Alimenti dietetici per gatti diabetici
Come abbassare la glicemia del gatto?
Ovviamente la gestione di una problematica di salute seria e invalidante come il diabete nel gatto va affidata a un buon veterinario. Soltanto un medico, infatti, è in grado di fare tutte le valutazioni del caso e prescrivere non solo i farmaci necessari per gestire questa patologia, ma anche la dieta più idonea per supportare a livello nutrizionale questo percorso di gestione della problematica su più fronti.
A livello farmacologico, quando il diabete è invalidante (tipo 1), la somministrazione di insulina risulta essere la terapia più idonea: di solito viene somministrata tramite siringa, sotto la cute della nuca del gatto, una o due volte al giorno a secondo della prescrizione medica. Ma molto si può fare anche a livello nutrizionale, scegliendo alimenti dietetici specifici che aiutino a tenere bassi i livelli di glicemia nel sangue dei nostri aMici.
Esistono infatti alimenti dietetici per gatti diabetici che sono in grado di supportare la gestione di questa malattia a livello nutrizionale: attraverso ricette formulate tenendo conto dei livelli di glucosio nel sangue del gatto, queste crocchette o alimenti umidi specifici offrono soluzioni dietetiche mirate, con ingredienti selezionati in grado di aiutare a mantenere basso il livello della glicemia nel gatto diabetico.
Un cibo specifico come ad esempio Smilla Veterinary Diet, in versione secca (crocchette) e umida, aiuta a regolare l’apporto di glucosio grazie alle sue ricette rigorosamente senza cereali, povere di carboidrati e ricche di proteine.
Cosa provoca il diabete nei gatti?
Ovviamente concorrono all’insorgere di una patologia come quella del diabete mellito nel gatto diversi fattori, compresa una certa predisposizione genetica che non si può escludere, nei nostri amici pet come in noi umani. Resta il fatto che ci siano dei fattori che in qualche modo favoriscono questa malattia invalidante e pericolosa. Tra questi i veterinari ricordano soprattutto:
- Sedentarietà e stile di vita inadeguato.
- Alimentazione a base di cibo di scarsa qualità.
- Obesità e sovrappeso trascurato.
- Eccessiva assunzione di carboidrati.
- Eccessiva assunzione di snack e fuoripasto.
Bisogna tenere presente, parlando di sovrappeso/obesità e rischio diabete, che molto spesso si tratta di un vero e proprio circolo vizioso: il gatto diabetico, infatti, di solito ha un appetito al di sopra del normale, e in pratica tende a chiedere continuamente cibo con insistenza, il che induce la persona a concedere più crocchette del dovuto o peggio tanti snack o fuoripasto al proprio pet, per accontentare l’insaziabile amico di zampa. Il risultato però è il sovrappeso quando non l’obesità, che rappresentano due fattori di rischio concreto, per la salute e la sopravvivenza stessa dei nostri aMici.
Quante volte può mangiare un gatto diabetico?
Quando scegli un alimento dietetico per il tuo gatto diabetico, attieniti alle indicazioni che ricevi dal tuo veterinario di fiducia. Quantità e durata della somministrazione, infatti, sono aspetti che soltanto il medico può valutare. Come riferimento di massima, puoi leggere le raccomandazioni del produttore, che trovi sempre sulla confezione dei cibi dietetici per gatti, dove trovi le quantità indicate in base al peso del gatto.
Su zooplus, per ogni alimento dietetico, trovi la descrizione completa e le razioni consigliate, con tutte le specifiche per aiutarti a regolare il quantitativo di cibo che metti nella ciotola del tuo pet. In genere, i gatti preferiscono fare tanti piccoli spuntini durante il giorno, piuttosto che uno o due pasti principali. Se hai la possibilità di farlo, e quindi riesci a dilazionare il quantitativo giornaliero di cibo in 4 o 5 piccole porzioni, vai sicuramente nella direzione di soddisfare una chiara preferenza del tuo amico felino.
L’importante è non superare la razione giornaliera raccomandata. Eventuali snack o fuoripasto devono tassativamente essere conteggiati nel quantitativo giornaliero ed essere in linea con il regime alimentare del tuo gatto diabetico. Dai un’occhiata alla nostra selezione di snack naturali privi di cereali e di zuccheri, come gli Sticks Catessy. Se hai dubbi, chiedi prima consiglio al tuo veterinario di fiducia.
Quanto può vivere un gatto con il diabete?
E’ impossibile fare una stima di quanti anni possa vivere un gatto diabetico. Innanzitutto perché dipende dal tipo di diabete di cui soffre il micio. Il tipo 2, detto anche “diabete mellito”, è molto diffuso tra i nostri amici di zampa, soprattutto a causa della sedentarietà e della cattiva alimentazione, e per fortuna, se scoperto in tempo e ben gestito, non impedisce al gatto di vivere relativamente a lungo. Occorre una gestione accurata, sotto la stretta supervisione del medico veterinario, che prescriverà eventuali farmaci, periodici controlli e soprattutto una dieta speciale a base di alimenti dietetici per gatti diabetici.
Altro discorso, invece, va fatto per gli aMici che soffrono di diabete di tipo 1, il quale rappresenta sicuramente una patologia ben più severa e invalidante. In quel caso, si assiste ad una perdita progressiva, da parte del pancreas del gatto, della capacità di produrre insulina. Soprattutto se non viene gestito opportunamente, può causare la morte del gatto nel giro di qualche anno: per fortuna, però, soltanto un numero molto ridotto di pet soffre di questo tipo di diabete, un tempo chiamato “insulino-dipendente” proprio in ragione della necessità di ricorrere quotidianamente alle iniezioni di insulina che questa patologia severa impone.