{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/gatto/alimentazione-del-gatto/lalimentazione-del-gatto-adulto","title":"L’alimentazione del gatto adulto","mag_id":177142,"is_single":true,"cat_name":"Gatto","sub_cat_id":562,"sub_cat_name":"Alimentazione del gatto","cat_id":542}
„Siamo ciò che mangiamo“: questo noto principio si può applicare anche ai nostri gatti. Ma come si fa a pianificare l’alimentazione del gatto adulto? Di quali nutrienti ha bisogno e, più in generale, esiste il “cibo perfetto”? Trovare l’alimento giusto per i nostri gatti può sembrare complicato: è questa l’impressione che se ne ricava navigando in rete, leggendo i vari forum sul tema o addentrandosi nella letteratura specialistica.
L’alimentazione cruda, la cucina casalinga, il cibo umido, le crocchette: quale di queste opzioni garantisce al mio animale le vitamine giuste e tutti i minerali che gli sono necessari per vivere a lungo e in buona salute? Quale alimentazione si adatta meglio alla natura dei nostri amati felini di casa?
Sicuramente si tratta di domande che ti suonano familiari: che tu conviva con un gatto da anni o che sia invece alle prime armi, non cambia molto. Si tratta di un tema sempre attuale. La buona notizia è che puoi rilassarti: nutrire il tuo gatto in modo appropriato non deve per forza essere complicato.
I nutrienti: proteine, carboidrati e grassi
Per poter crescere e, una volta divenuto adulto, restare sano, il corpo del gatto ha bisogno di diversi nutrienti. Se vengono a mancare le sostanze nutritive necessarie alla formazione di una struttura ossea robusta, alla rigenerazione dei muscoli e alla creazione di nuove fibre nervose, l’intero organismo dell’animale perde il proprio equilibrio, con il conseguente insorgere di patologie e sensibilità alimentari.
Ma di cosa ha effettivamente bisogno un gatto? Sappiamo che la tipica preda del gatto selvatico, il topo, è composta per il 65% ca. di acqua. La parte restante, ossia quella secca, è costituita per il 50-60% da proteine, per il 20-30% da grassi, per il 3-8% da carboidrati e per il 6-8% da minerali. Questa proporzione dovrebbe costituire il parametro di riferimento fondamentale quando si vuole realizzare un alimento per gatti idoneo alle specie.
Per inciso, test scientifici hanno dimostrato che i nostri felini domestici preferiscono e si orientano spontaneamente verso cibi che abbiano la composizione nutrizionale tipica del topo. Come a dire che i gatti sanno esattamente cosa è “buono” per loro.
Proteine
Appare lampante come l’alta percentuale di proteine, oltre al grasso, sia la fonte di energia più importante per il gatto, il quale è un carnivoro stretto. Le proteine altamente digeribili di cui si nutre il nostro felino domestico sono costituite principalmente da proteine animali, laddove la carne di muscolo contiene più proteine rispetto al tessuto connettivo.
Carboidrati
I gatti possono assimilare i carboidrati solo in una misura molto limitata! Tuttavia, questo non significa che i carboidrati siano del tutto superflui: tra di essi vi sono le fibre alimentari o fibre grezze le quali non sono digeribili dal gatto, ma regolano l’attività del suo intestino. Gli alimenti per gatti dovrebbero contenere, in ogni caso, una quantità molto limitata di carboidrati, onde evitare che questi, a lungo andare, compromettano la digestione e gli organi interni dell’animale, quali ad esempio i reni.
In natura, il gatto consuma solo i carboidrati che sono contenuti nello stomaco della sua preda: raramente questi superano il 3-5% del totale e sono costituiti da cereali e da altri componenti di origine vegetale.
