La muta nei serpenti è un processo del tutto naturale. Si ripete ad intervalli regolari nel corso della loro vita. Leggendo questo articolo scoprirai perché i nostri amici striscianti hanno bisogno di “cambiare pelle” di tanto in tanto e come è possibile aiutarli in questo processo.
Sommario
- Perché i rettili fanno la muta?
- Con quale frequenza i serpenti fanno la muta?
- Come posso capire che il mio serpente sta per cambiare pelle?
- Come avviene esattamente la muta del serpente?
- Possono verificarsi problemi durante la muta?
- Come posso aiutare il mio serpente durante la muta?
- Check-list per la muta del serpente
Perché i rettili fanno la muta?
Tutti i rettili crescono nel corso della loro vita, ma lo strato superiore della loro pelle (epidermide) non cresce insieme a loro. Per questo motivo, la natura viene in loro aiuto e ad intervalli regolari possono letteralmente “liberarsi” della pelle. Così facendo, si spogliano dell’epidermide diventata troppo stretta. Al di sotto si trova la nuova pelle già cresciuta.
A seconda della specie di rettile, la muta può avvenire in modo diverso: le lucertole, ad esempio, fanno la muta gradualmente e perdono la pelle un pezzo alla volta. I serpenti, invece, generalmente perdono per intero la vecchia pelle (esuvia) con ogni singola squama dalla testa alla punta della coda.
La muta dei serpenti è chiamata anche esuviazione
Con quale frequenza i serpenti fanno la muta?
I serpenti giovani e sani crescono rapidamente e quindi fanno la muta più frequentemente di quelli più anziani. La fase principale di crescita di questi rettili è limitata ai primi due o tre anni di vita. I giovani esemplari “cambiano pelle” ogni quattro-sei settimane circa.
In seguito, la crescita rallenta e la muta è meno frequente. I serpenti più anziani fanno la muta solo due o tre volte all’anno.
Come posso capire che il mio serpente sta per cambiare pelle?
I serpenti rinnovano completamente le loro squame esterne. Anche gli occhi, che sono protetti da una squama trasparente (la squama oculare), sono coinvolti in questo processo.
Un chiaro segno che il serpente sta per fare la muta è quindi l’opacizzazione degli occhi. Anche la pelle perde la sua lucentezza e appare pallida e opaca.
Perché questo avviene? Già prima di fare la muta, i serpenti sviluppano la nuova epidermide sotto quella vecchia. Tra questi due strati di pelle si forma una secrezione linfatica lattiginosa. Questa, oltre a causare un intorbidimento, induce la separazione della vecchia pelle da quella nuova. Alcuni giorni prima della muta, il colore opaco della pelle scompare di nuovo.
A causa degli occhi annebbiati, il serpente ha una visione ridotta e la pelle è più sensibile del normale a causa dell’imminente muta. Noterai anche che il tuo amico strisciante reagisce in modo particolarmente nervoso a qualunque tipo di disturbo. Durante questo periodo, che dura circa una settimana, gli animali si appartano, non mangiano e vogliono essere lasciati tranquilli.
Non preoccuparti: si tratta di un comportamento del tutto normale e non c’è alcun motivo di allarmarsi.
Segni tipici della muta:
- occhi torbidi
- colorazione opaca della pelle
- il serpente si apparta
- il serpente non mangia
- maggiore aggressività
Come avviene esattamente la muta del serpente?
Quando la nuova epidermide si è già formata, il serpente inizia a strofinare la bocca contro gli oggetti ruvidi e acuminati presenti nel terrario.
Questo fa sì che la vecchia pelle si rompa e l’animale cerca gradualmente di liberarsi del vecchio “vestito”. Per farlo, striscia lungo i rami o attraverso strette fessure e biforcazioni dei rami. Una volta che la pelle è stata staccata dalla mascella superiore e inferiore e rivoltata, il serpente cerca di srotolare lo strato rimanente e sfilarla via.
Se tutto procede senza intoppi, nel terrario troverai l’esuvia del tuo animale sfilata e rivoltata. Una volta completata la muta, il tuo amico rettile sfoggerà una nuova brillantezza e bellissimi colori.
Buono a sapersi: Per liberarsi del vecchio “mantello”, il serpente ha bisogno di dilatarsi. Per questo motivo il vecchio involucro del quale si è appena disfatto è più largo e fino al 30% più lungo delle sue precedenti dimensioni.