{"url":"https://www.zooplus.it/magazine/acquaristica/specie-di-pesci/pangio-il-serpentello-dacqua-dolce","title":"Pangio, il serpentello d’acqua dolce","mag_id":387973,"is_single":true,"cat_name":"Acquaristica","sub_cat_id":576,"sub_cat_name":"Specie di pesci","cat_id":548}
A ben guardare, tutti i pesci che sembrano piccoli serpenti hanno qualcosa di affascinante, che cattura l’attenzione e ci incuriosisce. Alla famiglia delle Cobitidae appartengono diversi esemplari di pesci simili a serpentelli d’acqua dolce, i quali non sono troppo difficili da allevare tra le mura di casa. Il Pangio è uno dei più famosi.
Sul suo corpo giallastro ha larghe bande trasversali di colore di un rosso bruno che sfiora il nero. Le prime tre fasce si trovano sulla testa, mentre le altre sono distribuite in maniera relativamente uniforme su tutto il resto del corpo. Esteticamente, il Pangio si presenta come un pesce con una livrea variegata e ad alto contrasto.
Il sesso di questi serpentelli si riesce ad inidividuare soltanto a partire dai 2 anni circa, quando sono completamente formati. Le femmine si riconoscono per la deposizione delle uova. Dopo un pasto abbondante, i maschi tornano ad essere relativamente magri nel giro di poche ore. Le femmine hanno pinne trasparenti, dalla forma tondeggiante e relativamente piccole, laddove le loro controparti maschili hanno pinne significativamente più grandi e a forma di falce.
Cosa ha di particolare il Pangio?
Alcuni Pangi hanno una sorta di spina vicino agli occhi. Tuttavia, non c’è da preoccuparsi: questi serpentelli non possono pungere. Tecnicamente, si tratta di una spina erettile molto difficile da vedere ad occhio nudo, presente in tutti gli esemplari di questa specie di cobitidi.
Alimentazione: cosa mangia un Pangio?
Anche se potrà sembrarti strano, i Pangi sono considerati degli onnivori. Divorano tutto ciò che cade sul fondo dell’acquario, purché sia abbastanza piccolo da riuscire ad entrare nella loro bocca. In realtà, essendo molto minuti, non sono in grado di divorare gli altri abitanti dell’acquario, tanto per sgomberare il campo da possibili equivoci. Per questo motivo non sono considerati cacciatori attivi.
Costituiscono una possibile minaccia solo per i pesci molto giovani e piccoli, come i gamberetti nani, se vengono lasciati completamente soli. Come mangime, puoi scegliere un cibo per pesci in fiocchi o in compresse, come pure sotto forma di granulati, se lo preferisce, integrando eventualmente la dieta dei tuoi Pangi con qualche verdura come cetrioli, carote e peperoni.
Il modo giusto di allevare i Pangi
I Pangi sono animali molto pacifici e facili da gestire all’interno di un acquario. L’importante è fare ogni sforzo per cercare di imitare il più fedelmente possibile le loro condizioni di vita naturali.
Fondo e vegetazione
Come fondo dell’acquario, va bene la ghiaia fine e scura oppure la sabbia. Va detto che i piccoli Pangi preferiscono la sabbia: con gli esemplari più grandi puoi anche usare 2 mm di ghiaia, come fondale. Questi serpentelli frugano sul fondo della vasca e si comportano in modo simile ai pesci d’acqua dolce noti con il nome di Corydoradinae. Tuttavia, durante questo processo, non dissotterrano alcuna pianta. In natura, i Pangi si nutrono principalmente frugando nei terreni sabbiosi, dove si cibano di microrganismi.
Quindi, se decidi di allevare uno o più Pangi, devi predisporre il tuo acquario con un fondo in sabbia, realizzando una vasca densamente piantumata. Questi simpatici serpentelli, infatti, amano nascondersi, e per farlo preferiscono le piante con piccole foglie lanceolate o a forma di picche, come le cryptocoryne. E’ una buona idea anche prevedere una piccola grotta, all’interno dell’acquario, dove i Pangi possano ritrovarsi e stare vicini.
Vita di gruppo
È importante fare in modo che questi pesci vivano in gruppo, sempre insieme. A partire dalle 4 unità in poi, i Pangi si mostrano attivi e vivaci. Si dice spesso che questa specie ittica è attiva solo di notte o al crepuscolo, ma in verità, se si sentono a proprio agio nel loro acquario, possono essere attivi anche durante il giorno.
Di solito vivono fino a diventare molto vecchi, raggiungendo anche i 10 anni di età. Sono molto sensibili al rame, quindi, un aspetto da tenere presente nel caso in cui si utilizzino farmaci contenenti questa sostanza.
I Pangi andrebbero sempre allevati in gruppo: in questo modo si sentono decisamente più a loro agio.
Come dev’essere la vasca di un gruppo di Pangi?
Di solito i Pangi amano muoversi vicino al vetro dell’acquario soprattutto di notte, talvolta anche schizzando fuori dalla vasca, tanto sono vivaci. Fai attenzione: questi amici di pinna sono in grado di infilarsi nelle più piccole fessure, per cui è che la vasca sia ben sigillata. L’acquario dovrebbe essere dotato di una copertura e le fessure, come quelle per i cavi elettrici, dovrebbero essere sigillate con materiale adatto.
Per questa ragione, le vasche alte sono da preferire rispetto a quelle basse. Se la distanza tra il bordo dell’acquario e la superficie dell’acqua è maggiore della lunghezza del Pangi, di solito si è al sicuro e non si verificano “fughe” dalla vasca.
