli non sopportano l’odore intenso di questo sempreverde, il cui profumo noi umani non percepiamo quasi per niente. Dobbiamo avvicinarci molto alle foglie per riuscire a scorgere appena la sua profumazione. Un esempio che dimostra quanto più raffinato del nostro sia l’olfatto dei gatti.

Quali odori aiutano a tenere lontani i gatti?

Trovi resti del passaggio del tuo gatto in mezzo alle piante del tuo giardino o al tuo orto? Pianta un cespuglio di Plectranthus ornatus nel tuo giardino! Vedrai che i suoi bei fiori terranno lontano il tuo pelosetto, che andrà a fare i suoi bisogni altrove.

Per altro, questa pianta originaria della Tanzania e conosciuta anche con il nome di Coleus comosus, è bella ma non tossica: è innocua tanto per l’uomo quanto per gli animali. Un motivo in più per sceglierla.

pianta di incenso
La pianta dell’incenso tiene lontani i nostri amici felini per via del suo odore speziato.

Lavanda e gatti: che effetto ha sui nostri aMici?

Un’altra pianta che non piace a molti gatti è la lavanda. I suoi fiori viola emanano un profumo aromatico che si dice abbia un effetto calmante su noi umani. Ai nostri amici felini, però, questo odore non piace affatto.

Attenzione, veleno!

Anche nel caso della lavanda, non è la pianta in sé quanto piuttosto gli oli essenziali che contiene a dare fastidio a molti aMici. Non a tutti, però. Mentre alcuni gatti scappano non appena ne sentono l’odore in lontananza, altri non sembrano trovarlo troppo sgradevole e lo associano, probabilmente, al profumo dolce del fieno.

Alcuni tipi di lavanda, come quella a foglia larga (“lavandula latifoglia”) e la lavanda francese (“lavandula dentata”), contengono concentrazioni molto elevate di chetoni monoterpenici. Si tratta di sostanze tipiche degli oli essenziali ma velenose per i gatti che, se ingerite, possono causare loro forti crampi.

Per fortuna questo tipo di avvelenamento è piuttosto raro, visto che alla maggior parte dei gatti l’odore della lavanda non piace e quindi ne stanno volentieri alla larga.

gatto vicino pianta lavanda
A molti gatti non piace l’odore della lavanda. Altri invece non ne sono affatto infastiditi.

La panoramica: ecco gli odori che non piacciono ai gatti

Ti sembrerà strano, ma le nostre case e i nostri giardini sono pieni di odori che danno fastidio ai nostri amici felini proprio. Alcune sono sostanze di per sé innocue ma dall’odore sgradevole, altre sono anche estremamente tossiche e quindi pericolose per loro.

Le prime possono tranquillamente essere usate come deterrenti, se non vogliamo che i nostri pelosetti si avvicinino o facciano danni in un determinato punto della casa o del giardino. Vediamole insieme.

In cucina, aglio, cipolle, porri ed erba cipollina sono tutte piante che vengono comunemente utilizzate per conferire un aroma più intenso ai nostri piatti. I gatti, invece, di solito li trovano semplicemente terribili. E menomale, visto che i porri – ad esempio – sono velenosi per i nostri aMci!

Che siano crude, cotte o essiccate, queste piante contengono composti solforati che causano al gatto pericolosi sintomi di avvelenamento. Ad esempio, se il tuo micio mordicchia un po’ di erba cipollina, può avere sintomi come diarrea, aumento della frequenza cardiaca e anemia.

A molti gatti non piacciono tutti gli odori forti, compresi quelli dei profumi industriali, gli oli aromatici e le candele profumate. Allo stesso modo, non amano i detergenti domestici con profumazioni aggressive. Qualcosa da tenere ben presente quando, ad esempio, pulisci la lettiera del tuo pelosetto. Scegli sempre  detergenti delicati e inodori.

A proposito di lettiera: quella profumata potrà avere un odore molto gradevole per il tuo naso di umano ma non necessariamente per il tuo amico di zampa. A volte i gatti lo trovano talmente fastidioso che, piuttosto che fare i loro bisogni in quella lettiera, finiscono con fare pipì sul tappeto del salotto!

L’aceto di mele è considerato universalmente salutare e viene utilizzato anche in medicina veterinaria, per esempio come rimedio naturale contro le pulci. Ma il suo odore a molti gatti non piace affatto. Per questo motivo, prima di spruzzare una miscela di aceto di mele e acqua sul tuo gatto, pensando di sbarazzarti in questo modo delle pulci evitando i prodotti chimici, ti conviene consultare il tuo veterinario di fiducia.