Grassi
Negli ultimi decenni noi umani ci siamo focalizzati sul prediligere una dieta povera di grassi, ma per i nostri gatti i grassi sono un elemento essenziale per la loro stessa sopravvivenza. I grassi rappresentano infatti una importante fonte di energia e forniscono acidi grassi insaturi tra cui gli acidi grassi Omega 3 e 6.
Si tratta di acidi grassi essenziali per i gatti, meglio assimilabili da un animale carnivoro di quanto non lo siano i grassi vegetali. Infatti, alcuni acidi grassi devono provenire necessariamente da fonti animali affinché il gatto possa assimilarli.
Vitamine e minerali
Naturalmente, il corpo di una preda non è costituito unicamente da nutrienti essenziali ed acqua: contiene anche molte vitamine e minerali, i quali sono coinvolti in numerosi processi vitali del gatto.
Vitamine
Le vitamine non sono tutte uguali! Il gatto ha bisogno di alcune vitamine in ben determinate quantità. Particolarmente importante, a tal proposito, è la distinzione tra vitamine idrosolubili e liposolubili. Queste ultime vengono perlopiù stoccate nel corpo dell’animale, laddove un sovradosaggio può risultare pericoloso. Le vitamine idrosolubili, d’altra parte, possono essere espulse tramite l’urina, qualora l’organismo ne abbia stoccate in eccesso.
Tuttavia, poiché le vitamine influenzano direttamente tutti i processi metabolici, è importante prestarvi particolare attenzione. Occorre anche tenere presente che le vitamine sono generalmente termosensibili e vengono quindi in gran parte distrutte durante il processo di cottura.
Minerali
I minerali sono altrettanto importanti. A differenza delle vitamine, però, di norma i minerali non sono sensibili al calore e quindi non vengono eliminati attraverso il processo di cottura. Si è soliti fare una distinzione tra sali minerali e oligoelementi: il gatto ha bisogno di sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio e cloro, nonché di oligoelementi quali ferro, rame, zinco, manganese, iodio e selenio.
Per inciso, purtroppo durante la preparazione del cibo pronto per gatti il processo di cottura distrugge gran parte dei nutrienti naturali. Per sostituirli, si utilizzano integratori vitaminici e minerali.
L’alimentazione per gatti: le tipologie
Ora hai un’idea di ciò di cui il tuo gatto ha bisogno per mantenersi in salute. Ma come si realizza in concreto una sintesi di tutto ciò? Quale cibo per gatti contiene esattamente gli ingredienti che abbiamo visto essere fondamentali per il tuo animale?
Per prima cosa occorre fare una premessa importante: non esiste il cibo per gatti “perfetto”. Indipendentemente dal fatto che tu scelga alimenti preconfezionati, che decida di preparare da te i pasti per il tuo animale o che opti invece per l’alimentazione cruda, tieni presente che qualunque metodo può essere applicato in maniera inadeguata o corretta.
Gli alimenti già pronti
Che si tratti di umido in lattina o di crocchette, il cibo pronto per gatti si conserva a lungo ed è pratico da porzionare, già dosato in vaschette o con il misurino per le crocchette. Probabilmente la forma più comune di alimentazione per gatti, il cibo già pronto è pratico e facile da gestire per qualunque proprietario. Gli alimenti confezionati sono disponibili tanto in forma secca quanto umida.
Quale delle due tipologie sia la migliore per un gatto sembra essere soprattutto una questione di convinzioni personali del proprietario, ma vale la pena tenere presente un aspetto fondamentale.
Cibo umido o secco?
L’umidità presente negli alimenti naturali umidi per gatti è contenuta solo in minima parte in quelli secchi. Dato che i gatti tendono a non bere e ad assorbire i liquidi di cui hanno bisogno quasi esclusivamente attraverso il cibo, con gli alimenti secchi si può correre il rischio che il gatto non assuma abbastanza liquidi, fattore che può contribuire all’insorgere di malattie a carico di reni e vescica.
