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È importante tenere in considerazione la taurina, quando si alimenta un gatto domestico
La maggior parte di noi ha sentito parlare della taurina soprattutto in relazione agli energy drink, le bevande energetiche da qualche anno molto popolari, famose per tenere svegli più del caffè. Per i nostri amici felini, però, questa sostanza è addirittura indispensabile: ecco perché è fondamentale sapere come integrare la taurina per gatti.
La taurina è un amminoacido, un composto chimico presente in abbondanza nei tessuti di diversi animali tra cui l’uomo. Il termine corretto è acido 2-amminoetanosolfonico, e si tratta di un’ammina con un gruppo funzionale di acido solforico, ma per semplicità si parla di taurina come di un amminoacido.
Il corpo del gatto ha bisogno di taurina per il corretto funzionamento del metabolismo e per aiutare il sistema digestivo. Un po’ come nei cani, anche nei gatti la carenza di taurina può causare una cardiomiopatia dilatativa (DCM). Si tratta di una patologia abbastanza rara in cui il cuore dell’animale assume dimensioni molto maggiori della norma.
Non è del tutto chiaro come agisca la taurina nello specifico, specie tenuto conto che molte funzioni corporee si influenzano a vicenda. In ogni caso, questo amminoacido aiuta a regolare la temperatura corporea e supporta l’assorbimento di preziosi grassi animali dagli alimenti.
È anche importante per lo sviluppo del cervello degli animali più giovani, ancora in fase di crescita, oltre ad influire sul senso dell’olfatto. Ecco perché in certi casi è necessario integrare la taurina nei gatti.
Il fabbisogno di taurina
Contrariamente a molti altri animali, i gatti non sono in grado di produrre da soli la quantità di taurina di cui hanno bisogno. Possono contare solo su quella che assumono dagli alimenti: ecco perché si considera la taurina, ed eventualmente la sua integrazione, un fattore essenziale per i gatti.
Il loro fabbisogno giornaliero arriva a 500 mg., una quantità che cresce nel caso delle femmine in gravidanza e in allattamento, oltre che nei gatti anziani. Di solito gli alimenti completi in commercio soddisfano questo requisito coprendo il fabbisogno giornaliero di taurina del gatto.
È quindi raro che si verifichi una carenza di taurina nel gatto e, quando accade, di solito le cause sono intuibili. Ad esempio, sono a rischio i gatti che per un lungo periodo di tempo hanno mangiato alimenti per cani oppure soltanto complementi alimentari e cibo casalingo.
Allo stesso modo, corrono il rischio di incorrere in una carenza di taurina i gatti i cui proprietari hanno scelto per loro un’alimentazione vegetariana.
I sintomi: come si manifesta la carenza di taurina
Se il tuo gatto dovesse effettivamente soffrire di una carenza di taurina, per lungo tempo non riusciresti ad accorgertene. Ci vogliono almeno 6 mesi, infatti, in alcuni casi anche 2 anni, prima che si manifestino chiaramente i sintomi. Tra questi ricordiamo:
degenerazione irreversibile della retina che in alcuni casi rende il gatto cieco
nelle gatte in gravidanza, accentuato rischio di morte dei feti
patologie del muscolo cardiaco che si manifestano attraverso apatia o mucose pallide
indebolimento del sistema immunitario
nervosismo e tendenza all’aggressività
La taurina in natura
La carne fresca di muscolo, compreso il cuore, contiene un’alta percentuale di taurina. Anche il cervello e il fegato sono ricchi di taurina. Gli spiriti liberi, ossia i gatti che vivono anche all’aperto, mangiano molti topi e soddisfano quindi le loro esigenze senza difficoltà: anche i ratti, tipica preda del gatto, contengono un’elevata percentuale di questo amminoacido.
Le piante non contengono taurina, tranne una: il fico d’India. Ma è improbabile che un gatto decida di soddisfare il suo bisogno di taurina accostandosi a questa specie rara e spinosa. Per altro, questo amminoacido è molto sensibile al calore, il che significa che se cucini al tuo gatto ad esempio i cuori di pollo, ricchi di taurina, finirai con il distruggere quasi completamente questo prezioso ingrediente.
La taurina negli alimenti umidi e nelle crocchette
Indipendentemente che si scelga la carne fresca, le crocchette o l’umido, tutti gli alimenti per gatti contengono taurina. Tuttavia, a seconda della formulazione che si sceglie, il corpo del gatto è in grado di trasformare la taurina in maniera diversa.
Inoltre, il contenuto naturale di taurina presente nelle diverse prede e nei diversi animali da allevamento è vario. Se il tuo gatto si alimenta secondo la BARF e quindi con carne fresca, di norma riceve una dose sufficiente di taurina tramite la carne di cui si nutre, a patto che tu non la scaldi o la cucini.
Quando si tratta di alimenti secchi e umidi per animali domestici, per andare sul sicuro basta acquistare quelli ad elevato contenuto di carne. Tuttavia, il contenuto specifico di taurina può variare, da un prodotto ad un altro. Ciò dipende sia dal diverso contenuto di taurina presente nei vari tipi di carne, sia dalla produzione.
Per questo motivo recentemente si è preso ad aggiungere la taurina agli alimenti per gatti (normalmente viene indicata tra gli additivi): in questo contesto il rischio di sovradosaggio non sussiste. Il nostro suggerimento è quello di scegliere per il tuo gatto alimenti che contengano 1.000 mg di taurina per kg.
Se non fosse possibile, puoi benissimo decidere di far assumere al tuo micione qualche complemento alimentare: integrare la taurina per gatti in certi casi è l’unico modo per essere sicuri di avere un micione in forma e in salute.
La domanda che tormenta tutti i proprietari di mici: quanto deve mangiare un gatto? Facci indovinare: il tuo amico di zampa sembra sempre affamato e si avvicina miagolando alla sua ciotola mille volte al giorno. Beh niente panico, non è il solo. La maggior parte dei nostri amici felini mangerebbe tutto il giorno, potendo. Quindi come possiamo calcolare correttamente quanto deve mangiare un gatto in realtà?
Diversi sono gli alimenti pericolosi per il gatto: anche il noto zoologo ed etologo Paul Leyhausen, esperto del comportamento degli animali e autore di importanti pubblicazioni sul modo di comportarsi dei gatti, ha scoperto e sottolineato come i nostri amici felini non mangino solo ciò che è effettivamente buono per loro. Ecco perché è ancora più importante che chi vive con un gatto sia ben informato su quali fra gli alimenti comuni tra le persone possono rivelarsi dannosi per il suo amico peloso.
È raro che il proprietario di un gatto si imbatta nel termine "BARF": più in generale, sono molti gli amanti degli animali che non hanno tanta familiarità con questa parola straniera che sta entrando anche nel nostro linguaggio comune. Che cos'è la "BARF", e perché "l'alimentazione cruda biologica" dovrebbe essere considerata tanto salutare per i gatti? Scopriamo insieme la dieta BARF per gatti!