Per combattere il raffreddore, molte persone ricorrono a rimedi naturali ed erboristici come il tea tree, la menta piperita o l’olio di eucalipto. Gli oli essenziali di queste piante si trovano un po’ ovunque, nelle pomate, nei sali da bagno, ma anche come tè e sciroppi per la tosse. Si dice che liberino il naso e allevino l’infiammazione del raffreddore.

Ma se il gatto avverte uno di odori su di te, è facile che scappi alla velocità della luce!

Questi tipici rimedi contro il raffreddore non solo hanno un odore sgradevole, ma sono anche velenosi per i nostri amici felini. Se il tuo gatto mangia qualche foglia di eucalipto, ad esempio, può avere sintomi di intossicazione come diarrea, vomito e schiuma dalla bocca.

Conserva lontano dalla portata del tuo gatto tutti i rimedi naturali e i medicinali contro il raffreddore: il tuo micio non deve poterli raggiungere perché sono tossici e potenzialmente molto pericolosi.

A molti gatti non piace l’odore degli agrumi come arance, limoni e lime, ma anche quello della citronella non fa impazzire i nostri amici felini. È un buon deterrente per tendere lontani, ad esempio, i gattini che si fanno le unghie sul divano del salotto.
Spruzza divani e poltrone con un po’ di profumo di agrumi e vedrai che i tuoi pet ne staranno alla larga.
Ecco perché vanno evitati tutti i detergenti al profumo di limone o di arancio, quando si lavano e igienizzano le toilette del gatto, le ciotole e simili.

Sappiamo tutti come il fumo sia un pericolo reale per la salute degli umani e dei loro amici di zampa. Ma c’è di più. L’odore pungente delle sigarette irrita il naso sensibile del tuo micio. Nel peggiore dei casi, il fumo passivo può far venire il cancro al gatto che vive con un fumatore, ad esempio un tumore ai polmoni. Pertanto, se vivi con uno o più gatti e sei un fumatore, evita assolutamente di fumare dentro casa.


Natalie Decker
Profilbild Natalie Decker (mit Pferd)

Una volta, un famoso comico tedesco disse: "Senza un Carlino la vita è possibile, ma inutile”. Sono assolutamente d’accordo con lui, e anzi aggiungo: "Anche senza un cavallo, un gatto e un coniglio!". Insomma, sono innamorata di tutti gli animali, grandi e piccoli, e ho la grande fortuna di poter scrivere di questa che è la mia grande passione come autrice freelance. Con i miei articoli vorrei sensibilizzare le persone sul benessere degli animali e offrire qualche utile consiglio.


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Quello che conta è il benessere del gatto

Per quanto difficile possa essere, la cosa migliore che puoi fare è mettere da parte i tuoi sentimenti e concentrarti sull’unica cosa importante in questo momento: il benessere del tuo gatto. Sei responsabile per lui, che dipende in tutto e per tutto dalle tue cure, soprattutto in questi suoi ultimi giorni di vita. Purtroppo non ci sono regole né tabelle che ci facciano capire con esattezza quale sia la qualità di vita accettabile per un gatto. Tutto dipende dalla situazione e dalle caratteristiche individuali. Un micetto con una mente calma e un carattere resiliente potrebbe essere in grado di affrontare abbastanza bene persino una paralisi e le restrizioni di movimento dovute a questa infermità. Anche i gattini ciechi possono condurre una vita felice. D'altra parte, i nostri amici felini sono veri e propri maestri nel nascondere il dolore, quando soffrono. Sono capaci di “far finta di niente” per molto tempo: per questo non è affatto facile capire quanto stia davvero soffrendo un gatto e quando sia il momento giusto lasciarlo andare. Ecco quali sono i segnali che possono significare che il tuo gatto prova forte dolore:
  • ci mette molto tempo a mangiare e mangia pochissimo oppure quasi per niente
  • si ritrae quando ti avvicini e in generale sembra apatico
  • determinate situazioni e contatti fisici lo fanno reagire in maniera aggressiva
È chiaro che il dolore in sé non è certo un motivo valido per porre fine alla vita del tuo micetto. L'eutanasia del gatto è un’opzione sensata se e solo se non ci sono più possibilità di trattare il dolore o la malattia del tuo pelosetto così da concedergli una qualità di vita accettabile.

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