Durante la lavorazione delle crocchette per gatti vengono spesso aggiunti ingredienti a base vegetale come patate, piselli o trifoglio. Ciò significa che gli stessi alimenti secchi senza cereali per gatti contengono spesso fino al 50% di carboidrati, un componente alimentare di cui il nostro felino di casa ha bisogno solo in minima parte e che difficilmente può essere utilizzato dall’animale a livello metabolico.
Questo può rappresentare uno stress a livello degli organi drenanti del gatto. Il cibo umido, per contro, asseconda la dieta naturale del gatto.
Le differenze a livello di prezzo
Al di là delle differenze tra secco e umido, in commercio esiste una gran varietà di alimenti pronti diversificati per livelli di qualità, dalla nutrizione naturale ai cibi biologici fino a quelli economici dei supermercati. Ci sono prodotti per qualsiasi budget ed esigenza! Sfortunatamente, però, questo spiega anche le grandi differenze a livello di qualità che sono presenti nel mercato degli alimenti per gatti.
Sempre più cibi di elevata qualità fanno la loro comparsa sugli scaffali dei supermercati e i prodotti naturali, che si ispirano all’alimentazione naturale del gatto, si trovano in qualsiasi negozio per animali. Sfortunatamente, però, in parallelo cresce anche il mercato degli alimenti scadenti: ecco perché spesso ai proprietari non resta che studiare molto attentamente le etichette poste sul retro delle varie lattine, vaschette o sacchi di crocchette per gatti.
Come decifrare l’etichetta sulla confezione del cibo per gatti
L’indicazione fondamentale posta sulla confezione di qualunque cibo per gatti è quella che lo identifica come un alimento completo o complementare. Per legge, un cibo completo deve fornire tutto ciò di cui il gatto ha bisogno per restare in salute. Un alimento complementare è adatto invece esclusivamente come integrazione, perché è privo di diverse vitamine e di alcuni minerali essenziali.
Nella composizione dell’alimento che trovi stampigliata sull’etichetta, gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di quantità. Ciò significa che il componente menzionato per primo è quello che è presente con il contenuto maggiore. Per questo motivo, quando si tratta di alimenti di elevata qualità per gatti, può esserci solo un ingrediente, al primo posto: la carne.
Tuttavia, bisogna fare comunque attenzione: se il contenuto di carne di un alimento secco viene presentato come prodotto fresco, può trattarsi di un abbaglio. La dicitura “carne fresca” sembra offrire garanzia di un cibo più sano e più naturale, ma va tenuto presente che, una volta rimossa l’acqua per trasformarlo in cibo secco, molto rapidamente il contenuto di carne rimasto si riduce ad una frazione di quello originario e ciò che si suppone essere l’ingrediente principale – la carne, appunto – scivola rapidamente in fondo alla lista degli ingredienti.
Un’altra indicazione che si trova comunemente sulle etichette degli alimenti per gatti è “sottoprodotti di origine animale”. La preda del gatto non è costituita solo da carne di muscolo: la carne tenera da sola sarebbe insufficiente e l’animale presenterebbe carenze di diversi nutrienti. D’altra parte, non tutte le frattaglie e le materie prime come le corna e i peli di animali sono facilmente utilizzabili dal gatto a livello metabolico.
L’industria degli alimenti per gatti in parte li utilizza comunque: queste sostanze infatti, fanno salire alle stelle la percentuale di proteine presenti nel cibo laddove diminuiscono i costi di produzione. Lo stesso vale per i “sottoprodotti di origine vegetale”, che di norma il gatto non è in grado di utilizzare. Va detto che fortunatamente corna e peli si trovano solo raramente all’interno degli alimenti per gatti a causa della loro scarsa digeribilità.
I criteri da utilizzare per individuare l’alimento ideale per il proprio gatto:
La carne deve trovarsi in cima alla lista degli ingredienti, meglio ancora se ne viene indicata l’esatta percentuale e si specifica la varietà di carne. Attenzione, i “sottoprodotti di origine animale” devono essere precisamente dettagliati o verificati tramite il produttore.
