Dopo la diagnosi di allergia alimentare: che fare?
Se osservando il tuo cane noti sintomi quali prurito, alopecia o problemi a livello digestivo, dovresti prendere immediatamente un appuntamento con il tuo medico veterinario di riferimento. Infatti solo un veterinario è in grado di diagnosticare un'allergia fugando ogni dubbio ed escludendo altre possibili patologie. Sfortunatamente, però, nemmeno il medico veterinario sarà in grado di curare l'allergia del tuo animale. Tuttavia, con una dieta speciale che eviti le sostanze all’origine della sua reazione allergica, puoi gestire l’allergia alimentare del tuo cane e i conseguenti sintomi che manifesta.
Per poter impostare una simile dieta, per prima cosa il veterinario deve ovviamente individuare gli allergeni. Per scoprirlo, viene solitamente formulata una cosiddetta dieta di esclusione. Per un periodo da sei a dieci settimane, il cane viene nutrito con un'unica fonte di proteine e di carboidrati, al fine di poter individuare gli alimenti ipoallergenici per cani migliori per il caso.
Al fine di escludere un'allergia legata alla dieta, il tipo di carne utilizzato deve essere il più “esotico” (ossia insolito) possibile. Ad esempio, si prestano molto bene la carne di canguro, di struzzo o di renna.
Contrariamente all'opinione ancora diffusa che riso e agnello siano la combinazione perfetta per una dieta di esclusione, oggi come oggi si considera l'agnello non adatto: essendo infatti un tipo di carne piuttosto comune negli alimenti per cani, non è più possibile escludere che l’allergia alimentare sia causata proprio dall'agnello.