Se si decide di dedicarsi all’allevamento dei Pangi, occorre prestare molta attenzione anche alla corretta illuminazione. Se dovessi notare che i tuoi pesciolini si nascondono in continuazione, è bene verificare che l’illuminazione non sia eccessiva.
Dato che, come abbiamo visto, questi serpentelli si infilano anche nelle fessure più piccole, è importante attaccare un pezzo di filtro al tubo di aspirazione dei filtri esterni e fare a meno del cestello. Un effetto collaterale positivo è che il filtro non si sporca più tanto rapidamente.
Quando si cambia l’acqua, occorre fare attenzione a non risucchiare i Pangi, i quali sono molto curiosi e tendono a cacciarsi nei guai.
Infine la temperatura dell’acqua: dovrebbe aggirarsi attorno ai 24-26° C: è invece sconsigliato superare i 26° C, quando si allevano Pangi in acquario.
Allevamento e riproduzione
Finora l’allevamento di questa specie ha avuto successo solo in maniera spontanea: non sono mai stati segnalati allevamenti mirati di Pangi. I parametri dell’acqua sembrano avere una forte influenza sulla deposizione delle uova: la maggior parte dei tentativi di deposizione delle uova di cui si è a conoscenza pare essere avvenuta in acque molto dolci.
La riproduzione del Pangio sembra aver luogo principalmente nei filtri. È possibile che la corrente abbia un ruolo in questo senso: i Pangi potrebbero aver bisogno di spazi stretti nei quali infilarsi, per permettere alle uova di fuoriuscire dall’addome.
Se noti i tuoi Pangi nuotare costantemente lungo il vetro della vasca, potrebbe significare che stanno cercando un partner per riprodursi.
In sintesi, si può dire che è molto difficile ottenere una selezione mirata di Pangi. Spesso le loro uova verdastre si depositano sul fondo, ma vengono rapidamente mangiate dai loro stessi genitori e dagli altri abitanti dell’acquario. Di solito le uova vengono deposte al mattino presto o alla sera tardi, per cui è anche difficile accorgersene.
Pesci vivaci e molto socievoli
Se vengono allevati insieme ad altre specie ittiche, specie se di dimensioni maggiori, i Pangi di solito si dimostrano molto timidi. Anche quando convivono con pesci molto pacifici. Tuttavia, i pesci vanno molto d’accordo con quelli piccoli come il Barbo tigre, le Danionidae e gli Anabantoidei.
Vanno invece evitate le specie ittiche che vivono sul fondo dell’acquario, come ad esempio i Ciclidi Nani e il Silurus Glanis – Pesce gatto, perché non sono compatibili con il Pangio.
Di cosa hanno bisogno i Pangi?
Garantendo condizioni ottimali nell’acquario, puoi evitare che gli occhi spinosi si ammalino. Le temperature dell’acqua superiori a 26 gradi non fanno bene ai serpentelli d’acqua dolce. Pertanto, soprattutto in estate, è necessario assicurarsi che l’acqua non si scaldi troppo. Inoltre, è importante che i pesci vengano nutriti in modo corretto e che abbiano abbastanza spazio, così da evitare di accumulare stress e malessere. Bisogna fare attenzione a non usare farmaci contenenti rame.
Dove si comprano i serpentelli d’acqua dolce?
Prima di acquistare un gruppo di questi pesci, è importante informarsi molto bene sul venditore. Gli allevatori per hobby sono una categoria da evitare assolutamente, se non vuoi rischiare di ritrovarti un acquario pieno di pesci malati. Di solito, quelli economici lo sono. Cerca un rivenditore specializzato serio, che ti offra tutte le garanzie rispetto alla provenienza dei suoi pesci d’acquario.
Ricordati di non acquistare mai soltanto un esemplare di questa specie ittica: i Pangi sono animali sociali e hanno bisogno di vivere insieme, all’interno di un gruppo composto almeno da 6 unità.
Prima di scegliere un rivenditore specializzato, verifica tutte le garanzie che offre: questi pesci non vengono allevati, bensì sono catturati in natura. Per questa ragione, spesso il percorso che devono fare per arrivare in Europa è troppo lungo e si rischia che i poveri Pangi arrivino a destinazione molto malati se non addirittura già morti. Solo i migliori rivenditori qualificati garantiscono spedizioni professionali e sicure.
Da dove provengono i Pangi?
Il grande areale di distribuzione di questi serpentelli d’acqua dolce è nel sud-est asiatico e si estende dalla Malesia all’Indonesia, talvolta anche in Vietnam. Abitano prevalentemente nei piccoli corsi d’acqua ricchi di piante e di vegetazione.
Scheda del Pangio
Paese d’origine e distribuzione:
Borneo, Giava, Sumatra, India, Bangladesh, Vietnam
Dimensioni:
8-10 cm
Vasca:
da almeno 54 litri, con illuminazione moderata e ombreggiatura tramite fitta vegetazione; importanti i numerosi nascondigli, come grotte e radici.
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Il Platy è un pesce d'acqua dolce disponibile in numerose varianti di colore. Non ha grandi pretese, perciò è molto adatto a vivere in acquario. Gli esemplari maschi possono misurare circa 2-4 cm, le femmine invece sono un po' più grosse: circa 3-5 cm. Sono socievoli e si riproducono velocemente. Dal momento che la loro cura è molto semplice, vengono spesso scelti da chi si è appena appassionato al mondo dell'acquaristica.