Anche i componenti vegetali come cereali e ortaggi devono essere elencati nel dettaglio. I sottoprodotti di origine vegetale, invece, non devono essere inclusi tra gli ingredienti o per lo meno devono essere elencati separatamente.
Non sono presenti ingredienti non correttamente definiti.
Un alimento pronto che soddisfi questi criteri di norma rappresenta per il tuo gatto una dieta sana e in grado di offrirgli tutto ciò di cui ha bisogno per condurre un’esistenza idonea alla specie. Si tratta quindi di una soluzione semplice e pratica per ogni proprietario di gatto!
Cambiare alimentazione
Magari hai già trovato l’alimento pronto idoneo alla specie perfetto per il tuo gatto, ma il tuo micio non ne è così convinto e preferisce il cibo di qualità inferiore a cui però si è abituato? Per far accettare gradualmente al tuo animale un nuovo alimento, mescolalo in piccole quantità al cibo abituale che il tuo micio conosce! I gatti sono autentici maestri nel riconoscere ed escludere in maniera certosina il cibo che non conoscono.
L’umido, in questo senso, rende più facile la miscelazione attenta di nuovo e vecchio tipo. E se il tuo gattino non vuole accettare il nuovo alimento, è fondamentale la coerenza!
Nella sezione Gatti del magazine zooplus trovi tanti utili suggerimenti per capire come procedere se decidi di cambiare alimentazione al gatto.
Alimentazione cruda
Il metodo di alimentazione cruda per animali domestici viene spesso definito “BARF”, un acronimo americano che sta per “Ossa e alimenti crudi” o “alimenti crudi biologicamente appropriati“. Questa scelta nutrizionale è idonea alla specie per un motivo in particolare: i gatti sono carnivori per natura. Con l’alimentazione cruda si ottiene proprio questo, che il gatto si alimenti essenzialmente con carne fresca.
Contrariamente a quanto accade quando si sceglie le cucina casalinga per il proprio animale, la ciotola della BARF contiene un pasto crudo. In questo modo si preservano tutti i naturali nutrienti contenuti nella carne. Tuttavia, affinché il gatto ottenga tutto ciò di cui ha bisogno per restare in salute, occorre proporzionare bene tutti gli elementi nutrizionali della sua dieta. La carne di muscolo, infatti, da sola non basta: i gatti hanno bisogno di diversi nutrienti.
Frattaglie come cuore, fegato, reni e polmoni, nonché parte delle ossa e del pelo dell’animale, che forniscono calcio e fibre: i proprietari di gatti che desiderino nutrire il proprio animale con la BARF devono prepararsi in anticipo, calcolare con precisione il fabbisogno di nutrienti, vitamine, proteine e carboidrati del loro micio e adattare le ricette alle effettive esigenze dell’animale.
A seconda dell’età, della razza, del sesso e delle eventuali malattie preesistenti del singolo gatto, il pasto della dieta BARF può variare in maniera significativa. Si tratta di un elemento che rende questa dieta estremamente personalizzabile: chi sceglie la dieta cruda per il proprio gatto sa esattamente cosa c’è nella sua ciotola e cosa no! Chi sceglie la BARF si assume la responsabilità di nutrire in maniera adeguata il proprio gatto.
È quindi opportuno che dedichi del tempo ad informarsi sull’argomento, a porre l’accento sulla qualità delle materie prime e a preparare personalmente i pasti del proprio animale con cura. Inoltre, un altro aspetto da considerare è quello dell’igiene durante la manipolazione della carne cruda. Tuttavia, se il proprietario si assume questa responsabilità e prepara da solo i pasti BARF per il suo animale con attenzione e con amore, si può senz’altro affermare che l’alimentazione cruda sia una scelta di nutrizione idonea alla specie indicata per quasi tutti i gatti!
