Una cicogna per una gatta
La nascita di una cucciolata è un’esperienza speciale che un amante dei gatti non perderebbe per nulla al mondo. Eppure l’uomo ha poco a che fare con la nascita di un gattino. Le mamme gatte invece mettono al mondo i piccoli come se non avessero mai fatto altro nella vita! L’unica cosa che si può fare è sedersi lì e stare accanto alla futura mamma gatta. L’intervento del veterinario è sempre consigliato, ma davvero necessario solo in caso di complicanze.
I primi segnali di una gravidanza
Prima di arrivare al parto, si devono affrontare le nove settimane di gestazione. I primi segnali che fanno capire che una gatta è gravida si manifestano verso le quattro settimane dopo l’accoppiamento.
- I capezzoli si ingrossano e tutto intorno assumono una colorazione rosa;
- la gatta mette da parte tutte le sue attività, eccetto nutrirsi, perché anche per la mamma dei gattini vale la regola del “mangiare per due”! Quindi varia anche il peso della gatta che assume forme più arrotondate;
- le gatte giovani e soprattutto le siamesi spesso non limitano le loro attività abituali, e non consapevoli del loro stato, si arrampicano, saltano come se nulla fosse.
Il giorno del parto
Alla sesta settimana di gravidanza i gattini iniziano a muoversi nel grembo materno, movimento che si può sentire al tatto e a volte addirittura vedere.
Quando la gatta inizia a ispezionare cassetti e armadi in giro per casa, sta per arrivare il momento della nascita. Il padroncino di una gatta gravida deve quindi predisporre un posto tranqullo dove l’animale, sentendosi al sicuro e protetto, possa mettere al mondo i suoi cuccioli. Quando arriva il momento della nascita, tra il travaglio e la nascita del primo gattino passano circa due ore, durante le quali è bene accarezzare e tranquillizzare la gatta. Un cucciolo impiega pochi minuti a lasciare il corpo della madre, eppure, tra la nascita di ogni gattino può passare anche più di un’ora. Una volta nato, la mamma lecca subito il piccolo per pulirlo dal liquido amniotico e per stimolarne la respirazione.
Dopo che è stata espulsa la placenta, la mamma recide coi denti il cordone ombelicale. La gatta conclude poi il rituale della nascita ingerendo la placenta, pratica molto diffusa nel mondo animale. Infatti la placenta, affatto appetitosa per gli umani, contiene moltissime sostanze nutritive, che i gatti di certo non desiderano sprecare.
Normalmente una gatta partorisce da uno a cinque piccoli. Una volta nati, inizia la bagarre tra fratellini: tutti si vogliono assicurare un capezzolo, il cui possesso sarà rivendicato durante l’intero allattamento! Il latte per gatti è parte dell'alimentazione che dovrà essere somministrata ai cuccioli; sia per mamma gatta che per la seconda fase della crescita, Royal Canin Kitten è un cibo adatto e gustoso.
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