Malattie dei pesci d’acquario

pesce rosso nell'acquario

pesce rosso nell'acquario con piante e rocce

La malattia dei puntini bianchi

L‘ictioftiriasi, causata dal parassita unicellulare Ichthyophthirius multifiliis, è conosciuta come la temutissima malattia dei puntini bianchi. Il parassita penetra nelle mucose e si installa nel pesce ospite. Questa infestazione è riconoscibile dall’esterno dai caratteristici puntini bianchi leggermente in rilievo. Se però la malattia è già allo stato avanzato, questi potrebbero unirsi tra loro dando vita a delle macchie grigie. La pelle del pesce secerne tanto muco e si disgrega. La malattia può portare alla morte se gli animali infetti non vengono curati. È pertanto importante riconoscerne per tempo i sintomi per poter agire tempestivamente.

Sintomi:

  • nuoto del pesce irregolare e titubante;
  • il pesce tiene le pinne adiacenti al corpo;
  • il pesce scatta velocemente e si sfrega a pietre, radici e altre decorazioni per grattarsi;
  • eventuale inappetenza;
  • se anche le branchie sono affette dalla malattia: difficoltà respiratoria, respirazione accelerata, il pesce tende a rimanere in prossimità della superficie dell’acqua e prende aria da fuori.

Trattamento:

  • Il trattamento della malattia dei puntini bianchi avviene in acquario, poiché il parassita non solo infesta i pesci, ma anche il fondo della vasca;
  • aumento della temperatura dell’acqua a 28 – 30° (attenzione: non tutti i pesci e le piante acquatiche sopportano le temperature alte. Informarsi preventivamente!)
  • cambio dell’acqua (min. il 30%)
  • aspirare il fondo (anche qui potrebbero annidarsi i parassiti)
  • in caso di utilizzo di verde di malachite ossalato o di prodotti contenenti verde malachite ossalato: spegnere le luci (questa sostanza è sensibile alla luce)
  • il trattamento dura circa 14 – 20 giorni, poiché i parassiti sono vulnerabili ai medicinali solo in un particolare stadio della loro vita, quello di Teronte.

Micosi

Le infezioni fungine dei pesci sono causate dai funghi acquatici Saprolegnia e Achyla. Queste micosi possono attaccare un pesce solo quando indebolito. Lesioni o combattimenti per il territorio, ma anche una temperatura dell’acqua troppo bassa o un acquario non ben curato possono sollecitare il sistema immunitario, rendendo così i pesci soggetti a possibili infezioni fungine. Solo una piccola parte dei funghi acquatici sono patogeni. Nei pesci indeboliti o feriti la conseguente alterazione del pH provoca un cambiamento delle membrane delle mucose, creando le condizioni ideali per la proliferazione dei funghi che potrebbero attaccare la pelle, gli occhi, le pinne e le branchie degli animali.

Anche in questo caso, come per tutte le altre malattie, è di fondamentale importanza saper riconoscere per tempo i sintomi.

Sintomi:

  • comparsa di un rivestimento lanuginoso nelle zone interessate, che risulta evidente soprattutto quando il pesce viene tirato fuori dall’acqua;
  • apatia;
  • inappetenza;
  • nella maggior parte dei casi il pesce non nuota, o nuota poco e su sé stesso, e tende a rimanere fermo in un angolo buio dell’acquario.

Trattamento:

  • Trasferire i pesci in acqua pulita o effettuare un notevole cambio dell‘acqua (50% o più).
  • Regolare la temperatura, eventualmente aumentarla.
  • Sottoporre il pesce malato a bagni in soluzione salina (ca. 1 cucchiaio per 1 l di acqua) per 15-30 minuti.
  • Effettuare bagni in soluzione di permanganato di potassio (1 g per 100 l di acqua) per ca. 30 minuti (Importante: NON effettuarli in acquario, ma in un recipiente).
  • Somministrare delle vitamine per pesci per rafforzarne il sistema immunitario.
  • Trattamento attraverso un prodotto specifico contro infezioni fungine e batteriche.

Questo articolo di zooplus Magazine è puramente informativo. Se il tuo animale presenta malessere e fastidi, contatta il tuo veterinario per diagnosi e cure.

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