La cucina casalinga
Anche nel caso in cui si scelga la cucina casalinga ci si fa carico personalmente di preparare i pasti al proprio gatto. In questo caso, però, diversamente da quanto accade con l’alimentazione cruda, il cibo viene riscaldato prima di essere offerto all’animale. Ciò semplifica la digestione a molti gatti sensibili e ai gatti anziani, come ai mici che non hanno mai mangiato cibi crudi. Va detto anche che la cottura distrugge i germi contenuti nella carne.
La cucina casalinga è una buona opzione per chi voglia sapere esattamente cosa finisce nella ciotola del proprio animale, al quale però l’alimentazione cruda non è adatta per vari motivi. Tuttavia, i proprietari che si orientano verso questa soluzione dovrebbero essere consapevoli del fatto che, quando la carne viene riscaldata, molti dei suoi nutrienti vengono distrutti e si perde così quello che resta “il plus” della BARF.
Proprio come detto per l’alimentazione cruda, anche in questo caso i proprietari dovrebbero selezionare la carne e preparare i pasti per i loro gatti con cura e amore: raccogliere informazioni in maniera attenta e approfondita è quindi fondamentale.
Quale tipo di alimentazione si adatta meglio al mio gatto?
Ti abbiamo offerto una breve panoramica dei vari metodi di alimentazione, tra i quali puoi scegliere quello più adatto al tuo micio. Per quale optare non è solo una questione di preferenze personali: dipende anche dalle esigenze del tuo animale. Magari già mentre leggevi ti è apparso chiaro quale sia la tua tipologia preferita. Forse invece stai scegliendo il cibo pronto perfetto per il tuo gatto, fai ricerche e leggi le etichette. O magari sei semplicemente ancora indeciso.
Tieni a mente una cosa: il metodo di alimentazione perfetto per il tuo gatto dovrebbe essere tanto compatibile con il tuo stile di vita quanto con le eventuali restrizioni alimentari del tuo pet dovute a motivi di salute. È fondamentale mettere al primo posto il gatto! Sii consapevole di eventuali sue intolleranze e tieni in considerazione il modo in cui il tuo micio si è nutrito finora.
Ci sono gatti domestici che finiscono con il giocare con un pezzo di carne da spezzatino senza rendersi nemmeno conto che proprio la carne è l’elemento base della loro dieta. E d’altro canto molti ex randagi detestano il cibo per gatti già pronto.
Qualunque sia la tua scelta, auguriamo al tuo gatto “buon appetito”!
La domanda che tormenta tutti i proprietari di mici: quanto deve mangiare un gatto? Facci indovinare: il tuo amico di zampa sembra sempre affamato e si avvicina miagolando alla sua ciotola mille volte al giorno. Beh niente panico, non è il solo. La maggior parte dei nostri amici felini mangerebbe tutto il giorno, potendo. Quindi come possiamo calcolare correttamente quanto deve mangiare un gatto in realtà?
Diversi sono gli alimenti pericolosi per il gatto: anche il noto zoologo ed etologo Paul Leyhausen, esperto del comportamento degli animali e autore di importanti pubblicazioni sul modo di comportarsi dei gatti, ha scoperto e sottolineato come i nostri amici felini non mangino solo ciò che è effettivamente buono per loro. Ecco perché è ancora più importante che chi vive con un gatto sia ben informato su quali fra gli alimenti comuni tra le persone possono rivelarsi dannosi per il suo amico peloso.
È raro che il proprietario di un gatto si imbatta nel termine "BARF": più in generale, sono molti gli amanti degli animali che non hanno tanta familiarità con questa parola straniera che sta entrando anche nel nostro linguaggio comune. Che cos'è la "BARF", e perché "l'alimentazione cruda biologica" dovrebbe essere considerata tanto salutare per i gatti? Scopriamo insieme la dieta BARF per gatti!