Le malattie nei gatti

Le malattie nei gatti

Negli ultimi anni l’aspettativa di vita di un gatto è salita in media fino a 15 anni! Tra le ragioni che spiegano questo fenomeno ci sono, fra l’altro, un’alimentazione di alta qualità e le nuove frontiere della medicina veterinaria. La maggior parte delle malattie più comuni nei gatti oggi si curano con relativa facilità e in tempi brevi.

Ebbene, quali sono le cinque malattie più diffuse nei gatti e come vengono curate?

  1. 1. Influenza

    La rinotracheite felina, meglio conosciuta come influenza del gatto è una malattia virale molto diffusa e infettiva. Gli esemplari giovani sono colpiti con maggiore frequenza, ma possono ammalarsi anche i gatti adulti non vaccinati. In alcuni casi si può giungere a un decorso cronico, ma con i giusti antibiotici, di norma, si riesce a curare con successo la malattia. Per riconoscerla, ecco alcuni sintomi: scolo nasale, febbre e palpebre quasi incollate dalle secrezioni sierose. A titolo preventivo, si può effettuare un’immunizzazione di base nell’ottava e dodicesima settimana di vita, per poi proseguire con il richiamo annuale.
  2. Panleucopenia

    Comunemente conosciuta come gastroenterite infettiva felina o parvovirosi felina, questa malattia infettiva, corrispondente alla parvovirosi del cane, è causata da un parvovirus molto resistente che danneggia i globuli bianchi, indebolendo il sistema immunitario. La panleucopenia è una malattia altamente contagiosa che deve essere curata direttamente dal veterinario con flebo e antibiotici. È importantissimo poi mantenere un’igiene perfetta per evitare una nuova infezione. I sintomi sono febbre alta, vomito e a seconda delle circostanze, scarso appetito e fiacchezza. Per prevenire si può effettuare un’immunizzazione di base nell’ottava e dodicesima settimana di vita. È poi necessario un richiamo ogni 1 o 3 anni.
  3. Endoparassitosi

    Gli ascaridi e la tenia sono piccoli parassiti che si insediano nell’intestino tenue e che possono infestare non solo gli animali, ma anche gli umani. I sintomi sono per lo più molto evidenti: il gatto perde molto peso in pochissimo tempo e non di rado ha episodi di diarrea, mancanza di appetito e vomito. Normalmente una malattia acuta da endoparassiti si può curare velocemente con farmaci antielmintici. Per contrastare l’infestazione da endoparassiti si può agire preventivamente, ogni anno, con un ciclo di farmaci antielmintici.
  4. Ectoparassitosi

    Zecche, pulci e acari possono diventare molto fastidiosi, specialmente nelle stagioni più calde. La cosa migliore per prevenire questo genere di infestazioni sarebbe che il padrone verificasse dopo ogni uscita all’aria aperta se sull’animale si sono depositate delle zecche ed eventualmente rimuoverle con l’aiuto di un’apposita pinza o un accessorio simile. Se l’animale si gratta oltremodo, probabilmente può avere pulci o acari. Il veterinario lo sottoporrà a un trattamento con un antiparassitario o, in caso di acari, con un preparato insetticida. Si consiglia di proteggere gli animali che trascorrono molto tempo all’aria aperta con prodotti specifici, adatti per contrastare tutti i parassiti che abbiamo citato.
  5. Tartaro

    Se i denti del gatto domestico moderno fossero sollecitati e puliti automaticamente dalla masticazione delle ossa e delle cartilagini delle loro prede, come avverrebbe nella natura selvaggia, l’igiene dentale del gatto non avrebbe l’importanza che ha. Tartaro e infiammazioni gengivali possono essere molto dolorosi e devono solitamente essere trattati dal veterinario previa anestesia. Un’affezione del cavo orale si riconosce da una forte alitosi, gengive arrossate e salivazione accentuata.

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