La prima cosa a cui si pensa quando si decide di imbellire il proprio salotto con un coloratissimo acquario non è certo l’eventualità di dover cambiare casa. Ma la vita è piena di sorprese, si sa, e può capitare di doversi spostare, magari per esigenze lavorative o per questioni personali.
Sommario
Niente panico! Leggendo il nostro articolo capirai come affrontare un trasloco con l’acquario senza impazzire e soprattutto mantenendo il benessere dei tuoi amati pesciolini.
La qualità dell’acqua nella nuova casa
Quando si pianifica un trasloco con l’acquario è importante conoscere innanzitutto le condizioni dell’acqua nel nuovo quartiere: contatta quanto prima il gestore idrico della tua zona per informarti sui valori dell’acqua del rubinetto.
Puoi anche occuparti in prima persona di questo controllo con l’aiuto di un semplice kit per l'analisi dell’acqua.
Da un luogo all’altro le differenze possono essere piuttosto significative, soprattutto se ti stai per trasferire lontano dalla tua attuale zona di residenza. Tuttavia non è raro che i valori di qualità dell’acqua differiscano notevolmente anche nel raggio di pochi chilometri.
Soprattutto se il tuo acquario ospita qualche pesciolino sensibile, ricorda che forti oscillazioni nelle caratteristiche dell’acqua potrebbero avere conseguenze perfino fatali.
Scopri qui come testare la qualità dell'acqua del tuo acquario.
L’importanza di un ambientamento graduale
Se ne hai la possibilità, l’ideale sarebbe cominciare ad utilizzare l'acqua della futura casa per il cambio d'acqua settimanale già qualche tempo prima del trasloco con l’acquario, così da abituare gradualmente i tuoi coloratissimi amici.
È infatti sicuramente meglio procedere un po’ alla volta piuttosto che aggiungere un’elevata dose d’acqua tutta insieme, improvvisamente.
A titolo indicativo, potresti pensare di aggiungere il 20-30% di acqua nuova circa 1 o 2 volte alla settimana.
Se utilizzi acqua demineralizzata (ottenuta con un demineralizzatore o tramite un impianto a osmosi inversa), avrai il vantaggio di avere valori pressoché constanti.
La nuova casa è troppo lontana per andare a prendere un po’ d’acqua ogni tanto? O forse la tua vasca è troppo grande per potervi inserire una quantità d’acqua sufficiente per l’ambientamento? Non ti abbattere e cerca per tempo dei contenitori adatti allo scopo, come ad esempio taniche o fusti.
Ricorda di verificare che siano idonei per l’uso alimentare e assolutamente puliti da qualsiasi tipo di residuo!
Porta con te nella nuova casa questi contenitori riempiti con l’acqua a cui i tuoi pesciolini sono abituati, e mescola gradualmente le due tipologie di acque giorno per giorno.
La qualità dell’acqua è un elemento fondamentale per la salute del tuo acquario, pertanto va mantenuta e controllata con costanza.
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Il momento del trasloco: come trasportare l’acquario?
Soprattutto in caso di acquari di grandi dimensioni è necessario svuotare la vasca prima di trasportarla. Ad ogni modo, questa procedura è molto consigliata anche per gli acquari più piccoli, come quelli da 60 litri.
Se pensi che un piccolo strato di ghiaia sul fondo e un po’ di acqua residua siano innocui durante il trasloco con l’acquario ti stai sbagliando: anche solo qualche centimetro di pietruzze o di acqua può pesare parecchio sul fondo della vasca, e naturalmente anche sulla schiena dei traslocatori.
Puoi trasportare la ghiaia all’interno di taniche o secchi, mettendola nuovamente nella vasca non appena arrivati a destinazione.
Lo sapevi che la ghiaia utilizzata come fondale non va mai lavata? Contiene infatti moltissimi batteri essenziali per il benessere dell’ecosistema del tuo acquario.
Una volta svuotata, sarà abbastanza facile spostare la vasca, ovviamente a seconda delle dimensioni e del peso di base.
Un consiglio: proteggi i bordi, se non l’intera superficie, con materiale espanso. Quando viene caricato sul furgone di trasporto, l'acquario deve essere collocato in piano, per evitare qualsiasi tipo di tensione sul vetro.